SFOGO senza PALLE
qui ancora sole un gran bel sole
che mi frega tutte le parole
perché non ho niente da dire
accarezzo i tasti neri, senza saper il perché,
senza guardar il monitor
persa nel mare, lontana da questo ufficio,
senza nessuna meta,
a far scorrere la sabbia calda tra le dita
con il suo pulviscolo leggero a cui il mare mormora
e io ascolto tutto e nulla
ascolto la sabbia calda che mi accarezza
sfuggendo da me
date a me la bellezza che io possa sentirla
vederla, amarla
date a me la bellezza che non parla che tace e si lascia ammirare
che non spiega e dispiega emozioni incartate in paure ed incerte sicurezze
date a me la bellezza
che sia come sussurro
che sia come calore
che sia come voce
che sia
che sia però
Pura
viene la tua bellezza quella che
scorre sotto le dita
che ama così
ogni cosa
senza desiderio se non
il piacere fine a se stesso
una fetta di mela che non mordo e si consuma sciogliendosi
il fumo che dissolve senza toccar labbra
la cenere consumata da rosso di rubino vivo
la fiducia in un abbraccio
il sole su due corpi che non vogliono staccarsi
il momento perfetto in cui non esistono domande e non si cercano risposte
non ho nulla da dire
ecco perché non scrivo.