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Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 02 Settembre 2005 da Zafuf
Foto di Zafuf

Ci sono viaggi che non cominciano mai.
Ci sono viaggi che non finiscono mai.
Ci sono viaggi che vivi attraverso gli occhi un'altra anima speciale ed unica.
Per un mese ho camminato attraverso i suoi piedi, ho sentito gli odori attraverso le sue nari, ho guardato i colori attraverso i suoi obiettivi, ho pianto attraverso i suoi occhi, ho ritrovato il sonno nel suo sacco a pelo super-light, l'ho accarezzato attraverso mani che hanno saputo sostenerlo.
La distanza non conta qui dentro, le parole non trovano fiato se non in quel pensiero perenne che gli vola di fianco, quasi a volerlo proteggere.
So che sarà forte, è sempre stato forte, e saprà creare nuove cose meravigliose di cui sarò silenziosamente orgogliosa.
Che voli libero il Giallo.
Che si fonda fiero ai colori che solo lui sa trovare.

Da quel giorno in cui per caso volle sfiorarmi, porto con me un sasso ed un cestino per pic-nic.
Negli occhi, la magia del suo sorriso.


 
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Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 01 Settembre 2005 da Zafuf

Ricordo che l'estate il cui i Righeira (improbabili allora ed ancor più sospetti adesso, rivestiti e rivisitati dalla coca!) cantavano "l'estate sta finendooo, taratarataratatata, e un annoo se nee va, taratarataratatata" tutti eran lì ad agitarsi ed a cantare, mentre io venivo assalita dall'angoscia.
L'avvento di settembre avvicina improrogabilmente un nuovo compleanno, giornata che io trascorrerei volentieri con il telefono spento, la messa in atto delle grandi idee energetiche maturate durante i pigri (quasi mai) mesi estivi, l'ingiallirsi delle foglie, ma soprattutto, con mio sommo disappunto, l'accorciarsi delle giornate.
Ieri osservavo da casa mia un meraviglioso temporale con tanto di lampi, fulmini e prese di corrente andate in corto, la città sotto le nubi gonfie e ne godevo.
Confessavo alle gocce appena atterrate sul vetro della finestra che mi sembravano tanti spermatozoi spazzati via dalla furia del vento.
Guardavo gli uccelli correre da un tetto all'altro in cerca di un angolino dove asciugarsi le piume.
Sentivo l'aria umida che si appicciacava ai polpastrelli.
E poi il cielo grigio.
E poi l'idea del mare carico di freddo.

Ho scritto sul vetro: "ma io non voglio mica che l'inverno torni".
Chissà se da lassù la mia scritta potesse essere leggibile.

 
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Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 19 Agosto 2005 da Zafuf

Ascoltando con un orecchio le notizie estive.

Ma che cazzo succede in questa Italia vessata da una serie di folli che si avvicendano negli affari di cronaca?
Duecento macchine bruciate nella capitale, il colosseo e l'intera città blindati perchè dobbiamo necessariamente vivere sotto assedio,un gruppo di senza nome che si diverte a lanciare massi dai cavalcavia ammazzando un povero cristo che ha la sfiga di transitare lì in quel momento, un nipote che ammazza gli zii, orde di ragazzetti dediti agli stupri in branco, tre giovani che lanciano pietre contro un treno per vedere il risultato delle loro parabole.

E dicono, ai telegiornali, di non raccontare tutti gli episodii con il chiaro intento di non fomentare ulteriori gesti di emulazione.
Figuriamoci se ci informassero pedissequamente cosa mai potrebbe succedere.

L'estate ha dato troppo alla testa agli esseri umani.
Che sia proprio tutto a causa dell'effetto serra? 

 
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Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 19 Agosto 2005 da Zafuf

GIUDA L'OSCURO


E allora chiesi il permesso
per pensare qualcosa che non fosse
                                      il mio cuore
che non appartenesse
che non sottostesse alle regole
                                del corpo
e del mondo.

Chiesi, e mi fu dato,
nell'infinita giustizia
del padrone.

Un'ala

 
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Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 02 Agosto 2005 da Zafuf

Dal 4 agosto in poi consiglio a chiunque ami viaggiare la lettura del blog  http://blog.libero.it/versovest/ .

Chi ci scrive sarà alla volta del famoso Cammino di Santiago. Chi ne parla ha negli occhi il grande dono di saper guardare oltre le cose. Chi parte ha un animo romantico e selvaggio, libero e fortemente idealista.
Spero che piaccia tanto quanto piace a me.

