Wonderfulchet - jazz

I sogni di Bunker Hill...


Che ne so...é che mi capita di provare tanto calore quando penso a "I sogni di Bunker Hill"...un affetto per quel libro che trascende la razionalità...voglio bene a quel libro, così come ad Arturo Bandini...voglio bene all'albergatrice cinquantenne con cui Arturo intesse una relazione...voglio bene allo scrttore prestato agli studios americani che ospita Arturo per alcuni mesi a casa sua...voglio bene al bungalow nel villaggio di pescatori in cui Arturo vive per un bel pò prima di tornare a cercare la tardona alla reception dell''albergo...provo affetto per quelle pagine...per quelle atmosere di pazza disillusione...di affettato ciniusmo...di geniale umorismo...affetto che sento ancora adesso...I sogni di Bunker Hill...un romanzo dettato da Fante alla moglie...come dettato da Dostoevskij fu "Il giocatore"...