il mare in bottiglia

sirene


 Secondo la mitologia nordica c'era un dio di nome Aegir che aveva una moglie meravigliosa e incantevole di nome Ran.Ran è la regina delle ondine, o SIRENE, e perciò nota per la sua dolcissima e armoniosa musica, per la capacità di leggere nel futuro, per i suoi incantesimi e la sua stupenda bellezza.Secondo questo mito le anime di coloro che affogano in mare vanno a finire nel suo reame.E' la patrona delle ragazze e delle giovani non ancora sposate.Le figlie di Ran sono le "nove onde del mare" e si arriva al suo magico castello sotto il mare passando attraverso il Maelstrom, il terribile gorgo che secondo questo e altri miti esiste in un qualche luogo remoto del mare del nord. Nella tradizione europea dal medioevo in poi (dalla descrizione che troviamo nel Liber Monstrum, assumono le sembianze di meravigliose creature metà pesce e metà donna, e diventano creature buone, dolci e leggiadre, perdendo la primitiva connotazione malvagia. Tutti i popoli costieri conoscono almeno una SIRENA, una creatura che li assiste lungo i viaggi per mare e nei momenti più brutti del lavoro di pescatori. La figura della SIRENA compare in molti bestiari medievali, accanto ad altre creature fantastiche come i draghi e gli unicorni. Secondo alcune leggende nordiche le SIRENE possono cambiare sembianze a contatto con la terra ferma, trasformando le pinne della coda in gambe e assumendo di nuovo fattezze ittiche al contatto con l'acqua. Molte fiabe raccontano di SIRENE che vogliono diventare umane a tutti gli effetti, con gambe e braccia al posto della coda e delle pinne. La favola di Andersen, ripresa da Disney nel cartone animato del 1989 La Sirenetta, ha fatto della protagonista la più famosa delle SIRENE di tutti i tempi, un fanciulla graziosa ed innamorata della vita terrestre (e di un bel marinaio).
Leggende sulle SIRENE e sui tritoni esistono da sempre, le prime immagini e descrizioni risalgono all’ottavo secolo prima di Cristo e la loro immagine ha da sempre evocato mistero, bellezza ed erotismo tra artisti e scrittori di tutti i tempi. Già nella mitologia della Mesopotamia si parla di esseri anfibi, i cosiddetti Oannes.Il più noto riferimento alle SIRENE è forse quello tratto dall'Odissea, quando la maga Circe avverte Ulisse del pericolo che le SIRENE rappresentano con il loro canto ammaliatore e gli suggerisce di tappare le orecchie dei marinai con della cera. Ulisse, se vuole ascoltare questo canto, deve farsi legare saldamente all'albero della nave, ordinando ai marinai di non slegarlo, qualsiasi cosa egli dica od ordini loro. Con questo trucco, Ulisse può sentire il canto, pur scampando il pericolo.Meno noto, l'incontro di Giasone e degli Argonauti con le SIRENE, di cui ci narra Apollonio Rodio ne 'Le Argonautiche'. In questo caso fu Orfeo a salvare i marinai dal canto delle SIRENE, suonando a sua volta in maniera così melodiosa che gli uomini ascoltarono lui e ignorarono le SIRENE che, deluse e umiliate, si tolsero la vita gettandosi da una rupe.