 
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Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 28 Luglio 2005 da Zafuf

La Musica talvolta non riesco ad ascoltarla.
Talvolta mi ci crogiolo dentro.
Talvolta la cerco per amplificare ogni sensazione.

Stasera la ricerca si è sciolta sull'intero album di Brad Mehldau "Songs".
Scorre sui tasti lui, con l'ausilio dei suoi due eleganti e mai eccessivi compagni di viaggio.
Colori, aperture, abbandoni, ritorni, onde e risacca, cielo e terra, fuoco ed acqua.
Stasera io sento dentro e profondamente l'essenza di me, ancora bambina, ancora seduta nel mio campo di grano con le spighe che mi pungono il culo, con i capelli indomati ed indomabili.
In una strada senza uscita, è la strada la via d'uscita.

Ho il sushi sullo stomaco, Jean Reno e Wasabi mi hanno appesantito le papille gustative, il riso non mi lascerà posto ad altro che non sia stipsi furibonda.

La "Donna Musicale" oggi a pranzo mi ha sorriso, mi ha guardato e mi ha visto gradevole.
Io fatico a star su, ma il ferro da stiro esiste per ammansire gli spiegazzamenti del pantalone di lino che ho indosso. 
Ho smesso di stirare quando, a 16 anni, in piena estate, sudando come mai nella vita, dopo aver stirato il contenuto di un'intera valigia ed aver riposto tutto con cura, arrivata a destinazione, ho trovato tutti i miei vestiti come appena usciti dal buco del culo di una mucca.
Ma non per questo le pieghe dell'anima bisogna lasciarle ammuffire, non per questo, se uno specchio si rompe semplicemente dovendo riflettere la mia immagine, dovrò sempre sentirmi il peggiore tra gli scaricatori di porto (con tutto il rispetto per la categoria!).

Bruno Martino diceva "Odio l'Estate".

 
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Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 26 Luglio 2005 da Zafuf

http://www.bulgaro.com/download/docxls/purity.htm

Consiglio a tutti un breve passaggio per questo test sulla sessualità. Darà una media di risposte.
Io sono stata tremenda...

 
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Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 26 Luglio 2005 da Zafuf

Inviato da catturastelle:
La coerenza non è facile, ma c'è violenza e violenza... adesso hai visti i vitelli e giustamente il tuo animo sensibile ne viene turbato, ma se vedessimo gli occhi di molti bimbi che hanno fame... non lo so se si avrebbe pietà per il vitello. E' vero, noi non abbiamo fame e ,per fortuna, questo spettro è scomparso (spero) da anni dalle nostre realtà. Cibarsi degli animali non è reato, almeno per adesso, certo che bisogna portarli al macello.

Comincio con il ringraziare te, catturatore di stelle, per aver lasciato traccia delle tue idee.
Mi permetto inoltre di prendere spunto da questo commento, per fare una riflessione.

Partiamo dal presupposto ch'io faccia un lavoro estremamente stimolante, intenso, soddisfacente, galvanizzante, tuttavia inutile.
Suono da vent'anni e, a parte un'accurata innaffiatura quotidiana in proposito di cultura generale e specifica, non saprei e non vorrei fare null'altro.
Io faccio concerti, le persone vengono a sentirli ed applaudono.
Mi avranno ascoltato e forse torneranno a casa con qualche sensazione nuova acquisita.
A mia volta, io tornerò a casa sperando di essere riuscita a comunicare qualcosa.

Detto questo, posto il fatto che il mio lavoro sia effimero, che è un di più che porta all'arricchimento dell'anima, io la fame nel mondo non la curo.
Ho fatto un'esperienza molto particolare alcuni anni fa:
ho deciso di andare in Kenya, in un villaggio, a portare un po' di quel che meglio sapevo fare.
L'esperienza è stata unica, i bambini hanno interagito con me con enorme entusiasmo, la vita lì, per quel poco, ha per me acquisito un valore nuovo e cosciente.
Ma, all'ora di pranzo, quegli occhi neri non si saziavano con un minuetto, desideravano pane ed acqua e l'arricchimento dell'anima non aveva più alcuna importanza.

Si può relativizzare tutto, partendo dal sè.
Io faccio un lavoro inutile a sanare il debito nei confronti di tanti paesi devastati dalla povertà e dalle pesti bubboniche.
Eppure continuo a farlo.

