Creato da: vestita_di_lividi il 27/10/2006
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Mi trovo nuova

Post n°1 pubblicato il 27 Ottobre 2006 da vestita_di_lividi

Le braccia doloranti, tumefatte, gonfiori sparsi che modellano montagne russe di pelle  macchiata di lividi freddi, crosticine rosse che disegnano piste come filari di fiori ormai secchi e sfatti sugli avambracci; chiazze bluastre testimoniano sicure la presenza di odiati e temuti fuorivena.

Quanti aghi ho infilato nelle braccia. Aghi nuovi d’insuline appena scartate, aghi grossi delle “siringhe da cinque”, lucidi tubi di ferro con la punta tagliata di sbieco; aghi spuntati, che bucano male, con fatica premono e non entrano, fanno male quando penetrano nella pelle e devi muoverti avanti e indietro, siringhe con le tacchette e i numeri ormai illeggibili consumati dall’uso, nell’attesa che l’ago rompa la vena e riempia l’insulina di sangue. Oppure gli aghi sottili come capelli delle insuline col tappo rosso, delicate, che lasciano minuscoli forellini rossi, ideali per i capillari, le venuzze sottili che ti vengono incontro, alle quali ti rivolgi quando le altre sono attappate e impraticabili, o invisibili come certe fredde mattine.

Siringhe dispettose che si attappano proprio mentre te la stai mandando dentro, le maledici, cercando con una mano di tenerla ferma in vena, la stronza, e con l’altra premi forte lo stantuffo trattenendo il respiro e contraendo i muscoli, nella speranza che violentemente si stappi all’improvviso, facendoti sobbalzare di malsana felicità, che già ce l’hai tutta dentro, tutta in corpo e assapori nel naso e in gola il sapore dell’eroina. A volte non si stappano e devi cambiare l’ago per far uscire i grumi di sangue rosso che otturano la spada. Che ti senti morire dentro a buttare via la roba e quando ti fai le pere e non sei Agnelli, la prima cosa che impari è che l’eroina non si spreca, mai. Ho visto gente scaldare vecchi filtri innaffiandoli di succo di limone cercando di spremerne fuori qualche goccia e beccarsi la febbre ossea, terribile.
In fondo la vita del tossico è fatta di gesti, riti parareligiosi, scene ripetitive, noiosa concreta routine priva di poesia o emotività, non si disquisisce tra drogati, si parla di cose pratiche e tangibili, nessuna filosofia. Bugiardi come nella vita “normale”, quella del lavoro, o come nella società per bene, ci si incula alla prima occasione.

 
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Commenti al Post:
cinasky0
cinasky0 il 27/10/06 alle 19:28 via WEB
potevi accompagnare il post con la foto delle tue "piste"... aggiungila.
(Rispondi)
 
 
vestita_di_lividi
vestita_di_lividi il 27/10/06 alle 19:41 via WEB
forse lo farò, ma sono quasi invisibili ormai
(Rispondi)
 
drifter2
drifter2 il 27/10/06 alle 19:32 via WEB
benvenuta tra ex, un blog di addict
(Rispondi)
 
 
vestita_di_lividi
vestita_di_lividi il 27/10/06 alle 19:40 via WEB
qua ci lascio tutte le cose che non dico
(Rispondi)
 
glossykitty
glossykitty il 21/11/07 alle 09:09 via WEB
Mi sono iscritta alla community solo per lasciare un messaggio sotto questo meraviglioso brano che sembra una poesia.
(Rispondi)
 
 
vestita_di_lividi
vestita_di_lividi il 28/04/08 alle 09:26 via WEB
oh cazzo. :O grazie! non mi dimenticherò mai di te, wow
(Rispondi)
 
vegetableman
vegetableman il 29/04/08 alle 09:49 via WEB
mi vien da piangere. ma è una vita nuova. per cui rido. a poi
(Rispondi)
 
mayafroglia
mayafroglia il 06/11/08 alle 20:58 via WEB
Non ce la faccio più, sono 3 anni che tutti pensano che ho smesso e invece della roba mi faccio il subutex in vena, non so come smettere, non ci riesco a mettrlo in bocca anzichè nella spada, il bello è che urine e capello sono puliti da una vita e tutti mi considerano un esempio di riabilitazione, che schifo che mi faccio, ancora più bugliarda di quando mi facevo di roba
(Rispondi)
 
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