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INCUBATORE D’IMPRESA IN ZONA 3 di Cristina Fabris


 Il Consiglio di Zona 3 ha avviato un tavolo aperto per studiare le possibilità di creare un "incubatore di impresa" probabilmente nell'area Ex-Innse. Si tratta di un  progetto aperto non solo a nuove aziende create da giovani ma anche per gli over 40, espulsi dal mercato del lavoro, spesso in serie difficoltà ma portatori di notevoli professionalità accumulate negli anni.“ Mi occupo da anni di questi temi. – spiega Renato Sacristani, presidente del Consiglio di Zona 3 - Abbiamo già un accordo di massima, per un'iniziativa  tipo quella del distretto High-tech della Brianza,sull'area ex-Innse, ovviamente su scala più piccola . L’obbiettivo è creare ‘pillole di politiche industriali’, quale un incubatore e un sistema di cruciali iniziative connesse, come bandi, dotazione di capitali di rischio nella forma di social equità, a poche centinaia di metri dalla maggiore concentrazione educativa e scientifica (Città Studi) della metropoli”. Questa iniziativa progettuale interessa a molti e così per  la prima seduta di questo neonato tavolo di lavoro sulla creazione di impresa, promosso dalla commissione lavoro e attività produttive della Zona 3, ha visto la partecipazione, oltre che del suo coordinatore Michele Sacerdoti, anche di rappresentanti del Comune (assessorato Lavoro e Sviluppo), del Politecnico di Milano, Camera del Lavoro, Confartigianato, Unione Artigiani, Cna, Atdal Over 40, un’associazione che tutela i diritti dei lavoratori anziani e del comitato di zona tre per Milano. “Un incubatore capace di mettere di nuovo a valore l’enorme patrimonio di competenze esistente qui in zona (e a Milano) da parte di lavoratori e professionisti e artigiani oltre i 40, espulsi dalle aziende e -  sottolinea Alfredo Ferappi, portavoce del tavolo lavoro del comitato per Milano -  sovente in quella “terra di nessuno” senza diritti e garanzie. Un sistema intanto per fare rete, conoscersi e poi sviluppare assieme autentici business plan, per nuove iniziative che verranno aiutate dall’incubatore e dal sistema di servizi a contorno.”La Zona 3 è caratterizzata da un 30% di popolazione anziana, pertanto  una politica del lavoro per gli over 40 sarebbe non solo necessaria, ma forse di guida a (necessari) progetti di auto-occupazione a livello nazionale.E si potrebbe fruire per lo start-up  di una vasta popolazione giovanile qualificata, studenti e ricercatori. Questa è una sfida da seguire con grande interesse!Cristina Fabris