Marco Zio BLOG

Cronaca (zona 3 e 4, Milano e altro ancora) raccontata da un giornalista e scrittore Democratica Mente MOLTO di Sinistra

 

 

COMUNICAZIONE DEL DIPARTIMENTO ASSI

Post n°885 pubblicato il 08 Febbraio 2013 da marcozio1
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Comunicazione del Dipartimento ASSI – Servizio Famiglia di ASL Milano : Sono stati pubblicati i bandi regionali relativi al Welfare Aziendale ed Interaziendale e alla Dote Conciliazione

E’ aperto dal 7 gennaio al 31 dicembre 2013 (fino ad esaurimento fondi)  il Bando per accedere ai contributi erogati da Regione Lombardia in favore del mantenimento dell’occupazione - in particolare femminile - dopo la nascita di un figlio, mediante il sostegno ai compiti di cura della famiglia. L’avviso pubblico approvato con decreto n. 12138 del 13 dicembre 2012 si rivolge:
alle imprese:

  • focus impresa  (Sezione I del Bando) – promozione di  iniziative di welfare aziendale ed interaziendale attraverso la presentazione di progetti

ai cittadini:

  • focus persona  (Sezione II del Bando) – erogazione dote conciliazione servizi alla persona

 Bando Dote Conciliazione Famiglia - Lavoro in Lombardia

L’avviso pubblico approvato con decreto n. 12138 del 13 dicembre 2012 si rivolge:

alle imprese:

  • focus impresa (Sezione I del Bando) – promozione di iniziative di welfare aziendale ed interaziendale attraverso la presentazione di progetti

ai cittadini:

  • focus persona (Sezione II del Bando) – erogazione dote conciliazione servizi alla persona.

 

FOCUS PERSONA

In che cosa consiste la dote conciliazione

La dote conciliazione è un rimborso delle spese sostenute per l’accesso a servizi e unità di offerta quali:

  • Servizi per l’infanzia (Asilo nido, Micronido, Centro prima infanzia, Nido Famiglia, Baby sitting, Baby Parking, Ludoteca, altri servizi per l’infanzia)
  • Servizi socio educativi assistenziali ai minori di 14 anni (accompagnamento dei figli a scuola, a visite mediche, servizi preposti nell’ambito delle attività estive, nell’ambito delle attività pre e post scuola, centri ricreativi ed educativi)
  • Altri servizi (servizi di assistenza domiciliare (esclusa ADI e SAD già a carico della spesa pubblica), centro di accoglienza diurni per anziani non autosufficienti e persone disabili, attività associative presso strutture autorizzate)

Tali servizi devono essere inseriti in una “filiera di conciliazione” e devono essere situati sul territorio lombardo, indipendentemente dalla ASL di residenza del richiedente.

È quindi necessaria la registrazione in Gefo anche per le unità di offerta. Tale registrazione deve avvenire PRIMA del completamento della domanda di dote.

Per maggiori informazioni scaricare il documento “Come registrarsi alla filiera”.

L’importo massimo della dote conciliazione è di 200,00 euro mensili, usufruibili per 8 mesi nell’arco di 12 mesi dalla richiesta.

Chi può presentare la domanda

Possono presentare domanda, in via prioritaria, i dipendenti delle sotto elencate tipologie di imprese che abbiano avviato azioni per l’introduzione di misure di welfare, diverse dalla facilitazione dell’accesso ai servizi di cura tramite un sostegno economico (quale ad esempio rimborso/ dote/ voucher), secondo i contenuti dell’articolo 6, comma 1 della L.R. 7/2012:

  • Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) (con riferimento al Regolamento della Commissione CE N. 800/2008 del 6 agosto 2008).
  • Grandi Imprese se in aggregazione con MPMI
  • Grande distribuzione che presenti un progetto per almeno tre filiali situate in Lombardia

che rientrino al lavoro dopo un congedo effettivo e continuativo di maternità o paternità e parentale della durata minima di un mese.

La richiesta deve essere fatta entro il terzo anno di vita del figlio e non oltre due mesi dal rientro al lavoro.

Possono inoltre presentare domanda:

  • i dipendenti delle stesse tipologie di impresa dove non siano in essere le previsioni di cui all’art.6, c.1, l.r. 7/2012
  • libere professioniste iscritte agli albi o iscritte alla gestione separata al rientro dalla maternità.

I beneficiari devono essere residenti o domiciliati in Lombardia.

