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IMPORTANTE DELIBERA SULLE SALE DA GIOCO IN CDZ 3 di Cristina Fabris


 Il Consiglio di zona 3 ha approvato una delibera sulle sale gioco su proposta della commissione Lavoro e Attività produttive , che aveva approvato  la mozione elaborata  sulla base delle indicazioni del Consigliere Ancona.La mozione era  nata da molteplici considerazioni legate al proliferare di richieste, da parte dei privati, di apertura di Sale Gioco, per le quali il Settore Commercio-Ufficio Sale Giochi inoltra regolare richiesta a questo Consiglio di Zona ed al Comando zonale di Polizia Locale che vanno valutati nel senso del corretto inserimento e integrazione nel contesto di riferimento. L’impatto sociale di tali strutture può essere devastante e già il Consiglio di Zona 3 si era attrezzato sul discorso dipendenze. Infatti, ha  portato avanti il progetto di apertura di uno sportello gratuito di ascolto per aiutare le persone vittime della dipendenza da gioco compulsivo e i loro familiari. Così l’orientamento è stato quello di sconsigliare di inserire tali attività, in quanto  diverrebbero calamita per tutta una serie di situazioni negative che già oggi non si riesce a contrastare efficacemente. In più si è visto che le prescrizioni attualmente richieste per l’apertura di una sala giochi, come per esempio la distanza minima di 100 metri da scuole e luoghi di culto appaiono del tutto inadatte a limitare il potenziale disagio ed impatto socio/ambientale, soprattutto nei confronti di fasce molto sensibili quali per esempio i più giovani o coloro che si trovano in condizioni sociali difficili. E non per ultimo per ordine d’importanza si è tenuto conto del fatto che recentemente nel territorio di Zona 3 è stata autorizzata l’apertura di due “sale scommesse”, che di fatto esercitano l’attività di “sale gioco”. Così Il consiglio di Zona 3 ha valutato negativamente la possibilità di aperture di sale giochi che pervengono alla propria attenzione condannandone l’aspetto negativo dal punto di vista educativo e culturale connesso alla socialità, all’impatto economico ed emotivo che possono avere sulla collettività soprattutto in contesti difficili e delicati quali quelli presenti in alcuni quartieri della Zona. Ha invitato la Giunta ed il Consiglio Comunale a prendere posizione sulla questione in oggetto, al fine di assumere una linea di comportamento coerente con le difficoltà che già vive la città in merito agli aspetti di socialità e di sicurezza dei quartieri,  prevenendo anche forme di elusione delle norme attuali attraverso l’apertura di “circoli privati” . Ha invitato la Giunta e il Consiglio Comunale ad agire congiuntamente  nei confronti della Questura di Milano per la verifica dell’impatto ambientale legato all’apertura degli esercizi. In attesa delle richieste il Consiglio di Zona 3 darà parere negativo all’eventuale richiesta di apertura di tali tipi di esercizio.  Il presidente della commissione Lavoro e Attività produttive, Michele Sacerdoti , auspica che lo Stato possa recuperare crediti da parte delle lobby che gestiscono questo tipo di attività. Lo speriamo tutti!Cristina FabrisIl blog di Cristina lo trovate qui!