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« Messaggio #23 | Senza far torto a nessuno » |
Post N° 24
Dura fino al 9 di ottobre e val la pena di andarla a vedere.
Il Vittoriano non le dedica la solita parte, quella utilizzata per Chagall o per Monet. La freccia, all'ingresso, è verso destra.
Sala poco illuminata, pavimento in moquette nera, pannelli neri, scritte piccole e rosse.
Così comincia il bellissimo viaggio tra Zanardi, Pert, Pompeo, Paz, locandine per "la città delle donne" di Fellini, quaderni sotto vetro e colori. Tanti colori.
Nell'aria "Vincenzo, io t'ammazzerò" si intreccia con un solo di "Still live" di Keith Jarrett. Strana accoppiata.
Due schermi trasmettono un'intervista a Pazienza fatta da (un inappropriato!) Red Ronnie, che arriva a definire l'intoccabile Andrea come il Vasco Rossi del disegno.
Senza voler toglier nulla a Vasco, il paragone a mio avviso è totalmente fuori luogo.
Ma lui è tanto oltre, si lascia fare stupide domande e con delicatezza malinconica risponde, totalmente stravolto dalla dose appena consumatasi.
Le vignette sono splendide, il viaggio è noto, l'approdo, purtroppo, non lascia dubbi.
Andrea Pazienza fino al 9 ottobre 2005 - Museo del Vittoriano orario continuato dalle 09.00 alle 19.00.
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Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 04:40
Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 04:38
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il 25/03/2009 alle 01:12