Il beneficio non è cumulabile con il voucher riforma lavoro che coprirà il rientro dall’astensione obbligatoria per maternità)

Come e quando presentare la domanda

I cittadini in possesso dei requisiti stabiliti dal Bando possono presentare la domanda:

  1. per mezzo del Sistema Informativo raggiungibile all’indirizzo Internet: https://gefo.servizirl.it/dote , inserendo i servizi di cui intende usufruire.Per il perfezionamento e la protocollazione della domanda sarà poi necessario recarsi negli uffici ASL, con il promemoria già rilasciato dal sistema informatico.
  2. direttamente in ASL con il supporto di un funzionario.

a partire dal 7 Gennaio 2013 fino al 31 Dicembre 2013 (fino a esaurimento fondi).

 

 
 
 

VENTISETTE NUOVI PROGETTI IN CASCINA: CHE CUCCAGNA!!

Post n°884 pubblicato il 07 Febbraio 2013 da marcozio1
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Dal 12 febbraio partono ventisei nuovi progetti in Cascina Cuccagna: corsi, laboratori, sportelli   e servizi per tutti i gusti e tutte le età e dai prezzi accessibili. Un momento importante per la Cuccagna che si apre sempre più alla città per accogliere e sostenere la creatività e la voglia di partecipare di singoli, gruppi e associazioni. Consultate il programma dei corsi per scegliere quello che più fa per voi! Per chi ha un'attività da realizzare in Cascina, a breve, sul sito www.cuccagna.org, sarà disponibile un nuovo invito a presentare progetti. Alcuni esempi

ESPRESSIONE CORPOREA

Per equilibrare corpo e mente e arginare lo stress consigliamo il TAI JI QI GONG, il T'AI CHI CH'UAN e il CH'I KUNG. Corpo flessibile in mente serena anche con l'INTEGRAL YOGA. Il Pilates per la postura e l'equilibrio nei movimenti. Chi preferisce la danza può scegliere tra CORPO E MUSICA di Nadia Alessandro, RIO ABIERTO di Sandra Morini, DANZE MEDITATIVE di Veronica Di Francesco o DANZA ESPRESSIVA di Anna Piemonte.Corsi che vi aiuteranno a ritrovare il contatto con il vostro corpo e con gli altri e a risvegliare la vostra energia vitale. L'Ass. Milano Tango e Culture promette di allungarvi la vita con il tango... Provare per credere! 

BAMBINI E FAMIGLIE 

Anche per i più piccoli attività diverse ogni giorno! Al Martedì spazio alla GIOCOLERIA per muoversi, giocare e imparare con le tecniche del circo. Il Mercoledì è all'insegna della scienza e della costruzione con i CORSI DI STAMPA SERIGRAFICA E STENOSCOPICA. Giovedì si imparano le tecniche del teatro e della danza con MESSI-IN-SCENA di Raffaella Agate. La Cuccagna pensa anche alle mamme e ai papà: per loro c'è COSTRUZIONE DI GIOCATTOLI IN LEGNO ispirato ai metodi della pedagogia Steineriana. C'è un ultimo servizio molto speciale, TE IUBESTE MAMA!, che mira ad accorciare le distanze tra genitori e figli lontani per lavoro, attraverso la comunicazione online. 

SPORTELLI E SERVIZI 

Ciò che accomuna tutti gli sportelli in partenza consiste nella creazione di legami: LEGAMI DI CURA nel progetto che sostiene le famiglie con malati di Alzheimer; legami con il quartiere inCITTADINI CREATIVI dove Designer del Politecnico incontrano gli abitanti di zona per sviluppare nuovi servizi; con il nostro lato creativo nel progetto IO E IL MIO DOPPIO. Legami con i nostri vicini in CITTADINANZA ATTIVA IN PRATICHE per fondare nuove possibilità di cooperazione; con i "bari" e i loro trucchetti nel progetto COME DIFENDERSI DAI BARI perchè è importante saperli riconoscere. Per finire, uno sportello gratuito di consulenze legali che speriamo possa portare a legami migliori!

ESPRESSIONE ARTISTICA 

Il canto porta buonumore, non poteva dunque mancare tra i progetti ospitati in Cuccagna. Quello popolare di PASSAGGI CANTATI parla di tempi e tradizioni regionali. CANTOSOSPESO presenta un'officina di canto corale per adulti e bambini, corsi di teoria musicale e ascolto. Più sperimentali sono i progetti dedicati al teatro come PASSATO, PRESENTE E FUTURO DELLA BICICLETTA, un reportage di viaggio raccontato dalle voci dei performer-reporter e ROMEO&GIULIETTA,  flashmob teatrale a cura di Lucia Vasini. L'Ass. MUR propone WORKSHOP DI SERIGRAFIA E STENOSCOPIA per ragazzi e adulti. Per chi ama la SCRITTURA E FOTOGRAFIA c'è il progetto di Patrizia Varone sulla narrazione dei luoghi e delle persone. 

