« Messaggio #8Messaggio #10 »

Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 08 Dicembre 2004 da willycacace

Racconto dell' " Austria Double Ultra Triathlon".
Le colonne d'Ercole .
Non credo che in gare di questo tipo sia solo la preparazione a fare la differenza. C'è di mezzo una notte da affrontare,possibilmente senza dormire,per cercare di non spezzare il ritmo e di non far affievolire la carica di adrenalina. Ma è la testa che ti porta al giorno successivo,sono le motivazioni più profonde. Lo sport è certamente passione,ma per me soprattutto sfida. L'Ironman distance però,nonostante i miei limiti,cominciava ad essere qualcosa di estremamente controllabile e conoscibile,pur con le mille emozioni che sempre regala. Ecco allora qualcosa di più grande,di incerto,ma proprio per questo affascinante.Per alcuni impossibile,per altri al di fuori della prestazione sportiva e noi alla berlina di una fatica immensa tali da essere considerati "fenomeni da baraccone". Forse,di tutto ciò,solo invidia? Il nostro "circo" andrà avanti. Perché questi fenomeni da baraccone vogliono sfidare se stessi,i propri limiti,e riassaporare certi valori sportivi ed umani che purtroppo cominciano ad essere assenti in certe competizioni che privilegiano ed esasperano solamente l'aspetto agonistico. Consapevoli di questo;di valori che,comunque fosse terminata la nostra prova, avremmo acquisito e di persone speciali che avremmo conosciuto;queste colonne d'Ercole ,a detta di molti insormontabili, abbiamo affrontato con lo stesso spirito di Ulisse quando indicò la strada ai propri uomini: "Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza" (Dante,Inferno XXVI 118-120) Giacomo:lasci o raddoppi? La gara è iniziata alle otto di Venerdì 30 Maggio. La prova di nuoto,in una piscina da 50 mt,è scivolata via così come l'acqua sulle nostre mute,stranamente consentite vista l'alta temperatura . Il percorso in bicicletta non ha presentato particolari difficoltà se non la monotonia(22 giri da 16 km)e un po' di caldo e vento contrario. Maritati è partito come un razzo e dopo i primi 180km era in quarta posizione con una velocità media di 37 km/h.Anche l'altro italiano in gara,Eros Bravo viaggiava bene(30 km/h) ed io ero piuttosto soddisfatto della media di 27 km/h che riuscivo a tenere. Ma l'entusiasmo ha giocato a Maritati un brutto scherzo e al termine della prova in bici il mio amico era allo stremo delle forze e mi disse che avrebbe mollato. Gli ho detto che questa decisione era troppo affrettata e sicuramente con qualche ora di riposo l'avrebbe pensata diversamente. Ma dopo circa tre ore di riposo Giacomo non accennava a rimettersi a correre. Non credevo assolutamente ad un suo crollo fisico,e così,gli ho tirato fuori,forse con un po' di cattiveria,alcuni aspetti del suo passato che gli hanno suonato la campana della ripartenza. Come un matto ha iniziato a viaggiare a 4' al km e ha "bruciato" la prima maratona pur avendo dormito per più di tre ore. Eros,invece,ha corso a passo costante,senza mai fermarsi. Anche il cibo,pasta compresa, che ha consumato lo ha fatto in piedi e sempre di corsa. Alla fine,i suoi sforzi e i sei mesi di costante allenamento sono stati ripagati. Non conosco la storia di queste gare ma la sua sesta posizione con 24h 18' può essere il miglio risultato ottenuto da un italiano in gare di ultra triathlon? Io ho corso a ritmo molto lento la prima maratona,dopo essermi riposato per più di un'ora al termine della prova in bici. Al termine dei primi 42 km ho cominciato ad avvertire i primi segnali di sonno e di stanchezza. In quel momento ho commesso un grandissimo errore,non pensando che fermandomi,il sole sarebbe diventato più forte e il caldo infatti ha condizionato enormemente l'ultima parte della gara. Ho dormito ancora per più di un'ora e ho ripreso a correre verso le dieci