Marco Zio BLOG

Franco Brambilla, che è stato scelto (ci dica lui se dai consiglieri o dal partito) quale capogruppo del PD in consiglio di zona 4, ha lasciato un commento al post: POLEMICHE IN CONSIGLIO DI ZONA 4. Non è il solo, in facebook alcuni hanno commentato, altri ancora MI hanno scritto via mail. Quello che era pubblico, chi non l’ha letto se lo cerchi, se gli interessa, quello scrittoMI in privato, privato rimane. Nel blog ci sono centinaia di commenti ed è spesso difficile trovarli e leggerli. Il commento del capogruppo però lo inserisco in un post a sé perché ritengo giusto che lo legga il maggior numero di  persone. Non amo la polemica né voglio creare un dibattito con il capogruppo del partito che ho votato (tra l’altro ero candidato anch’io e “felicemente trombato” con soli 98 voti mentre Franco è stato eletto con 144 voti ,16° dei 18 eletti), ma qualche nota la voglio aggiungere

 “Mi dispiace che il resoconto della seduta del 30 giugno e soprattutto della "vicenda Aleni" non sia completo e del tutto obiettivo. Da capogruppo del PD in consiglio di zona 4 voglio segnalare 3 cose (sinteticamente): 1. l'intervento di Stefania Aleni è stato più ampio e responsabile di quello che è stato riportato, soprattutto è stato improntato sul senso di appartenenza al gruppo PD (che Stefania non ha lasciato anche se poteva farlo) e alle sue decisioni che lei rispetterà - non sarà una mina vagante; 2. che non tutti i circoli PD della zona 4 non la volevano in lista, infatti almeno 2 erano favorevoli e 1 "agnostico"; 3. che il PD non abbia avuto le presidenze che il consenso elettorale permetteva è un dato OGGETTIVO (18 consiglieri a 7 degli altri gruppi, 4 presidenze a 4....) e che il passo indietro del PD per il bene della coalizione sia stato accettato non condiviso è di tutto il gruppo consiliare, non solo di Aleni. questo per la correttezza”.

Francamente non riesco ad immaginare perché Franco Brambilla sia “dispiaciuto”; lo sono anch’io, comunque, e spiego il perché remettendo che non conosco Franco, non so chi sia né da dove arrivi (credo sia del Circolo Romana Calvairate, dove molti iscritti li conosco, ma lui proprio no).

Sono dispiaciuto perché il post non voleva essere “il resoconto della seduta del 30 giugno” ma era centrato su un solo aspetto (come da titolo): POLEMICHE IN CONSIGLIO DI ZONA 4.

Sono dispiaciuto perché uno che mastica un po’ la politica (si presume lui sia membro del gruppo che lo fa) se chiosa dicendo “..questo per la correttezza” dice che corretto non sono stato.

Allora, ma non per polemica bensì per la precisione, sottolineo che 1)Si, l'intervento di Stefania Aleni è stato più ampio” (mentre “e responsabile” è soggettivo) ma ho riferito solo la parte che riguardava l’argomento del post; infatti  non è vero che “rispetterà le decisioni” del gruppo (non l’ha mai fatto) tanto che in quella stessa seduta non ha votato la fiducia a tutti i presidenti di commissione (ma forse Franco non l’ha notato). 2) La responsabile dei Circoli di Zona 4 ha chiesto il parere ai cinque della zona. Uno era indifferente e uno solo era favorevole alla candidatura calata dall’alto della veterana Aleni (il circolo a cui, se non erro, è iscritta la figlia della Aleni. E il capogruppo PD). Poi miracolosamente i numeri sono cambiati ma per decisione dei coordinatori e non dei direttivi dei circoli. 3)La coalizione e non il PD ha vinto le elezioni. Però concordo: sole 4 presidenze sono poche e il partito è stato generoso.  Sempre per la precisione, quando le commissioni furono votate erano 7 e non 8; l’ultima, votata a parte (ma non dalla Aleni) era a termine.

“Precisato” questo, resta ai singoli decidere se avere o meno l’amaro in bocca dire se piacciano o meno i presidenti eletti, il metodo e i loro partiti. A me e non solo a me resta l’amaro in bocca e ci vorranno palate di cioccolata al latte a farmelo passare.

Coinvolgere Bersani e Nencini per farsi eleggere in consiglio di zona, scannarsi per avere la carica di presidente di commissione (la proposta iniziale, fatta dal PD, prevedeva al partito 5 presidenze e 5 vicepresidenze per le 7 commissioni, suddivisione fatta in base al partito di appartenenza e non alle competenze e al valore delle persone), fare precisazioni definendo “non del tutto obiettivo” un post (questo è il mio blog, non quello del PD, scrivo quello che io vedo e non è obiettivo, dichiaratamente) e farlo “per la correttezza”, tutto questo, dicevo, mi sembra ci renda troppo simili ai partiti che abbiamo appena sconfitto alle elezioni , mi appare come un modo di fare politica datato, perdente e sconfitto in partenza, vecchio, noioso e dannoso.

Cerchiamo di capire che il vento è cambiato perché abbiamo garantito, tutti noi (me compreso e compresi i 98 che mi hanno votato) che ci saremmo comportati differentemente.

Precisato questo, chioso, caro Franco e cari lettori, con una frase famosa: “io rispondo di quello che scrivo, non di quello che tu capisci”.

Chiaro?

(Marco Zio)