Ricordi di una bambina Ricordi di una bambina Sono qui immersa nei miei pensieri,penso alla mia infanzia.....chiudo gli occhi e provo ad andare indietro con la mente....
Era un un giorno di fine estate....il cielo era limpido....e io mi ero alzata con la gioia nel cuore..... avevo all'incirca 4 anni..ma ricordo bene quel giorno xke' al mio paese si festeggiava il Santo Patrone ( San michele)..quindi x le strade giorni prima fermevano i preparativi x questa festa di Paese. Quindi mi sono alzata e mia mamma mi ha lavata, e dopo avermi vestita a festa...mi stava pettinando i capelli ricci.. Ricordo che bagnava il pettine nella bacinella con l'acqua e piano piano..ciocca x ciocca...me li pettinava e io piangevo..........xke' mi facevo male. Vicino c'era il mio papa'..che io tanto adoravo.....e lui ricordo che diceva alla mamma di smettrla di farmi male, lui nn sopportava le mie lacrime....Quando dopo aver fatto tutte queste cose, ecco che finalmente ero pronta x uscire in piazza con il mio papa'..... Lui mio padre, un uomo alto....con i baffi un viso molto dolce ma segnato dalla sofferenza e dai pensieri.......doveva portare avanti una famiglia di 8 figli e moglie, e a quei tempi nn era facile,,,mio papa' era un venditore ambulante, vendeva pesce, la mattina andava a comprare 4 cassette di pesce misto, le metteva dietro al motorino e andava x i paesi limitrofi a venderlo. A volte tornava a casa senza averle vendute tutte, e tante volte barattava, lui dava il pesce e i contadini gli davano latte, formaggio, verdure, insomma nn avendo soldi liquidi si scambiavano la merce.Io pur essendo molto piccola, ricordo molto bene la figura di mio padre........quando rientrava a casa senza aver venduto tutto il pesce, il suo viso era triste.. tirato...ma nonostante tutto x quel breve periodo in cui sono stata a casa, ricordo sempre la tavola bandita...certo era una tavola di poveri, ma quando ci si riuniva tutti x pranzare, allora si vedeva l'allegria.....e lui era molto rigido x certi versi, nel senso che ci teneva molto che ad orario di pranzo fossimo tutti insieme seduti a tavola e ognuno dei mie fratelli diceva la sua, cosa avevano fatto a scuola insomma ci si raccontava...e lui eccolo che sorrideva e divideva il cibo...
Ritornando alla mia giornata di festa ricordo la mano grande di mio padre nella mia piccola manina...e io ero felice,... mi sentivo sicura camminare vicino a quell'uomo dolce che era mio padre.Ecco ricordo che eravamo arrivati in piazza, c'erano tantte bancarelle,tante avevano dolci di vari tipi....torroncino...fichi secchi..............zucchero filato e ecc..... e poi ecco che i miei occhi si soffermano su una di queste bancarelle colorate, e rimango a bocca aperta... allora mi ricordo che tiravo la mano di mio padre....volevo che si fermasse a guardare cio' che i miei occhi vedevano, una luce di gioia c'era in me...........vedevo tante bambole..grande quasi quanto me........bambole con capelli di diverso colore e di diversi vestiti.........e io cominciai a guardare mio padre con i miei occhi di bambina felice.........e gli chiesi di comprarmi una di quelle bambole, senza sapere che pero' mio padre nn avrebbe mai potuto comprarmi una bambola, non c'erano soldi.....eravamo poveri e quei pochi soldi che mio papa' portava a casa, servivano x comprare il cibo non certo x accontentare me.... Mio padre, ricordo che mi guardo con gli occhi tristi e pieni di lacrime.......lo vedevo che stava male, ma immaginava anche che io gli avrei chiesto prima o poi una bambola. Le guardavo sempre a mia cugina, lei ne aveva 3, i suoi genitori lavoravano all'estero e quindi il suo papa' poteva permettersi di comprare le bambole alla figlia....
E io ancora con quel mio sguardo supplichevole, dicevo e scrollavo mio papa' dicendogli che la volevo e poi incominciai a piangere.. allora mio padre, mi ricordo che mi prese in braccio e mi comincio ad asciugare le lacrime, e io continuavo a piangere, dicevo che volevo la bambola con i capelli neri e il vestito rosso, gliela indicavo io quale volevo,,, quella bambola mi aveva affascinata...ero li che la guardavo e a quell'eta' purtroppo nn si puo' capire che il papa' non ha i soldi, si capisce solo che la vuoi e basta....
Alla fine mio papa' mi mise a terra., e sempre tenendomi x mano si avvicino' a quell'uomo....un uomo alto, robusto alla quale io ne rimasi spavetnata e nascosi il viso dietro la schiena di mio papa', mentre mio padre ricordo gli parlava nell'orecchio, io nn povevo capire cosa si dicessero.Alla fine dopo qualche minuto mio papa' mi riprende in braccio e mi fa': piccola mia qual'e' la bambola che vuoi? E' io la indicai con gioia.... ecco che quell'uomo la prese e me la diede in mano..........io rimasi senza parole...era quasi grande come me, ma nn sapevo che compromesso aveva fatto mio padre con quell'uomo,dopo lo seppi.Quell'uomo dispiaciuto xke' mio papa' nn aveva i soldi, ha fatto un imbroglio, gli aveva dato uno die biglietti vincenti x darmi la bambola. Ricordo che mio papa' quando lesse la felicita' nei miei occhi, mi abbraccio forte a se' e mi disse : bambina mia il tuo papa' ti vuole tanto bene e cerchero' di fare sempre del mio meglio x darti cio' che vorrai...........
il sorriso di mio padre mi fara' sempre compagnia.....e' impresso in me.................
Ecco quando io penso a mio padre, nn posso nn ricordare la sua dolcezza e l'amore profondo che lui aveva nei miei confronti.....mi coccolava e viziava, unica femmina tra 7 maschi....
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