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 Durante l’incontro pubblico in zona 4 l’assessore spiega la strategia del Comune.

 Venerdì 28 ottobre c’erano almeno 350 persone all’incontro voluto e organizzato da Loredana Bigatti, presidente del Consiglio di Zona 4, con l’assessore alla sicurezza e coesione sociale Marco Granelli; cittadini arrivati da ogni quartiere (l’assessore non ha mai usato il termine periferia) della zona 4 per ascoltare le linee guida in materia di sicurezza dell’amministrazione comunale ma anche per lamentarsi delle proprie paure. Tra le oltre venti persone che hanno preso la parola, anche i comitati di cittadini che hanno chiesto interventi mirati.

Nessuna contestazione o polemica, molti applausi e proposte hanno trovato il loro spazio, come anche le questioni “piccole” per chi non le vive sulla propria pelle ma che lo sono per alcuni cittadini che, bypassando il CdZ si sono rivolte a Granelli il quale ha sempre risposto, sia durante che dopo la bella serata di democrazia partecipata.

“Ci vuole corresponsabilità tra tutti i soggetti, prefettura, assessorato e cittadini. E’ proprio grazie a voi che abbiamo fatto già molti interventi” ha detto l’assessore che ha aggiunto: “E’ un diritto dei cittadini avere la Polizia Locale che non guarda nessuno. Lo avete chiesto voi e cos’ sarà”.

Parchi. Il piano per la sicurezza nei parchi è quello sperimentato, con successo,  al parco Trenno: per un periodo non inferiore a 4 fine settimana le volanti pattuglieranno ingressi e perimetri sin dal primo pomeriggio facendo da dissuasori e controllando il rispetto delle regole “che devono valere per tutti”. Alcuni interventi riguardavano in realtà le competenze di altri  assessorati o semplicemente il consiglio di Zona, ma Granelli ha risposto a tutti.

Allontanamenti e sgomberi. “Chi occupa abusivamente gli appartamenti delle case popolari compie un reato. Sempre, anche chi occupa per necessità” ha detto, facendo presente che a tutti “prima chiediamo di allontanarsi offrendo anche un aiuto per un inserimento graduale nella società. Dormitori e Caritas per gli uomini adulti, comunità per donne e bambini”. Agli occupanti vengono ventilate soluzioni alternative,”come per tutti i cittadini che non hanno un posto per dormire e vivere”. Evidentemente, per chi occupa per necessità, verrà individuato un percorso mirato.

“Continuano naturalmente gli allontanamenti ma prima invitiamo le persone ad andare via, solo dopo sgomberiamo”. Un modo più gentile “parliamo pur sempre di persone” ma con due fondamentali novità decise lalla Commissione sull’abusivismo creata ad hoc.

L’assessorato, insieme alla questura e ad Aler, mira a sgomberare dalle case popolari

Agli  allontanamenti segue la messa in sicurezza delle aree”. Un esempio su tutti : in via Medici del Vascello i 7 camper sono stati allontanati “Non possiamo certo espellere cittadini comunitari” ma non gli occupanti dell’edificio abbandonato. E’ stata contattata la proprietà, trattandosi di privati, alla quale si è imposto il ripristino delle funzionalità dello stabile e la sua messa in sicurezza, pena l’esproprio. Solo allora gli abusivi verranno allontanati.

Grazie alla collaborazione tra Questura, Prefettura e Comune, dalle case popolari si sgomberano per prime le famiglie dei capi mafia che gestiscono il business dell’assegnazione fraudolenta degli alloggi, come avvenuto in Viale Sarca ed in Viale Fulvio Testi.

Campi Rom. “Noi siamo per il superamento dei campi Rom”; le condizioni in cui vivono gli  abitanti sono incivili e troppo spesso il crimine organizzato gestisce le attività illegali proprio dai campi. “In Bonfadini abbiamo trovato attività illegali, merce rubata ed irregolari”. Attività chiuse, arresti e denunce. “Anche in questo caso proponiamo un reinserimento sociale ma con una precisa chiarezza delle regole” ha aggiunto l’assessore.

Vigili di quartiere. Quanto alla presenza dei vigili sul territorio, si punta a “un sistema di digitalizzazione operativa per mettere più vigili sulle strade invece che a trascrivere verbali” e Granelli ha anche confermato il progetto sui vigili di quartiere: “Sono previsti 350 vigili in più, vigili di quartiere  dedicati esclusivamente al lavoro di monitoraggio, vigilanza, aiuto e ascolto dei cittadini e saranno coordinati dal Consiglio di Zona e dalla Polizia Locale”.

La scelta delle priorità, quindi,è stata fatta “… grazie alle segnalazioni fatte dai cittadini, dal Consiglio di Zona e, naturalmente, sulla base dell’ottimo lavoro investigativo della Polizia”. Un esempio fatto da Granelli è la chiusura di una discarica a Santa Giulia su segnalazione dei cittadini o lo sgombero in via Toledo su segnalazione del CdZ dove la zona, dopo 5 anni di sgomberi, è stata messa finalmente in sicurezza.

 Il progetto di riorganizzazione della polizia locale della giunta Pisapia prevede, oltre che piani per una «maggiore attenzione alla vivibilità» e una «mappatura delle criticità», anche una serie di interventi mirati: Dopo le molte lettere di lamentele ricevute, è in atto “il miglioramento del sistema di risposta ai cittadini a partire dal call center” che troppo spesso dirotta le telefonate o si dichiara impotente. “Abbiamo fatto la riforma dei nuclei specializzati, come quelli sul verde, sull’ambiente, sulla violenza alle donne e ai minori, sulla sicurezza sui mezzi pubblici dove dalle 22, sulla filovia, ogni mezzo è controllato, e sui cantieri”.

L’assessore, che sottolinea l’importanza delle azioni sin qui intraprese, riconosce che ci vorrà ancora un po’ di tempo prima di vedere trasformata la città: “Sono assessore da soli 4 mesi ma i risultati ottenuti dimostrano che siamo sulla buona strada. Ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma Milano sarà una città sempre più sicura”. E l’auditorio ha applaudito convintamente. (Marco Zio)