PARTENZA, DESTINAZIONE:CANCUN 1a parte
Cosa poteva spingermi a volare in Messico con un biglietto di sola andata?
Quando sono partita con un volo da Milano Malpensa con scalo di 10 ore a Bruxelles, pensavo che andando in Messico avrei potuto vedere posti nuovi, conoscere nuove persone, andarmene qua e là all'avventura, ma non immaginavo minimamente cosa mi avrebbe aspettato in quell'isoletta bagnata dal mar dei caraibi che mi stava aspettando.
Dopo un lungo viaggio, atterrai a Cancun, ricordo come ieri l'ondata di calore e umidità che mi tirò una sberla una volta uscita dall'aeroporto, presi un bus dell' ADO che mi portò alla stazione principale di Cancun, da lì presi un Collettivo, sono dei piccoli furgoncini privati adattati per le persone, nei quali con pochi Pesos puoi girare tutta Cancun da un punto all'altro.
Arrivai a Puerto Juarez, e presi il traghetto per andare a Isla Mujeres, ogni tanto scendeva qualche goccia dal cielo, ma andai a sedere sui posti scoperti a guardarmi il mio primo tramonto nei caraibi, aveva lo stesso colore del fuoco, caldo, vibrante, fantastico.
Dopo 15/20 minuti di navigazione arrivai al piccolo porto di Isla Mujeres, era praticamente buio, andai a portare le valigie in questo piccolo appartamentino e scesi a mangiare un tacos, il primo tacos della mia vita e non ricordo neanche com'era, mi addormentavo in piedi, andai a dormire.
ARRIVO A ISLA
Mi alzai a buon'ora anche grazie al jetlag, misi le mie infradito, canottierina e pantaloncini e andai alla ricerca di una buona colazione, grazie al destino mi imbattei nel " Cafecito", un localino piccolo, a gestione familiare, era molto accogliente, aveva dei tavolini azzurri e sopra era di vetro con della sabbia e delle conchiglie dentro, nel soffitto c'erano delle piccole reti da pesca e dei pesciolini di plastica inscastrati, presi un waffel con sciroppo d'acero, macedonia tropicale, marmellata della casa, che veniva preparata giornalmente dalle signore in un pentolone ( ho provato più volte a farmi svelare la ricetta ma non c'è stato niente da fare) un caffè negro con latte un milkshake al cioccolato ( avevo fame hehehe).
Dopo essermi abbuffata per bene non c'era altra cosa da fare che andare in spiaggia, dopo 10 minuti a piedi, eccola, Playa norte, acqua cristallina, sabbia bianchissima, palme, noci di cocco, c'era poca gente perchè era ancora presto, era come un'immagine di copertina di una rivista di viaggi, ma ero li, sentivo la sabbia sotto ai piedi, l'aqua frizzantina, non stavo sognando, tutto gridava BIENVENIDO EN EL CARIBE MEXICANO!!
Restai a Isla Mujeres diverso tempo, trovai un lavoretto in un localino e non decisi di andare a visitare un' isola non molto lontana da li, Isla Contoy, una riserva della biosfera, ci si poteva arrivare solo con dei tour o con i pescatori e le loro barchette simili a delle gondole, ma con un tettino che ci riparava dal sole, ovviamente andai con loro e con qualche avventuriero come me.
Oceano, cavalcavamo le onde dell'oceano come un torero, l'acqua risplendeva di un turchese ammagliante, quando in lontananza la vidi, Isla Contoy, una spiaggia bianca, e natura, natura ovunque, non c'erano hotel, case, auto, strade, niente.
Scesi dal pontile e sulla spiaggia i pescatori avevano già cominciato a cucinare il nostro pranzo, pesce alla yucatecha, speziato, un'antica ricetta maya.
Ci sedemmo a mangiare c'era anche dell'avogado, frutta, nachos, iguane che salivano sulle tavole di legno per rubarti il cibo ( hahaha vedere per credere ) e paguri ovunque, c'era anche un osservatorio dal quale potevi vedere con un cannochiale tutta l'isola.
