Zero Zero Zenzero!!!

le mani dei medici...


Le mani dei medici...o meglio le mani addosso dei medici.Ebbene si a tre anni dall'operazione mi sento in vena di trattare quest'argomento spinoso. I medici che ti toccano quando uno ha un tumore sono l'ultimo dei problemi. Infatti ben presto mi abituai alle tette al vento e alla miriade di medici e assistenti che me le strizzavano senza troppa grazia. Poi ci fu l'operazione e subentrò la difficoltà si mostrare le amputazioni all'asettico ecografo di turno. Poi la chemio, la perdita dei capelli, la femminilità venuta giù a colpi di flebo e una nuova difficoltà, l'umiliazione di non sentirsi neanche umana. Per fortuna tutto questo è lontano, anche perchè ora visite e controlli sono diluiti nel tempo e riesco a digerire meglio quelle che, per cultura per me, restano piccole violenze. Tutto questo preambolo triste è per introdurre l'ecografo imbecille che mi è capitato di incontrare proprio in questi giorni. Per la verità l'avevo già beccato in una precedente visita e qualcosa non mi era quadrata, tuttavia ci ero passata sopra. In fondo stavo sdraiata tipo “maja desnuda” su un lettino, era estate e si sa gli ormoni in quel periodo pullulano...insomma avevo avuto l'impressione che l'ecografo sospirasse invece di misurarmi i linfonodi. Ovvio che subito mi sondata della matta. Ieri all'ennesimo controllo ecografico il dottore mi ha accolto con un “ ma non ci siamo già visti?” , son rimasta impietrita era l'ecografo di luglio, possibile si ricordava di me?Bah, stavolta dovevo ecografarmi la panza, ergo solo l'ombelico al vento..e qui mi sbagliavo! Il simpatico ecografo ha fatto di tutto per sbirciare e toccare quanta più carne è possibile. Per quel po'di anatomia umana che conosco so per certo che la mia cistifellea non è tra le tette, ora capisco che imbrattare gli indumenti di quel gel gelido è un peccato ma secondo me qualcuno c'ha marciato e non poco.Io, cosa ho fatto per difendermi? Niente! Ma cosa potevo fare? Mica stavo li a divertirmi? Ovvio che non mi vedrà più.