Marco Zio BLOG

SI ALLA RESIDENZA UNIVERSITARIA IN VIA EINSTEIN di Cristina Fabris


 Una decisione contestata risolve una annosa vicenda.Con il voto contrario dei i consiglieri presenti di Pdl, Lega, Udc e Movimento 5 Stelle, il Consiglio di zona 4 ha approvato un documento che da il via libera alla costruzione della residenza universitaria di via Einstein.Sono quasi 7 anni che si discuteva della destinazione dell’area occupata dalla vecchia scuola media Tito Livio; quando sembrava tutto definito, l’impresa che aveva vinto l’appalto per la costruzione della nuova struttura se l’è data a gambe (dopo aver ricevuto i primi pagamenti); ora il Politecnico è pronto a dare il via ai  lavori per demolire la vecchia scuola, bonificare il terreno da amianto e gasolio e realizzare gli edifici che ospiteranno circa 200 studenti. Originariamente il progetto aveva suscitato molte proteste da parte di alcuni residenti e il consigliere Stefano Castoldi, passato al gruppo misto, ha più volte sottolineato le criticità, a cominciare dall’altezza dei tre edifici inizialmente prevista in 11,6 e 5 piani, certamente molti di più dei due e tre piani dell’attuale edificio né con il massimo di 8 piani delle abitazione adiacenti.Attraverso vari incontri, il CDZ ha cercato di mediare tra Politecnico e cittadini i quali, però, si sono detti non interessati alle proposte di mediazione. "Hanno perso una importante occasione per fornire i loro suggerimenti in modo costruttivo e senza che si rischiasse di buttare via tutto", commenta Stefano Castoldi che aggiunge: "Non hanno fatto proposte di modifica. Le uniche sono quelle dei consiglieri stessi".L’accordo raggiunto è quindi quello che prevede la costruzione di 3 palazzine di 6 piani, tinteggiate in modo da renderle "vivaci", l'allocazione dei locali tecnici al piano interrato, il mantenimento di una distanza adeguata con gli edifici oggi esistenti,la conservazione della piante d'alto fusto presenti.I lavori, per il quali è stato stanziato un notevole finanziamento ministeriale, partiranno il 18 agosto, grazie anche ai 12 milioni di euro del ministero e ad una raccolta di firme organizzata nelle università a sostegno della residenza universitaria  che "offre – recita la petizione - una serie di servizi aperti alla cittadinanza (giardino, sale lettura) rendendo secondo noi la via più sicura perché più frequentata".Cristina Fabris