La collina

Racconto di Natale


E' un mese del piffero non mi riesce di femarmi un momento per scrivere qualcosa.Problemi di lavoro, non solo esistenziali per fortuna, la tensione e altissima anche tra i collaboratori che devono restare a casa a fare da baby sitter. Se non si guadagna si risparmia.  Quando il futuro dipende dalle autorizziazioni amministrative e come far dipendere la propria vita da un farmaco, senza effetto placebo, e aspettare che l'organismo reagisca. Spesso mi fermo a pensare alle conseguenze del mancato rinnovo dell'autorizzazione o ai tempi che sembrano essere biblici in un mondo di pagani.Ho incontrato la belva, il grande direttore dallla quale dipende il colore del mio orizzonte, roseo o nero tempestoso. erano anni che non la vedevo, quando l'ho incontrata non mi riusciva di riconoscerla era domagrita e il viso teso quasi nascosto dalle mani che stavano sempre davanti al viso e dal collo del maglione e forse da una sciarpa. Come se avesse mal di denti. Ma perchè questa tendenza a pensare che il magro sia bello? Anni fa quando la vidi per la prima volta nel mio dialogo interiore la chiamai tette al vento. In un ambiente selvaggio si utilizzano i soppranomi classificano le persone individuandone le qualità. Una bella quarant'enne che non nascondeva la sua feminilità e dava al suo potere una dimensione umana. nella donna che ho incontrato l'umanità era scomparsa e si mostrava come una macchina borocratica pronta a maccinarmi.Stavo per andare oltre il suo ufficio perchè non la avevo riconosciuta e lei prontamente dopo avermi invitato ad entrare ha motivato la mia mancanza con il suo invecchiamento. Sinceramente non so se sia veramente invecchiata ma con un poco di polpa in più sicuramente mi sarei fermato almeno per guardarla. Non so se ho fatto bene a dirle che si doveva ringraziare Dio che ci permette di invecchiare e non ci tira il collo come fa il contadino, con le galline in un pollaio quando se ne mettono nuove e più giovani e deve ridurle di numero. Dirle che era bella seducente e che io ci facevo un pensierino da tempo magari con lei vestita di stivali con il tacco alto e il frustino pronto ad essere usato sul mio  sedere?  Avrei avuto in cambio il nullaosta?La belva ha iniziato a parlare di getto con fermezza e con tutta l'autorità che la sua posizione gli dava. Non sono stupido ma non riusciva a seguirla non avevo possibilità di replicare tutte le mie ragioni sono state smontate ed io ero la che la guardavo, che potevo dire. Ho pensato ai poveri cristiani che venivano dati in pasto ai leoni anche loro, a parte qualcuno che, come diceva la mi maestra,  ha tolto la spina dal piede al leone, non credo che abbiano fatto altro se non urlare o pregare.  Credo e sono convinto che le parole in questi casi servano a poco creano confusione se non fanno che allontanare in dialogo dalla richiesta origianaria.L'ho guardata a lungo mentre lei continuava nel suo parlare martellante e ho ascoltato, quando ha smesso,  con calma ho replicato dicendo che, visti i tempi in cui viviamo e il mio ragionevole diritto a condurre un'esistenza dignitosa, non temevo la povertà ma l'invecchiare mendicando. Il mio futuro e non solo il mio dipende da quanto lei deciderà amandomi, restando  indiferente o  esprimendo tutta la sua rabbia assettata di far giustizia con l'ingiustizia. Spesso l'injuria diventa jus.Mi ha salutato stringendomi la mano e ci siamo augurati buon Natale. Non so cosa farà se mi aiuterà, nel rispetto delle leggi naturalmente,  o se continuerà ad ostacolarmi trovando e cercando motivi per fermarmi e impedirmi di invecchiare. Il guaio e che non ho le conoscenze che possano patrocinare la mia istanza. Mi viene il dubbio che oggi si dia la caccia ai corrotti e ai corruttori ma non a coloro che si dimenticano delle pratiche perchè non sono stati incentivati a dovere.Non so veramente cosa lui farà nel prossimo futuro; la serenità e il venirmi incontro manifestatami potrebbero mutare e trasformarsi in una linea dura, ed io sento il mio tempo fuggirmi e privarmi del piacere della vita perchè trascorsa nell'affanno e nell'angoscia. Gli anni passano e anche le donne mi guardano sempre di meno.Un mio alunno, per sentito dire dal padre, diceva che tutto ciò che non uccide un uomo lo rafforza. E sicuramente il mio vivere è stato un continuo crescere e conoscere ed avere gli strumenti per comprendere a fondo il mondo in cui vivo. Non so se la belva mangiacristiani ha famiglia o anche lei è come tanti di noi che passiamo la domenica sera o il giorno di Natale davanti al Blog sperando che qualcuno si ricordi di scriverci. Ma sono queste feste così importanti che vissute senza bambini ai quali fare regali o che ti svegliano la mattina per chiderti come mai Babbo Natale non è ancora passato che ci mettono il malumore e sembriamo tigri affamate. Forse anche lei è affamata di affetto o non ne riceve quanto necessita.La sera del Il 24 alla novena di Natale durante l'esposizione Eucaristica ho sentito alla mia sinistra un formicolio come una vibrazione che ha interessato la mia persona. Stava accadendo qualcosa di mistico il Trascendente era tra noi. Una ragazzina, inginocchiata davanti a me di qualche banco ha iniziato a piangere. si trattava di lacrime di gioia ho visto per un attimo i cappelli attaccati al viso a seguito della forte lacrimazione e anche un sorriso. Il dono delle lacrime. Chi gli stava vicino l'ha accompagnata fuori credo che stesse per singhiozzare. Mi piace cantare in latino e ho continuato a farlo con partecipazione. Io, diversamente dalla bambina non ho avuto un coinvolgimento emotivo perchè la fede non ha necessità dei miracoli per essere tale. Mi vesto di un manto di speranza e procedo nel mio camino in quella che forse potrebbe essere la notte oscura dell'anima.E' sicuramente una grande prova