Xagena Medicina
Discussione di argomenti medico-farmacologici
Messaggi del 29/11/2015
Post n°1694 pubblicato il 29 Novembre 2015 da XagenaMedicina
Carcinoma uroteliale della vescica: dalla chirurgia robotica alla immunoterapia
Dopo numerosi anni caratterizzati dall’assenza di progresso nel trattamento dei carcinomi uroteliali della vescica, un nuovo importante orizzonte di cambiamento è oggi presente.
La speranza di cambiare la storia naturale della malattia, specie in fase avanzata, con l’introduzione di nuovi farmaci efficaci sembra potersi tradurre oggi in una possibilità concreta. Questo grazie sia al raggiungimento di una conoscenza chiave dei meccanismi molecolari di queste neoplasie, sia all’avvento dell’immunoterapia. I risultati preliminari oggi a disposizione con l’utilizzo di immune checkpoint inhibitors aventi come bersaglio programmed death-1/ligand-1 ( PD1/PD-L1 ) anticipano la possibilità che diversi nuovi farmaci possano arrivare a registrazione in questa patologia nei prossimi anni.
Il quadro attuale, in Italia e nel mondo, è caratterizzato dal moltiplicarsi del numero di studi clinici di fase 1-2-3 attivi in questa patologia.
Una tale esplosione di possibilità terapeutiche, se da una parte alimenta un giustificato entusiasmo, dall’altra deve richiamare a un momento di riflessione per capire oggi, sul territorio nazionale, quali siano le possibilità esistenti d trattamento per sede geografica e setting clinico di malattia.
Infine, l’importante evoluzione dei trattamenti medici si aggiunge agli importanti progressi nella chirurgia delle neoplasie vescicali, legati in gran parte all’avvento della tecnologia robotica di ultima generazione.
Per questi motivi abbiamo pensato a un incontro di Esperti Italiani da cui possa scaturire una fotografia chiara dello stato dell’arte degli studi ( di oncologia medica e chirurgia ) attivi in Italia sulla patologia, dei prossimi studi in pianificazione, e della gestione ottimale dei pazienti che oggi, da varie parti, richiedono con giustificato entusiasmo di accedere a tali possibilità.
L’incontro conterà anche sul supporto di PaLiNUro, Pazienti Liberi dalle Neoplasie Vescicali, la neonata associazione di pazienti attiva in Italia sulla patologia.
Eventi Formativi
Responsabile scientifico: Dott. Andrea Necchi
30 novembre 2015 - Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Via Venezian, 1 - 20133 Milano |
Post n°1693 pubblicato il 29 Novembre 2015 da XagenaMedicina
Tag: Aggiornamenti in Cardiologia, Aggiornamenti in Obesiologia, Aggiornamenti su Diabete, Aggiornamenti su Metabolismo, Aggiornamenti su Obesità, Aggiornamenti su Sovrappeso, Cardiometabolismo Newsletter, Diabete Newsletter, Malattia cardiovascolare News, Newsletter Obesiologia, Obesiologia Newsletter Esiste uno stretto collegamento tra la malattia cardiovascolare, il metabolismo del tessuto adiposo, la resistenza all’insulina e le risposte infiammatorie. Ne emerge una combinazione di azioni e reazioni la cui interpretazione appare sempre più complicata e comunque sempre meno dominata. La conoscenza di questi momenti fisiopatologici apre prospettive del tutto nuove nella valutazione della patologia cardiovascolare, della sua prevenzione e del suo trattamento. ( Tratto da Fondazione Cuore ) Overweight and obesity are defined by the WHO as abnormal or excessive fat accumulation that presents a risk to an individuals health. Overweight and obesity are major risk factors for a number of chronic diseases, including diabetes, cardiovascular diseases and cancer. Diabetes is a chronic disease that occurs either when the pancreas does not produce enough insulin or when the body cannot effectively use the insulin it produces. Insulin is a hormone that regulates blood sugar. Hyperglycaemia, or raised blood sugar, is a common effect of uncontrolled diabetes and over time leads to serious damage to many of the body’s systems, especially the nerves and blood vessels. In 2004, an estimated 3.4 million people died from consequences of fasting high blood sugar. A similar number of deaths has been estimated for 2010. More than 80% of diabetes deaths occur in low- and middle-income countries. WHO projects that diabetes will be the 7th leading cause of death in 2030. Type 2 diabetes (formerly called non-insulin-dependent or adult-onset) results from the body’s ineffective use of insulin. Type 2 diabetes comprises 90% of people with diabetes around the world, and is largely the result of excess body weight and physical inactivity. Il diabete può danneggiare il cuore, i vasi sanguigni, gli occhi, i reni e i nervi Diabete can damage the heart, blood vessels, eyes, kidneys, and nerves Diabetes increases the risk of heart disease and stroke. 50% of people with diabetes die of cardiovascular disease (primarily heart disease and stroke). Combined with reduced blood flow, neuropathy (nerve damage) in the feet increases the chance of foot ulcers, infection and eventual need for limb amputation. Diabetic retinopathy is an important cause of blindness, and occurs as a result of long-term accumulated damage to the small blood vessels in the retina. One percent of global blindness can be attributed to diabetes. Diabetes is among the leading causes of kidney failure. The overall risk of dying among people with diabetes is at least double the risk of their peers without diabetes. |
Post n°1692 pubblicato il 29 Novembre 2015 da XagenaMedicina
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Post n°1691 pubblicato il 29 Novembre 2015 da XagenaMedicina
Approvato un nuovo farmaco per il trattamento dello scompenso cardiaco
La Commissione Europea ha approvato un nuovo farmaco per lo scompenso cardiaco prodotto dalla società farmaceutica Novartis. Si tratta di Entresto ( Sacubitril / Valsartan; noto anche come LCZ696 ).
Il nuovo farmaco dovrebbe essere anche in grado di ridurre la percentuale di morti che lo scompenso cardiaco provoca: questa patologia comporta infatti, attualmente, una mortalità del 50% a cinque anni dalla diagnosi ricevuta.
Per maggiori informazioni sullo Scompenso cardiaco / Insufficienza cardiaca: ScompensoCardiaco.net / Cardiologia.net / CardiologiaOnline.it / Cuore.net
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Post n°1690 pubblicato il 29 Novembre 2015 da XagenaMedicina
Genvoya nella infezione da HIV-1
La Commissione Europea ha rilasciato l'autorizzazione alla commercializzazione per Genvoya ( Elvitegravir, Cobicistat, Emtricitabina e Tenofovir alafenamide ), il regime monocompressa di Gilead per il trattamento della infezione da HIV-1.
Il primo regime monocompressa di Gilead a base di TAF ( Tenofovir alafenamide ) ha esibito un'elevata efficacia con parametri migliori in termini di funzionalità renale e salute ossea rispetto ai regimi a base di TDF ( Tenofovir disoproxil fumarato ).
Genvoya rappresenta una nuova opzione terapeutica importante per un'ampia popolazione di pazienti con infezione da HIV, in quanto esso offre sia una soppressione virologica sostenuta sia dei miglioramenti della sicurezza in termini di funzionalità renale e salute ossea rispetto ai regimi TDF.
Per maggiori informazioni consultare: AIDSonline.it / Infettivologia.it / Infettivologia.net / Virologia.net
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