Non commettere mai l'errore di pensare che ci sia qualcosa nella vita d'immutabile.
Tutto cambia.
Qualcosa finisce, tante cose scompaiono, molte crescono, crescono...
Comunque sia non restano mai identiche a quando sono nate.
Vivi il cambiamento, giorno dopo giorno, serenamente.
Perchè anche tu non sei lo stesso di ieri...e sarai altro domani!
[Anton Vanligt]
Bacio Ti manderò un bacio con il vento e so che lo sentirai, ti volterai senza vedermi ma io sarò li Siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni Vorrei essere una nuvola bianca in un cielo infinito per seguirti ovunque e amarti ogni istante Se sei un sogno non svegliarmi Vorrei vivere nel tuo respiro Mentre ti guardo muoio per te Il tuo sogno sarà di sognare me Ti amo perché ti vedo riflessa in tutto quello che c’è di bello Dimmi dove sei stanotte ancora nei miei sogni? Ho sentito una carezza sul viso arrivare fino al cuore Vorrei arrivare fino al cielo e con i raggi del sole scriverti ti amo Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno tra i tuoi capelli, per poter sentire anche da lontano il tuo profumo! Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi. (P. Neruda) |
Post n°2 pubblicato il 25 Gennaio 2014 da ZenzeBour
Qualche tempo fa lessi un articolo di Mauro Corona, conosciuto in primis come alpinista poi scultore e scrittore, dal titolo "Leggeri come falchi per vivere meglio". Corona fa un'analisi limpida di come dovremmo interpretare l'andamento della nostra esistenza...rimasi incantata dal modo semplice e chiaro nell'esporre le sue idee. ***** Desidero proporlo a coloro che passeranno come auspicio di buone intenzioni. L'articolo è lunghino ma vale la pena leggerlo..."scorre leggiadro" come acqua di ruscello. Vi assicuro che scorgerete una prospettiva di pensiero sciolto, sottile, non comune e mai scontato. Una ventata di aria pura e frizzante. Buona lettura....ZenzeBour. ***** - Leggeri come falchi per vivere meglio - Nella ma vita ho avuto spesso a che fare con il vuoto, con le arrampicate, e lì è un bel guaio non essere leggeri. In montagna la leggerezza è farsi sostenere dalle correnti, come i falchi e le poiane, senza battere le ali, senza sprecare forze. Nella vita è lo stesso: quando si è leggeri, ogni corrente, ogni minima soddisfazione ci sosterrà in aria, ci terrà allegri. Per raggiungere una leggerezza nei comportamenti e nell'umore occorre ottenerla anche fisicamente. Bisogna essere ascetici. Non prendersi troppo sul serio, essere leggeri nelle esigenze personali, non prendersela troppo quando qualcuno sbaglia una parola nei nostri confronti. Ricordando sempre che leggerezza nel comportamento non significa prendere la vita poco seriamente o vivere con la testa fra le nuvole. Significa donarci, donare agli altri. Significa scrollarci di dosso la pesantezza, la serietà ed essere generosi, tolleranti, saper ridere e tentare di perdonare. Attribuire la pesantezza alla società moderna è un pretesto, mentre ogni individuo dovrebbe essere leggero nelle proprie vanità, nel proprio orgoglio, nelle proprie pretese. Per dire: facciamo un libro, crediamo che sia un capolavoro e vorremmo un premio. Invece bisognerebbe saper dire "ho fatto una cosa, se va, bene, altrimenti pazienza." Essere leggeri non significa essere sciocchi, ma lasciar correre l'acqua sopra di sé, come le pietre nel torrente, senza opporsi, brontolare e mugugnare sempre. In amore essere leggeri significa evitare controllo, gelosie, egocentrismo e possesso. L'amore è donazione, è silenzio. E il silenzio è leggerezza. Leggerezza è saper accettare anche la sfortuna, senza precipitare nel tragicismo. Ma questo dipende dall'educazione che si riceve: un bambino che cresce in una famiglia dove ogni problema diventa una tragedia, e dove si pretende sempre di più di ciò che si ha o si raggiunge, è inevitabile che presto vorrà andarsene o diverrà un adulto pesante, greve. Quindi la leggerezza va insegnata sin da