UN SOGNO INFINITO
Alla ricerca dei modi migliori di vivere una vita a volte limitata
Mi ritrovo qui il più delle volte a fare post generici sui vari problemi che affliggono la mia salute, ma senza parlare poi di come mi sento veramente. Per questo oggi ho deciso di farlo. La nostra vita è costellata di tanti eventi, alcuni li consideriamo negativi, altri positivi, secondo una tradizionale suddivisione sulla base del piacere che essi ci arrecano, ma un giorno farò un post sul come questa tradizionale suddivisione sia relativa e delle volte fuorviante. Per il momento accettiamola per buona e poniamola alla base della mia riflessione. Quando nella nostra esistenza si presentano le malattie, i dolori che riducono o impediscono il modo di vivere, spesso ci si sente vittima predestinata di... "qualcosa" che per chi sa quale motivo, ci ha colpito. Le reazioni sono diverse, dalla rabbia all'impotenza e l'impotenza può portare in seguito alla depressione esogena. |
Post n°10 pubblicato il 15 Giugno 2012 da zattera68
Aderenze addominali: cause, sintomi, cura e pericoli Introduzione Le aderenze addominali sono zone di tessuto che si formano tra i tessuti e gli organi addominali; normalmente i tessuti e gli organi interni hanno una superficie scivolosa, che permette loro di muoversi facilmente seguendo i movimenti del corpo, le aderenze fanno invece incollare i tessuti e gli organi tra loro. Di solito le aderenze non provocano sintomi né problemi, però in alcuni casi possono causare dolore addominale o pelvico cronico; le aderenze inoltre sono una delle cause principali delle ostruzioni intestinali e dell’infertilità femminile. La causa più frequente delle aderenze addominali sono gli interventi chirurgici: quasi tutti i pazienti che si sottopongono a un intervento nella zona addominale soffriranno di aderenze, tuttavia il rischio è maggiore in seguito ad interventi sulla parte bassa dell’addome e sulla zona pelvica (ad esempio gli interventi all’intestino e gli interventi ginecologici). Con l’andare del tempo le aderenze possono ingrandirsi e indurirsi, causando problemi anche ad anni di distanza dall’operazione. Tra le cause chirurgiche delle aderenze addominali ricordiamo: Tra le cause meno frequenti delle aderenze addominali ricordiamo l’infiammazione dovuta a cause non collegate all’intervento chirurgico; ad esempio: In rari casi le aderenze addominali si formano senza un motivo apparente. Nella maggior parte dei casi le aderenze addominali sono asintomatiche, ma il sintomo più frequente è il dolore addominale o pelvico cronico, che spesso assomiglia a quello provocato da altri disturbi come l’appendicite, l’endometriosi e la diverticolite. Le aderenze intestinali possono spostare l’intestino od esercitare pressione su di esso, causando un’ostruzione intestinale. L’ostruzione intestinale impedisce completamente o parzialmente il movimento degli alimenti o delle feci nell’intestino, è una situazione pericolosissima per la quale è necessario ricorrere immediatamente al medico e spesso anche all’intervento chirurgico. Tra i sintomi dell’ostruzione intestinale ricordiamo: Chi soffre di questi sintomi dovrebbe rivolgersi immediatamente al medico. Le aderenze intestinali causano l’infertilità femminile perché impediscono agli ovuli fecondati di raggiungere l’utero, dove dovrebbe svilupparsi il feto. Le aderenze possono far torcere o spostare le tube (i tubicini che permettono il passaggio degli ovuli dall’ovaio, dove vengono conservati, all’utero). Per diagnosticare le aderenze purtroppo non esiste alcun esame specifico: le aderenze, infatti, non possono essere diagnosticate con gli esami tradizionali come le radiografie o le ecografie. Nella maggior parte dei casi vengono scoperte durante l’intervento chirurgico; le ostruzioni intestinali, tuttavia, possono essere diagnosticate con le radiografie La maggior parte delle aderenze addominali non causa alcun problema e quindi non richiede alcuna terapia. L’intervento chirurgico attualmente è l’unico modo per eliminare le aderenze che provocano dolore, ostruzioni intestinali o problemi di fertilità, però fa aumentare il rischio di formazione di nuove aderenze e quindi dovrebbe essere evitato a meno di assoluta necessità. Per l’ostruzione intestinale completa normalmente è necessario un intervento chirurgico d’urgenza; l’ostruzione parziale, in alcuni casi, può essere alleviata ricorrendo a una dieta liquida o povera di scorie. La dieta povera di scorie è povera di latte e derivati e fibre, e composta principalmente da alimenti facilmente digeribili. È molto difficile prevenire le aderenze addominali, tuttavia alcune tecniche chirurgiche sono in grado di minimizzare il rischio. La laparoscopia è una tecnica chirurgica che evita di praticare incisioni vistose sull’addome, l’addome viene gonfiato con un gas, mentre gli strumenti chirurgici e la videocamera vengono inseriti attraverso alcune piccole incisioni. Il gas serve per gonfiare l’addome e per aumentare lo spazio di manovra del chirurgo. Se invece si deve procedere con un intervento tradizionale, alla fine dell’operazione può essere inserita una sorta di pellicola (Seprafilm®) tra gli organi oppure tra gli organi interni e l’incisione addominale. La pellicola, simile alla carta oleata, verrà riassorbita dall’organismo nel giro di una settimana. Per diminuire il rischio di aderenze durante gli interventi chirurgici è anche possibile:
