Zero Zero Zenzero!!!

vita stramba


Ieri sono stata in un ufficio “particolare”, in un ufficio dove convogliano solo portatori di handicap e malati. I gentili impiegati dell'ufficio, un distaccamento dall'ufficio centrale che ha aperto da settembre, erano dei veri e propri sprovveduti, hanno guardato i miei documenti con le varie leggi e postille stampate sopra e solo dopo mezz'ora di panico e scompiglio uno di loro ha gridato: Ah! Ma questa è la leggeriservata ai malati oncologici!...lei è una malata oncologica!(sorrisino di soddisfazione dell'impiegato per aver risolto il rebus). Giuro gli avrei tirato un cazzotto sui denti, ma come ha passato gli ultimi vent'anni da impiegato a giocare a poker online?Mentre lo guardavo storto per aver gridato i fatti miei in piazza senza ricordarsi che esiste il diritto alla privacy, il gentil impiegato ha aggiunto anche mezze frasi del tipo: Scusi sa abbiamo aperto da poco e non avevamo mai incontrato un caso come il suo...A quel punto si meritava un calcio nel fondo schiena oltre al cazzotto...ma come è possibile 36 ore alla settimana pagate dallo stato ad incontrare portatori di handicap e malati e non ne hai mai beccato uno oncologico? Bah, qui si rasenta il ridicolo, poi dicono che tassano gli impiegati. Alla fine della festa, i due impiegati..si ben due impiegati dedicati a me, hanno deciso di fare il documento che richiedevo, per la verità volevano telefonare al capo ma naturalmente prima non trovavano il numero e poi dopo risultava occupato. Insomma mi stampano il documento lo portano a timbrare dopo un pari o dispari da un altro impiegato e alla fine mi salutano con tanto di incoraggiamento per la mia condizione. Sconvolta per tanta inettitudine guardo il documento di sfuggita e vedo la data gennaio 2020!!! Ovvio che seguono altre scuse e mezze frasi del tipo...menomale che se ne è accorta. Altro che cazzotti e calci i due andavano linciati. Ormai sono satura ho incontrato la reincarnazione di Totòe Peppino mentre girano un film. E' inutile dire che mi son pentita amaramente di aver messo piede in quell'ufficio.