del mattino. Intanto Giacomo,tra una sosta e l'altra,aveva superato definitivamente la crisi psicologica e stava eliminando pian piano i kilometri che lo separavano dall'arrivo. A circa otto giri dalla fine ho avuto un piccolo mancamento,dovuto sicuramente alla disidratazione. Sono stato trasportato sul lettino e dopo una sosta forzata impostami dal medico di gara ho raggiunto quel traguardo che,per ora,costituisce la mia più grande soddisfazione a livello sportivo. Se ognuno di noi fosse stato da solo,difficilmente avrebbe terminato questa prova. Ad una prima valutazione,gli ottantaquattro giri da un kilometro della doppia maratona ci sono sembrati di una monotonia infernale. Invece è stato un aspetto altamente positivo il poter passare continuamente dal proprio "quartier generale" e potersi riposare e ristorare in qualunque momento. Uomini speciali Quello delle ultra distanze è un ambiente ristretto:si conoscono tutti e ciascun concorrente ha un palmarés impressionante. Tuttavia, il nostro ingresso in questo mondo è stato accolto con molto calore da queste persone:siamo stati invitati a lasciare le competizioni Ironman per dedicarci esclusivamente a gare di questo tipo. Beh,un momento... Ora vogliamo goderci questa bella impresa,ma già stiamo facendo un pensierino al campionato del mondo di "doppio" a fine Agosto in Lituania,dove siamo stati invitati in occasione del cinquecentenario della cittadina di Panevezys,sede della gara. Questi atleti,ma soprattutto questi uomini di grande fatica e di umiltà,ci hanno messo a disposizione tutta la loro esperienza per portare a termine il nostro primo doppio. Esattamente ciò che accade sui campi di gara italiani,dove certi campioni,campioncini o presunti tali,neppure si salutano;invidiosi e timorosi del rivale che potrebbe batterli di qualche minuto. Vai ragasso!! Così mi apostrofava Eros ad ogni giro, per incitarmi. Persona particolare questo friulano forte,tosto e tenace. Di poche parole,ma concreto,come molti della sua terra. Un ringraziamento particolare va a lui,Laura e Giuseppe,il suo equipaggio.L'inesperienza aveva portato me e Giacomo a sottovalutare certe esigenze alimentari ma questi ragazzi fantastici hanno messo a nostra disposizione tutto quanto avevano portato per il loro amico,e vi assicuro che avrebbero potuto sfamare e dissetare altre cinque persone!!! Gente discreta sono questi friulani d'altri tempi. Un'educazione come pochi,una gentilezza squisita che ha dato a me e a Giacomo una spinta in più a continuare. Con una discrezione immensa capivano ogni nostro sguardo e senza mai essere invadenti ci fornivano il loro appoggio. Laura e Giuseppe si sono dati il cambio nel seguirmi per tutti gli otto km finali,e alla fine li ho voluti con me al traguardo,col tricolore in mano,per una foto da finisher che vale moltissimo dal punto di vista umano. In questi ringraziamenti non voglio però dimenticare tutti coloro che raccogliendo l' invito lanciato in chat su Triathlete on line,mi hanno tenuto compagnia,incitato e spronato,soprattutto di notte;aiutandomi a portare a termine quella che nonostante il tempo finale di 33 ore e 17 minuti, per me rimane comunque un'impresa. Sono rimasto estremamente sorpreso dal calore e dagli incitamenti di persone che nemmeno conoscevo:continue telefonate,messaggi,auguri... Ad un certo punto,ho messo il telefonino sotto carica nel furgone che fungeva da postazione base per i rifornimenti:la batteria era finita per le continue chiamate. Le mie batterie,invece,con quei gesti d'affetto,aumentavano la carica.

Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
Commenti al Post:
Nessun Commento
 
 
 
 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

arch.vcatalanofede24fbGabriele65dglandre4.croceSdoppiamoCupidowillycacacecintiano
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963