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Come se ci fosse da vantarsi, De Corato snocciola (alcune) cifre
Cavalcavia Pontinia, viale Forlanini, parco Cassinis, via Esperia,via Ardigò, cavalcavia Buccari, via Macconago, via Grosio….. , “Sono 501 – spiega De Corato – gli sgomberi effettuati dalla Polizia Locale dal 2007 ad oggi. Si è trattato di un’azione capillare e costante per la sicurezza su tutto il territorio cittadino; tale azione ha permesso di ridurre la presenza degli abusivi dell’80% in 4 anni. Questo è quello che è stata in grado di fare Milano – ha aggiunto– che ha riparato ai disastri del governo del centrosinistra dopo che, grazie alla decisione di Prodi di accogliere la Romania nella Ue senza predisporre misure per arginare i prevedibili flussi, la città è stata invasa da 10 mila nomadi e, il 40% dei latitanti romeni, come aveva affermato il ministro della giustizia di quel Paese, è arrivato in Italia”. “La politica del centrodestra invece – ha sottolineato il vicesindaco – è chiara. Niente accoglienza ai rom abusivi. E rimpatri coatti dei recidivi nullafacenti non appena il ddl Maroni verrà approvato dal Parlamento” per poi fare la fine del DDL Sicurezza giustamente bocciato in tutte le sedi, dai tribunali alla Comunità Europea. “In Romania – conclude De Corato – 2 milioni di rom aspettano di sapere se Milano tornerà a essere il Paese di Bengodi grazie a Pisapia”. Termina qui il delirante bollettino di guerra di De Corato che ricalca le centinaia di esternazioni precedenti. Ma i numeri non quadrano, a cominciare dalla data d’inizio degli sgomberi che lo stesso De Corato fece risalire a febbraio 2008 (ma forse aveva fretta di arrivare ai fatidici 500). Poco fa disse, lo sceriffo, che in Milano e provincia gli irregolari sono 1.500 e se gli abusivi sgomberati sono l’80% questo significa che all’inizio erano 7.500 (non 10.000). Il totale porta a 15 nomadi a sgombero (30.000 euro spesi ogni volta) il che significa che allontanare un solo abusivo, uomo, donna o bambino che sia, CI è costato 2.000 euro. Anche questo va detto come il fatto che la maggior parte degli allontanati sono in realtà persone nomadi di nazionalità italiana (non rumeni). Aggiungiamo una considerazione fatta un mese fa da un lettore sul blog di De Corato (che ha democraticamente disabilitato i commenti dal 13 aprile): la Romania nell’U.E. l’ha voluta l’Europa, non Prodi, come la Tunisia e Israele le vorrebbe l’Europa, non Berlusconi (che viceversa, pochi mesi fa baciò la mano a Gheddafi). Noi speriamo che Milano torni presto ad essere la meravigliosa, accogliente, solidale, pacifista e aperta città di sindaci capaci, quali Aniasi e Tognoli.
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