Monolitedi gesso,impalcato da cemento cheha origini antiche,si frantuma,si smaterializza,si deframmenta. Colpi d'asciahanno decomposto l'essere. Con fatica e a faticaricompongouna nuova me,con colori sognanti,con sfumature brillantiin un tuttoche oggi è ancora niente. Basta un attimo perdisgregare,per annientarela costruzione di me e per meuna parola può essereuna picconata infertaall'anima,risoluta,decisa,inappellabile. Sgretola quel poco che son riuscita a ricomporrein una diversa armonianella chiave di violinoe di basso. La mia melodia è dissonantesul tuo spartito,ma dopo note trattenute,dopo pause prolungate, dopo accordi stentati,ci ritroviamo in una sinfonia di suoni,non oggi,forse domani!Cristina Fabris
SINFONIA di Cristina Fabris
Monolitedi gesso,impalcato da cemento cheha origini antiche,si frantuma,si smaterializza,si deframmenta. Colpi d'asciahanno decomposto l'essere. Con fatica e a faticaricompongouna nuova me,con colori sognanti,con sfumature brillantiin un tuttoche oggi è ancora niente. Basta un attimo perdisgregare,per annientarela costruzione di me e per meuna parola può essereuna picconata infertaall'anima,risoluta,decisa,inappellabile. Sgretola quel poco che son riuscita a ricomporrein una diversa armonianella chiave di violinoe di basso. La mia melodia è dissonantesul tuo spartito,ma dopo note trattenute,dopo pause prolungate, dopo accordi stentati,ci ritroviamo in una sinfonia di suoni,non oggi,forse domani!Cristina Fabris