VioladiZucchero

La notte ed il sonno


Dopo un po’ di improperie ieri ho scoperto che in realtà per ora un modo rapido per entrare ed uscire dal virtuale esiste ancora…certo non lo si fa con calma ed in continuità ma se questa è la filosofia necessaria da adottare…e allora così sia e quindi meglio di niente. Comunque oggi vorrei parlare dl sonno. Cambiando la stagione, i ritmi, le ore di luce e le temperature ecco che io ricomincio ad avere problemi con la parte buia del giorno. Mammà mi racconta che da piccina non ho mai avuto problemi a dormire, mi metteva lì ed io stavo tranquilla, anzi dice che stare da sola al buio non mi dispiaceva. Crescendo non sono mai stata una dormigliona, anzi io sono una di quelle per cui il mattino ha l’oro in bocca…ho sempre studiato molto alla mattina alzandomi anche all’alba se era necessario…però ci sono state spesso notti in cui ero sveglia. E allora mi facevo fuori volumi interi oppure mi infilavo nelle orecchie le cuffiette e ascoltavo la radio. La radio di notte mi ha sempre affascinata…quando era estate e c’erano quelle notti torride alzavo un po’ le tapparelle (mitiche…ora non le fanno quasi più…) mi raggomitolavo su una sedia e stavo lì a guardare l’evoluzione delle luci, la giornata che cominciava a prendere forma, incameravo i profumi…all’epoca mi sembravano momenti senza significato apparente ed invece ora li ricordo molto più di tanti altri che mi sembravano emozionanti…ci sono anche state notti senza sonno in cui ho avuto paura, notti in cui ho pianto, notti in cui non riuscivo a dormire per la troppa felicità…ed erano comunque i soli momenti in cui la mente poteva scorrere dove voleva e non restare fissa dove doveva stare…chi ha studiato a lungo immagino capisca cosa intendo dire…di notte ho comunque fatto sempre un sacco di cose…piani per il futuro, preso decisioni, lavorato e progettato. Quando ci sono stati i primi 12 mesi di vita di Pasticcina (anche 14 dai…) ecco lì la notte è stata un incubo…e ho capito che la mancanza di un sonno magari non lungo ma di qualità è il mio fattore limitante. La mancanza di sonno è come una bestia che ti attanaglia il cervello…ti toglie la lucidità di avere pensieri equilibrati, ti sopprime i ricordi, copre tutto con una cappa di malessere costante. E sta cosa su di me ha avuto un impatto talmente forte che ancora oggi quando arriva l’ora di andare a dormire guardo con benevolenza il letto e l’idea di poter affondare nel limbo senza pensieri mi pare un dono divino…l’unica cosa che ultimamente mi stanca è che sogno tantissimo… al mattino non ricordo nulla ma intanto è come se nel sonno vivessi un’altra giornata…!