In ogni angolo

Post N° 17


"Buontempo"E' la canzone che da molto tempo riesce a farmi danzare a piedi nudi per casa, nonostante tutto, nonostante me. La batteria porta il ritmo incalzante della speranza, le armonie si mischiano lievi e maggiori, la testa si scioglie con le parole di Ivano Fossati.Era il 27 febbraio (!) del 2004, ero a Genova e l'odore del mare si riappropriava delle mie narici.Era il 27 febbraio 2004 ed io me ne ricordo come se fosse ieri.Ivano in concerto nella sua terra natale, accolto da un pubblico che incrociava generazioni, che univa i cuori, che scalpitava tra le poltrone di velluto rosso tanto seriose e tanto strette per chi aveva il fuoco nell'anima e nei piedi, ancora imprigionati nelle scarpe invernali.Si arrivava da Milano, la previsione era di neve in andata ed in ritorno. Ma c'erano le catene e la Musica ci chiamava forte.Genova bella, diversa dall'ultima volta che c'ero stata dolorosamente nel luglio 2001.Eravamo leggeri sui nostri piedi, in cerca di salsedine e di pasta con il pesto, mangiata alla buona in un'osteria piuttosto "lurida", ma nel perfetto stile che adoro, quello verace e sincero. Senza alcuna pretesa o velleità.La notte, dopo aver cantato a squarciagola durante il concerto, le Cinque Terre ci hanno regalato l'atmosfera unica del mare di notte.E chi se ne frega se poi l'indomani ci si sarebbe alzati alle 5, perchè dovevo correre a Bologna a lavorare.E chi se ne frega se le poche ore di sonno sarebbero state scomode ed umide.E chi se ne frega ancora se lungo la strada del ritorno saremmo stati rincorsi dalla bufera di neve.Resta nell'anima una giornata speciale, durante la quale ho visto un uomo sorridere profondamente, felice e libero.Non avrei potuto desiderare altro.