In ogni angolo

Post N° 18


La città riposa, già stanca dopo appena due settimane di lavoro.Io non dormo, i sogni mi sfuggono, il sonno non mi accoglie, i pensieri sono come farfalle sotto vetro. Flap flap bum bum crock. Mi si è rotta un'ala, forse, o semplicemente stanotte i miei colori sono meno brillanti.Magari domani con un raggio di sole tutto sarà un po' più luminoso.O forse ancora, non sono mai stata farfalla e non ho mai avuto colori, non crisalide, ma bruco verde e peloso.Sgranocchio la mia foglia e sono l'orrore del contadino, il terrore degli alberi da frutto, il disastro che si accompagna alla grandine sull'uva.Dal bozzolo di un bruco parassita delle piante è possibile ottenere una membrana antivento hi-tech da utilizzare per produrre tessuti leggeri che permettono una buona traspirazione, capaci di proteggere il corpo contro gli elementi atmosferici.Da piccola avevo un libro che si chiamava "il bruco e la mela". Un cartonato che aveva in copertina una mela rossa, che, man mano che si scorrevano le pagine, si rimpiccioliva fino a divenire seme.Mia madre me lo leggeva perennemente ed io lo recitavo a memoria.L'ho rivisto qualche giorno fa in libreria e sono stata colta da nostalgia.Il bruco mi è sempre piaciuto.