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« La Guerra di TroiaPausa »

Portafoglio Perduto

Post n°14 pubblicato il 01 Febbraio 2006 da painkeeper
 
Tag: Sogni
Foto di painkeeper

Mattina di lunedì 30 gennaio 2006.


Mi trovo su un treno, sto viaggiando verso Udine. E' notte, e la stazione da cui sono partito sembrava scavata nella montagna. Da essa i binari si infilavano subito in un galleria.

Sulla carrozza riconosco due miei compagni di classe del biennio delle superiori. Iniziamo a parlare dei vecchi tempi e del perché vada a Udine. Mi informano che studiano lì, come me.

Cambio scena. Ora siamo in una Udine alternativa, su una specie di autobus o di tram. Stiamo acnora discutendo, e poiché la fermata è vicina estraggo una sigaretta e la infilo in bocca senza accenderla. Uno dei miei due amici, invece se la accende sulla vettura. Al che vado nel panico.

L'autista se ne accorge. Si ferma e ci dice di scendere, lui farà finta di niente. Scendiamo quindi qualche fermata prima. Ma siamo in pieno centro storico. Decidiamo di avviarci a piedi. Dopo un po' mi ritrovo solo a camminare per Udine.

A breve incontro altri tre amici e un'amica. Iniziamo a parlare, ma dopo poco si avvicina un bambino di colore e comincia a ripetere a pappagallo tutto ciò che diciamo. Vedo i suoi presunti genitori lì vicino, che si sono accorti della scena ma non intervengono. Dopo un po' mi stufo e mollo un ceffone al bambino.

A quel punto scappiamo tutti quanti, inseguiti dal bimbo in lacrime che ci vuole fare chissà che. Dopo un po' riusciamo a seminarlo passando per qualche vicolo e rifugiandoci in un bar. Ci sediamo e ordiniamo da bere. Nel frattempo mi rendo conto d'aver perso il portafoglio.

Esco e trono a cercarlo. Dopo un po' vedo un paio di ragazzini che stanno acquistando dolciumi o petardi (non ricordo). La cosa strana è che ne acquistano in grande quantità e pagano con almeno una banconota da 50 euro. La mia prima preoccupazione è che abbiano trovato il portafolgio e che ne stiano sfruttando il contenuto.

Non potendo perquisirli senza validi motivi decido di allontanarmi per chidere consiglio ai carabinieri. Nel frattempo uno dei ragazzi mi viene incontro e mi porge il mio portafoglio dicendo: "Questo dev'essere tuo". Ringrazio il ragazzo poiché almeno recupero i documenti. Nel frattempo mi dirigo nuovamente verso il bar.

Lungo la strada mi accorgo che non tutte le banconote sono sparite, anzi, a ben contare ci sono proprio tutte. Mi stupisco che ci sia ancora qualcuno di onesto, soprattutto fra i giovani.

 
 
 
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