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RETTOCOLITE ULCEROSA E RIVOLUZIONE BIRCHERIANA Non ti meravigliare se non c’è la voce rettocolite tra i miei articoli. Tratto liberamente dal sito di Valdo Vaccaro |
Post n°8 pubblicato il 01 Novembre 2011 da zattera68
Si sa che i disturbi della psiche possono condizionare pesantemente la nostra salute con malattie psicosomatiche. Lo studio di Metri e Orlandelli: " rettocolite ulcerosa " edizioni Universo, analizza i risvolti psicologici della colite ulcerosa. Elenco delle piu' frequenti malattie di origine psicosomatica. Dalla mente al colon Si sa che i disturbi della psiche possono condizionare pesantemente la nostra salute con malattie psicosomatiche. Uno studio analizza i risvolti psicologici della colite ulcerosa - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Un "male oscuro", uno stato d'animo negativo o una personalità sfiduciata, possono trovare risposta nella psicoterapia. Il cervello coordina e controlla ogni funzione dell' organismo, ma se la mente e' stressata può fare errori nella sua attività di "comando". I segnali - Una qualsiasi funzione ne viene alterata (pressione alta, spasmo dei bronchi o delle coronarie, iperacidità gastrica, colon infiammato, ecc.) e può sfociare in una lesione d'organo, convertendo la turba psichica in una malattia del corpo. Tentare di tornare all'origine del disturbo, di far riemergere dal passato e risolvere in parte i "conflitti" profondi, e' possibile con la "psicoterapia breve". Alcuni colloqui e l'impiego di test "psico diagnostici" sono lo strumento dell'esperto (psicologo o psichiatra). Il risultato che ne deriva e' di notevole importanza, sia pure accanto a tradizionali cure con farmaci. In un recente volume sulla Rettocolite ulcerosa (Netri e Orlandelli, edizioni Universo, 1993), viene presentato un esempio tipico di quanto si può influire in una malattia psico somatica. Con il professor Ermes Orlandelli, docente di medicina psicosomatica all'Università Cattolica di Roma e psicoanalista, abbiamo approfondito l' argomento. "Non tutti i portatori di malattia psicosomatica sono disposti ad accettare un aiuto psicologico. Solo in presenza di una sofferenza cronica vi può essere la motivazione per rivolgersi all'esperto", esordisce Orlandelli. E continua: "In qualche ora di colloquio, vengono allo scoperto gli aspetti familiari, scolastici, lavorativi e affettivi del paziente. Mente corpo - Nel portatore di malattie psico somatiche dell'apparato digerente, come ad esempio le coliti (semplici o ulcerose), si riscontra spesso una problematica irrisolta dell'adolescenza, per un eccessivo attaccamento al mondo infantile. Specie per le ragazze e' tipica una figura paterna autoritaria, o una profonda incomprensione con la madre o con gli altri membri della famiglia. Tutto ciò porta a un sottofondo d'insoddisfazione, talora inconsapevole. Tutto viene vissuto come "schiacciante" sulla propria personalità, con ridotta autostima e incapacità a fronteggiare i problemi". Ma come procede la fase diagnostica? I test - "Una volta conosciuto il passato del soggetto. continua Orlandelli. si procede all'esecuzione dei test psico diagnostici: interpretazione delle macchie di Rorschach, disegno delle figure umane e disegno della famiglia. Il soggetto interpreta le macchie d'inchiostro e disegna se stesso e i suoi familiari secondo le suggestioni dettate dal suo intimo, svelando il suo modo di sentire l'ambiente, se stesso e la famiglia. A questo punto l'esperto é in grado di offrire un chiarimento sulle possibili cause psicologiche della sofferenza esistenziale del paziente". Gli effetti - Ma come si concretizza il vantaggio della psicoterapia? "Nell' ultimo colloquio, chiarito il ruolo quasi "compensatorio", di rifugio, della malattia nella vita del paziente, si puo' prospettare l'utilita' di una psicoterapia che possa condurre il paziente stesso a prendere il sopravvento sui sintomi. E come se un cavallo bizzarro (la malattia) non potesse più correre impazzito, anche a rischio di cadere in un burrone, perché ora il suo cavaliere sa tenere le redini, cioé il malato guarisce o almeno convive con la sua malattia entro limiti accettabili. Stando all'esempio della colite ulcerosa, un miglioramento sul piano psicologico puo' portare una riduzione dei sintomi e una maggiore sensibilità alle cure allontanando l'eventualità di temibili complicanze (emorragie), che nel dinamismo di questa malattia possono richiedere, non raramente, anche l'intervento della chirurgia.