Il pomeriggio tornando a Isla Mujeres, fermarono la barchetta e ci fecero fare anche snorkeling con i miei compagni di avventura, dire che la corrente dell'oceano è forte, è niente, infatti avevamo tutti dei giubotti per galleggiare, vidi uno squalo che dormiva, pesci colorati che ti nuotavano attorno.
Il sole stava scendendo, rieccomi a isla, dopo una bella doccia ci stava una bella cena, quando parlando con un ragazzo appena conosciuto che però viveva in Isla da anni, del fatto che stavo partendo per andare a scoprire altro Messico, mi rispose: Una volta che qualcuno arriva a Isla, lei non ti lascia più andare, è magica, sentirai sembre il bisogno di tornarci; lo guardai e sorrisi, pensavo anch'io che quell'isola fosse davvero magica.
PROSEGUE IL VIAGGIO
Qualche giorno dopo, fatti i bagagli mi imbarcai nel traghetto e per andare a Cancun dove affittai un'auto per partire alla volta di quella che sarebbe stata effettivamente una delle esperienze più belle della mia vita.
La meta più vicina era Chichén Itzà, trovai da dormire in una specie di dormitorio, se riesci ad adattarti, puoi trovare da dormire davvero a poco.
L'entrata di Chichèn Itza sembrava l'ingesso di un parco divertimenti, per arrivare al sito si doveva percorrere una strada di terra dove ai lati c'erano insediamenti di bancarelle dove vendevano gadget turistici, e dentro il sito non era diverso, mi è piaciuta molto Chichèn Itza, un sito archeologico di grande fascino, mistero e storia, peccato l'abbiano ridotto a una meta turistica stile centro commerciale.
A seguire di Chichèn Itza, andai verso Merida,
dove comprai la mia hamaca fatta a mano, 50 euro per un' hamaca nella quale si poteva dormire in 12 persone, se avete idea di viaggiare per il Messico, vi conviene prendervela perchè ci sono molti posti, dove ti danno da dormire, ma se hai la tua hamaca e dormi in quella, ci sono stanze appostite e costano meno della metà.
Consiglio l'ostello " ZOCALO", in centro a Merida, non costa molto, offre anche stanze private non costosissime con inclusa la colazione al mattino, dove potrete trovare giovani che arrivano da ogni parte del mondo.
Passaggio radente per Campeche e visita alle rovine di EDZNA' e UXMAL
-CHIAPAS!- palenque, cascate di misol-ha, agua azul, agua clara
EL PANCHAN
Palenque è una bellissima città, dove potrete trovare internet point, supermercatini e tutto quello di cui avete bisogno, compresi negozietti di medicina naturale, dove la radice, la foglia, il fiore secco più assurdo che esiste, lì, è in vendita.
Ho preferito non dormire li, ma spostarmi un po fuori, a 10 minuti di macchina, a EL PANCHAN, un piccolo villaggetto immerso nella natura, dove scegliere in che gruppo di cabanas dormire!
C'è un piccolo ristorantino dove fanno dell'ottimo cibo, lo consiglio caldamente, perchè non è troppo distante dalle rovine di Palenque.
PALENQUE
Che dire delle rovine di Palenque?
Sono magiche..non ci sono parole per descriverle, bisogna vederle, sentirne i profumi, i rumori, trasuda di storia.
Si possono raggiungere le rovine con dei piccoli collettivi a pochi soldi, se anche decidete di scendere fino in fondo alle rovine, potrete sempre tornare su con questi
NON fidatevi se qualcuno viene a dirvi che possono farvi fare un giro per la giungla, specialmente se vi fanno un prezzo troppo conveniente, infatti, davanti all'entrata delle rovine è pieno di persone, specialmente messicani che si spacciano per guide turistiche, ma NON lo sono.
Il giorno dopo proseguo verso le cascate di misol-ha, agua clara e agua azul, le prime due sono gratuite, mentre per entrare ad agua clara bisogna pagare qualcosa.
---- continua, a breve le foto ---
Inviato da: vale.dna90
il 23/05/2014 alle 18:59
Inviato da: pioggia.piumone
il 23/05/2014 alle 16:28
Inviato da: pioggia.piumone
il 23/05/2014 alle 16:27