Per informazioni:programmazione@cuccagna.org.

 

 

 
 
 

SANTA GIULIA, APERTI 10 MILA MQ DEL PARCO TRAPEZIO

Post n°883 pubblicato il 06 Febbraio 2013 da marcozio1
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Una parte dell’area è stata sistemata con una pavimentazione adatta a ospitare chi vuole divertirsi con pattini, skateboard, monopattini e biciclette. Aperta anche la piazza sovrastante. Consegnato al CdZ 4 un edificio per attività sociali e culturali

Prosegue la riqualificazione del quartiere Santa Giulia. Dopo il nuovo parcheggio pubblico di interscambio – in totale, 700 posti auto a disposizione degli abitanti di Rogoredo-Santa Giulia, degli uffici della zona e dei pendolari – il Comune ha aperto anche la piazza sovrastante che affaccia sul parco Trapezio. Si tratta di 10 mila metri quadrati, circa un quarto del parco (45 mila mq in totale), che si trovano tra via Pizzolpasso, via del Futurismo e via Cassinari. Una parte dell’area è stata sistemata con una pavimentazione adatta per ospitare bambini e ragazzi che possono divertirsi con pattini, skateboard, monopattini e biciclette. Le altre aree sono state destinate a verde, con prati, alberi e aiuole. Alla Zona 4, inoltre, il Comune ha consegnato l’edificio che insiste sul parco, un luogo che sarà aperto al quartiere per iniziative ludiche e sociali.

“Siamo vicini alla conclusione degli interventi per tutto il parco Trapezio – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris – e l’apertura della piazza è un passo importante. Devo riconoscere che, grazie all’impegno straordinario di tutti i soggetti coinvolti, pubblici e privati, si sta facendo un ottimo lavoro, anche sotto il profilo dei tempi. Dobbiamo continuare ad operare così per portare il prima possibile a compimento gli interventi ambientali, ultimare i cantieri sospesi e dotare questo quartiere dei servizi necessari per i cittadini”.

Fonte www.comune.milano.it

 
 
 

CHE FINE HA FATTO LA RIQUALIFICAZIONE DEL QUARTIERE SALOMONE?

Post n°882 pubblicato il 05 Febbraio 2013 da marcozio1
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Comunicato stampa del Comitato di Quartiere Salomone

Il degrado nel quartiere Aler di via Salomone, civici 28-66, in zona sud-est di Milano, 477 appartamenti, oltre un migliaio di abitanti  continua indisturbato. Dopo anni di promesse ora le istituzioni cittadine devono darci fatti.

Il 17 settembre 2009 Aler ha firmato la “Lettera d’intenti” con il Comitato di Quartiere Salomone, il Consiglio di Zona 4, associazioni di zona e sindacali degli inquilini. I tre pilastri della riqualificazione del quartiere sono: 1 risanamento edilizio: facciata, impianti, ascensori, ecc.; 2 riqualificazione sociale: potenziamento dei servizi sociali di zona, interventi di coesione sociale, ecc.; 3 sicurezza e contrasto all’abusivismo.

Tale impegno è seguito alla vincente battaglia del 2008 contro la demolizione del quartiere voluta dalla giunta Moratti che avrebbe tolto circa 500 appartamenti a canone sociale in cambio di speculazione edilizia in una città dove l’emergenza casa è regola da anni con oltre 22.000 famiglie di aventi diritto in attesa di assegnazione.

Lo strumento principale per la gestione del progetto è  il “Tavolo di Lavoro” a cui partecipano i firmatari dell’accordo con l’obiettivo di analizzare, proporre e coordinare lo sviluppo della riqualificazione. Coordinato dal Comitato di Quartiere Salomone sino a settembre 2011 a cui è seguito nel ruolo il consigliere comunale Marco Cormio con delega degli assessori casa Castellano, sicurezza e coesione sociale Granelli e alle politiche sociali Majorino.

Risanamento edilizio: in anni di lavoro del “Tavolo” è stato realizzato solo il nuovo impianto di teleriscaldamento costato circa 1.5 milioni di euro, che ha normalizzato la situazione eliminando i gravi problemi di fornitura del riscaldamento degli anni passati che hanno coinvolto circa la metà delle famiglie.  Intervento comunque da effettuare in seguito a 30 anni di mancata manutenzione e l’uscita dalle norme vigenti in merito, sui gradi calore minimi da fornire.  Il finanziamento: 10 milioni di euro dal 2009 confermati da Aler tanto che a giugno 2012 ha presentato il progetto in sede Europea ottenendo un ulteriore finanziamento; da allora aspettiamo di incontrare Aler inutilmente. 