Tratto da un articolo del Corriere della Sera a cura di Asole Filippo
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La sindrome da intestino corto è una condizione fisica in cui il piccolo intestino è notevolmente ridotta rispetto al normale. La condizione è spesso il risultato di un intervento chirurgico effettuato per il trattamento di alcuni tipi di malattia, sebbene vi siano alcuni esempio in cui l'intestino corto è un difetto di nascita. In entrambi i casi, la sofferenza individuale con un intestino corto non è in grado di assorbire i nutrienti essenziali correttamente attraverso il consumo di alimenti. Ci sono una serie di sintomi della sindrome dell'intestino breve che possono essere presenti. L'eccesso di fatica e costante è spesso presente. La sofferenza individuale con questa condizione è notevole, si rischia di avere problemi a mantenere un peso sano e si è spesso malnutriti. Allo stesso tempo, l'organismo tende a mantenere più fluido del normale. Ricorrenti dolori addominali sono molto comuni anche con questa sindrome.
La maggior parte delle complicazioni sono dovute alla incapacità della persona che soffre di sindrome da intestino corto di assorbire importanti vitamine e minerali. In particolare, l'incapacità di conservare le vitamine come la A, B12, D, E, e K sono comuni. Tra i minerali, il trattamento sufficiente quantità di calcio, ferro, magnesio, zinco e acido folico è spesso impossibile. Tali carenze, a sua volta portare a diminuire la salute, che si manifesta come spasmi muscolari, anemia, e moderati a forti dolori nelle ossa. C'è anche la possibilità di un aumento di lividi in modo facile e privazione della capacità di coagulo del sangue correttamente quando feriti.
Gli effetti della sindrome dell'intestino corto sono carenze nutrizionali che normalmente vengono trattate sia per via orale che per via endovenosa con integratori vitaminici e minerali, che rappresentano un mezzo per aumentare il potenziale e per mantenere una corretta alimentazione di ogni giorno. Oltre agli integratori, farmaci per affrontare il disagio di dolori vari e la mancanza di energia, possono essere prescritti dal medico curante.
Insieme con l'assunzione di farmaci e integratori ogni giorno, vi è una elevata probabilità che il paziente sia sottoposto ad una dieta speciale, che include alimenti trasformati per facilitarne l'assorbimento. Spesso, la dieta è incentrata sul consumo di alimenti che vengono caricati con sostanze nutritive e sono naturalmente più facili da assorbire per il corpo.
Mentre non vi è alcuna cura per la condizione, la chirurgia a volte è un opzione con la sindrome da intestino corto. Nelle situazioni in cui il problema viene scoperto alla nascita, è possibile trattare in età pediatrica, la sindrome dell'intestino corto con le procedure di sezione ed allungare l'intestino può essere un'opzione. Tecnche di trapianto intestinale sono state tentate come una forma di trattamento per la sindrome dell'intestino corto, ma attualmente sono uno dei modi che hanno riscontrato meno successo per affrontare il problema. Attualmente, il trattamento più efficace è trovare il modo di fornire un adeguato apporto di nutrizione attraverso integratori, per via orale o endovenosa a seconda dei casi e delle necessità. |
Inviato da: stefi2301
il 30/03/2015 alle 12:46
Inviato da: stefi2301
il 03/06/2014 alle 10:35
Inviato da: granellodisabbiaio
il 09/04/2014 alle 22:14
Inviato da: myrasol3
il 26/07/2013 alle 11:10
Inviato da: granellodisabbiaio
il 29/03/2013 alle 09:07