piccoli, anzi: dovrebbe essere insegnata nelle scuole! Ma anche da adulti si può imparare: basterebbe fermarsi e ragionare un po'. Dialogare con il prossimo, non ritenersi indispensabili o migliori degli altri. Leggerezza è vivere, agire, tentare. Leggerezza è fatica: sembra un paradosso, ma dopo un'arrampicata, dopo una corsa, perdendo qualche chilo, viene voglia di essere più allegri, viene appetito, si dorme meglio. Leggerezza è sobrietà negli oggetti di cui ci circondiamo, anche nelle nostre case, che invece sono piene di orpelli, di marchingegni a motore...e noi stessi diventiamo oggetti in funzione degli oggetti che dobbiamo controllare, guidare, riparare. Leggerezza è generosità, tolleranza, disincanto. E' sapersi trattenere dal suonare il clacson quando l'auto davanti a noi resta ferma qualche secondo dopo che è scattato il verde. Non assecondare e cadere nella trappola della pesantezza. Fare qualcosa per gli altri, ma senza aspettarci gratitudine o riconoscenza, perchè questi sono sentimenti che si sciolgono come neve al sole. E infine, saper riconoscere le cose belle che abbiamo a portata di mano. Per esempio: le montagne qui a Erto sono bellissime. Ma molti personaggi della politica e dello spettacolo preferiscono andare a Cortina o Courmayeur. Sono vittime della pesantezza della visibilità e dei luoghi comuni che fanno tendenza. Impariamo a essere leggeri: è fondamentale per vivere meglio. [Mauro Corona] ...Buona Vita!
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Post n°1 pubblicato il 12 Gennaio 2014 da ZenzeBour
Tag: amicizia, auguri, blog, Dante, divina commedia, Inferno, presentazioni, profumi, spezie, Virgilio
...non è facilissimo iniziare il primo post...no, no. Come le onde del mare le idee vanno e...vengono miseramente scartate. Innanzi tutto diciamo che questo blog è creato da due teste, altrettanti cuori, medesimo numero di anime e quattro mani...lei (Vaniglia) ed io (Zenzero)...due amiche. Un bel giorno, di qualche tempo fa, il nostro cammino si incrociò...è stato tutto un caso...un fortuito nonchè fortunatissimo caso... Ma non divaghiamo. Stavamo decidendo come iniziare il nostro primo post... "Io inizierei con l'inferno di Dante"...... Nel mezzo del cammin di nostra vita Ahi quanto a dir qual era è cosa dura Tant' è amara che poco è più morte; Io non so ben ridir com' i' v'intrai, ...e qui non si è capito bene se ci si addormenta o si scappa a gambe levate...ma voi che di qua passate non demordete, sarete sempre bene accolti con una tazza di zenzero fumante e tanti biscottini al sapor di vaniglia. ...ma dicevamo, cosa offrirà questo blog? bhe...chiesto così su due piedi è difficile dare una risposta precisa, anche perchè di preciso non lo sappiamo neppure noi ma, come scritto nel sotto titolo, qua troverete delle raccolte di riflessioni, immagini, musiche, pensieri estrapolati da libri e spero molto altro perchè nell'arco della vita di "appunti" da annotare ce ne sarebbero parecchi! ...e come Dante e Virgilio giunti di fronte alla porta dell'Inferno... Per me si va ne la città dolente, ...Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate'. Alla prossima, forse!
...Namasté!
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Dall'albero del silenzio
pende il suo frutto,
la Pace.
[A. Schopenhauer]
In un mondo così affollato non sembrava pretendere troppo:
chiedeva solo una persona, una tra tutti quei milioni, tutta per sé.
Qualcuno che avesse bisogno di te, che ti pensasse, che fosse ansiosa di vederti.
Com'era forte il desiderio di sentirsi preziosi.
["Un incantevole aprile"- E.Von Arnim]
Inviato da: khenan
il 02/03/2015 alle 10:34
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il 19/12/2014 alle 10:44
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il 20/10/2014 alle 17:13
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il 13/10/2014 alle 16:55
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il 19/04/2014 alle 10:22