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Post n°878 pubblicato il 01 Febbraio 2013 da marcozio1
Terra nuova è il titolo scelto per il progetto di riqualificazione degli spazi di verde pubblico di piazza Ovidio, Milano, ed è il risultato di un gioco di lettering in uso tra gli anziani del quartiere Salomone. Il progetto è un intervento di public art e progettazione partecipata di ampio respiro che ha come obiettivo quello di indagare questi terrain vague, luoghi di accumulo di infrastrutture,arredi incompiuti e scarti di città e di restituirne una Terra Nuova da conquistare a Piazza. Che cos’è oggi una piazza? Basta chiamarla Piazza Ovidio perché uno spazio sia luogo di incontro e scambio? Quali popolazioni abitano, attraversano, sostano sui margini e al centro di Piazza Ovidio? Vorremmo dare spazio ad un programma di attività, perché questo luogo possa essere AGORA’, platea per manifestazioni, eventi, gioco,dibattito democratico tra anziani e bambini del quartiere Salomone e della Zona 4, degli stranieri e delle famiglie rom di Via Bonfadini, degli studenti di musica e dei produttori media del distretto di Via Mecenate. Attraverso diverse fasi d’intervento si cercherà di costruire un programma semestrale autogestito dagli utenti che tuteli e preservi questi spazi, diventando per tutti i cittadini risorsa relazionale, di servizio e commerciale. Le metodologie in atto sono quelle delle arti, della progettazione partecipata, dell’autocostruzione e del cantiere aperto. Un processo condiviso e sostenuto dalle Istituzioni. Le fasi esecutive di lavoro diventano punti di raccordo tra le persone, gli anziani raccontano ai bambini la memoria di questi spazi, gli stranieri lavorano insieme ai cittadini in cantiere, per ritrovarsi in una piazza più consapevole delle proprie risorse ed esigenze, frutto di un percorso complesso di relazione e formazione. Faremo di piazza Ovidio una Terra nuova. Venerdì 1 febbraio 2013 si da il via al primo intervento esecutivo nell’area, Ovidio on marche, un intervento di arte pubblica che ridisegna lungo il perimetro della Piazza un percorso che connette le realtà che vivono intorno a questi luoghi, un modo di comunicare un possibile tracciato da seguire per incontrarsi nei giardini. Il modulo del progetto è l’essere umano, ogni intervento è il risultato di un’azione condivisa, progettata e autocostruita con e per le persone che abitano questi luoghi. Il prossimo intervento previsto sarà l’autocostruzione con alcuni abitanti, stranieri e rom, di due tavoli-scacchiere. Il progetto sarà supportato da esperti e studenti della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. L’esecutivo di progetto sarà discusso e condiviso presso il Consiglio di Zona 4, Commissone Ambiente, il 12 febbraio 2013 Per info associazione.hc@gmail.com http://terrevaghe.blogspot.it/
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