Io vorrei salvare i vitelli nel camion.
Eppure domani forse al mio macellaio chiederò del filetto di vitello che è tanto saporito e sano, totalmente dimentica di quel lunedì in autostrada.


 
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Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 26 Luglio 2005 da Zafuf

Mai guardare negli occhi gli animali trasportati nei camion lungo l'autostrada.

Ieri ho fatto questo fatale errore e per tutti restanti 386 chilometri ho continuato a chiedermi perchè io non abbia fatto gli occhi dolci all'autotrasportatore, facendogli capire di accostare, stordendolo con le mie (poco magiche!) arti femminili, per poi correre a liberare i quaranta vitelli richiusi dietro le sbarre metalliche.

Non sono vegetariana, la carne talvolta il fisico la chiama, ma il più delle volte rimuovo sonoramente la consapevolezza di quel che ho nel piatto.
Animali.
Quegli stessi con i quali, nei momenti di ritorno alla natura, parlo, quegli stessi che ho munto da ragazzina, quegli stessi che mi hanno distrutto le mani a becchettate quando mi toccava il turno in pollaio, quegli stessi che ho visto nascere in una notte calda ed afosa, tirati fuori con una specie di gru.

Non è semplice essere coerenti.
In verità la coerenza a mio personalissimo avviso non può esistere.
A parte che per i grandi principi e per l'applicazione dei massimi valori dell'esistenza umana.
Altrimenti come potremmo mantenere sempre noi stessi immutati, se quel che eravamo ieri non siamo oggi, e quel siamo oggi non saremo domani?

 
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Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 25 Luglio 2005 da Zafuf

Potrei scrivere tutto un post sugli ultimi due attentati, potrei deprecare il terrorismo sotto ogni sua forma, potrei fare un atto di denuncia, potrei scoraggiare i turisti in cerca di meravigliosi resorts dall'uscire di casa.
Invece non lo farò, perchè tra due giorni vado in Israele, nonostante gli anatemi di tutti i massimi rabbini nei confronti di Sharon.
Non faccio la sbruffona, non ostento la mancanza di timore, ma credo fermamente che il terrorismo principale di cui si sta parlando in questi ultimi giorni sia principalmente di natura psichica.
Una mia amica si rifiuta di andare a cena nel centro della capitale, io trovo tutto ciò indicativo.
Chi ci vuole vessati e intimoriti, ottiene ciò che vuole.
La reazione è necessaria, la dimostrazione dell'unione tra i popoli dovrebbe nascere dalle basi, non aspettandosi grandi gesti degli incuranti potenti.

Non è semplice andare avanti, ma si può, si può davvero.
Sabato sera ho provato sulla pelle il sentimento del ricordo astioso, per un istante ho riprovato ciò che il 21 luglio 2001 ho vissuto sulla mia stessa pelle.

Ero a Genova, portavo una margherita tra i capelli e ci credevo, credevo profondamente nella dimostrazione pacifica. Sapevo che oltre le barricate i Potenti facevano patti, e con l'orecchio sentivano le nostre canzoni.
Sapevo che si decideva del mondo oltre quella rete ed io, dal lato dei poveri e comuni mortali, volevo dire la mia, visto che si sarebbe deciso del pianeta in cui vivo.
Poi ho solo ricordi di corse, di manganellate, di sangue, di grida, di disperazione, di ingiustizia.

Blob, sabato sera, ha trasmesso una serie di immagini di quei giorni e dei giorni di lotta di quarant'anni prima.
Mia madre mi era seduta di fianco e la sua osservazione è stata :- Speravo che mia figlia non avrebbe dovuto assistere alla prevaricazione ed all' abuso di potere. Ho preso botte ed ho lottato con ogni fibra di me stessa perchè tu potessi nascere in un mondo migliore-.

Sono passati anni dal '68, dai desaparecidos, dal massacro di Sabra e Chatila, dalla strage di Piazza Fontana, dall'omicidio Kennedy, da Hiroshima e Nagasaki, eppure continuiamo a ingenerare ed a subire le conseguenze sempre degli stessi stupidi errori.
La fallibilità dell'uomo va ammessa, la guerra e la morte sono la soluzione più semplice.
La disperazione porta a disatri irreparabili per i quali non ci si sente più tranquilli neanche nel supermercato sotto casa.
Ma non lasciamoci intimorire e riprendiamoci la libertà che ci è dovuta.

Per fare un tavolo, ci vuole il seme. 

 
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