Marco Zio BLOG

 Buone feste, a te e ai tuoi compagni di viaggio, alle persone che hai scelto per accompagnarti nel nuovo anno che, dopo un 2011 impegnativo ma con molte gioie, ci lascia tutti (troppo rassegnatamente) preoccupati.

Buone feste a te che segui il mio blog, che mi segui su IL Male, sull’ECO di Milano, su TRENI DI CARTA, su twitter  e su facebook, ma anche a te che forse non ricordi nemmeno più chi io sia.

Buon tutto a te che hai sogni e speranze, che ogni (santa) mattina ti alzi con spirito costruttivo,  felice di avere ancora la possibilità di guardare avanti.

Buon anno a te che sei capace di vedere i colori della vita, le sfumature dell’umanità, i chiaroscuri della realtà,  gli effetti ottici che l’essere attivi e vigili producono in te e negli altri.

Buona vita a te che credi nella vita, che ti operi per stare meglio e far stare meglio le persone e la comunità, rispettoso e rispettato perché sai che “essere” vale e rimane, mentre “apparire” è inutile ed ipocrita.

Ci lasciamo alle spalle un anno sofferto, duro, amaro che però ha prodotto cambiamenti importanti: ora siamo probabilmente più liberi e sicuramente meno manipolati: ma dobbiamo tutti vigilare, non per difendere il nostro piccolo spazio bensì perché ognuno di noi possa averne uno.

Vorrei evitare la retorica spiccia, il finto buonismo e lo scontato populismo che spesso animano i nostri messaggi e le nostre azioni per cui mi limito ad augurare a te e alle tue idee di realizzarsi, ai tuoi sentimenti di essere contraccambiati, ai tuoi sforzi di essere premiati e alla tua vita di essere splendida e duratura.

Diversi ma simili possiamo tutti fare grandi passi avanti, insieme o attraverso percorsi paralleli, cercando condivisione e sintonia, perché chi ha come obiettivo la serenità e la tranquillità dell’altro troverà la propria ragione per essere felice e avrà la certezza di aver lasciato un segno.

Auguri alla mia amata Cristina, alla meravigliosa famiglia che sempre è stata al mio fianco, ai tanti amici e ai leali avversari che mi hanno permesso di crescere; auguri ai milioni di volontari che rendono civile la nostra nazione, ma specialmente ai “miei” anziani del Dopolavoro Ferroviario. Auguri a chi piò determinare i nostri prossimi passi, a chi ci chiederà ancora sacrifici, ai lavoratori e alle lavoratrici tutte che vivono con sempre più preoccupata apprensione la loro vita precaria.

Auguri ai tanti compagni e agli amici che non si nascondono e lottano per dare a se stessi e a tutti la libertà di esprimere il proprio pensiero. Auguri a tutti i cittadini d’Italia e agli Italiani, perché si faccia davvero un passo avanti verso una reale integrazione culturale che non può che arricchire tutti.

Ma il mio augurio speciale va ai bambini e a chi vive ancora con i loro occhi e attraverso di loro: la vita è molto più bella quando si è innocenti e sinceri: speriamo di non distruggere il vostro futuro.

Auguri quindi a tutti noi. E andiamo avanti!

Marco Zio