Riqualificazione sociale: tanti progetti in attesa di attuazione. Negli ultimi mesi del 2012 il comune ha aperto un bando per un progetto di coesione sociale con lo stanziamento di ben 350.000 euro su tre anni. I vincitori “avrebbero poi dovuto discuterne con il comune e i soggetti presenti e attivi in loco” come concordato con la dottoressa Gardiner, firmataria del bando stesso, e verbalizzato nell’incontro del 18 settembre 2012.  

Ma evidentemente il Comitato di Quartiere Salomone non è ritenuto “soggetto presente e attivo in loco” nonostante abbia elaborato il dossier “ANALISI E PROPOSTE PER LA RIQUALIFICAZIONE SOCIALE del Quartiere Salomone”, unico documento ad oggi esistente, che fotografa analiticamente le varie sfaccettature e fragilità del quartiere e a cui in molti attingono. Il Comitato non ha potuto partecipare al bando in quanto non ha fatturato, come richiesto, perché svolge da anni attività di volontariato senza finanziamenti.

Sicurezza e contrasto all’abusivismo. Dal 2008 il Comitato e singoli inquilini inoltrano denunce, richieste d’intervento, segnalazioni di aggressioni, di minacce e vessazioni, abusivi che “gestiscono” il quartiere con intimidazioni, affittano gli appartamenti vuoti e ne gestiscono le occupazioni con relativo tariffario; la presenza di spaccio, il tutto in un quadro che rende difficile la vita quotidiana alle persone per bene, come nel caso di famiglie impossibilitate a riposare la notte da oltre un semestre a causa delle feste notturne degli abusivi, e ormai costrette a utilizzare ansiolitici per il clima di intimidazioni esistente e sonniferi per poter lavorare il giorno dopo. Dal 2010  ogni anno ci garantiscono che il quartiere sarà “bonificato”; ora non ci sono nemmeno più scadenze.

Il Comitato di Quartiere Salomone si è già visto costretto a sollecitare atti concreti lasciando il Tavolo istituzionale nell’aprile 2012, dopo l’ennesima aggressione questa volta ai danni di chi, pur pagando 1.500 € per entrare in un appartamento, non lo ha lasciato vuoto pochi mesi dopo, per una nuova “vendita”.

Ricevute rassicurazioni a maggio 2012 dagli Assessori Castellano, Granelli e Majorino, il Comitato ha accettato di rientrare al Tavolo di programmazione dietro precise garanzie a cui non è ancora stata data una risposta.

Situazione attuale. A dicembre 2012 il Comitato ha saputo, non da Aler, che i i 10 milioni di euro non ci sono in quanto frutto di “previsioni” non verificatesi. Ma se c’erano a giugno 2012, tanto da portare il progetto in commissione europea, dove sono finiti se a dicembre 2012 sono spariti?

In pratica, si è giocato sulla pelle di oltre mille persone che si chiedono con quale coscienza e senso civico Aler ha dato speranza agli inquilini di poter tornare a vivere in modo decoroso, fornendo anche date di inizio e fine lavori, ovviamente non mantenute e quale “fiducia” si potrà mai avere nei confronti di Aler ?

Tale comportamento non è meno grave degli scandali che periodicamente coinvolgono Aler. In realtà è molto più grave in quanto incide direttamente e negativamente sulla qualità della vita quotidiana di un intero quartiere a cui si sono tolte, in silenzio, le garanzie certificate per anni di una vita migliore.

Il comune, attivatosi di conseguenza, ha ottenuto la designazione di 7 milioni di euro al quartiere, fondi derivanti dal ricavato che Aler avrebbe per oneri di urbanizzazione da privati.  Una cifra ampiamente insufficiente – il preventivo attuale è salito a 18 milioni di euro - senza date certe di disponibilità per un quartiere dove anche la manutenzione ordinaria lascia molto a desiderare da decenni.

C’è qualcosa di non chiaro nella gestione di Aler così come il rapporto di trasparenza che dovrebbe avere con i suoi inquilini ai quali con puntualità chiede il dovuto per  servizi che sono scarsamente erogati come, ad esempio, anni di riscaldamento insufficiente o nullo e non rimborsato nonostante gli accordi presi e verbalizzati al “Tavolo di Lavoro”.

Gli interventi di sgombero sono stati continuamente rimandati; le occupazioni aumentano costantemente soprattutto nel fine settimana per l’assenza dei custodi; sono stati pressoché sospesi gli sgomberi in fragranza di reato da oltre un anno.  A favore di chi? Dei regolari assegnatari e persone per bene?

Il 21 gennaio scorso un appartamento al nr. 46 è stato dichiarato inagibile per consistenti infiltrazioni d’acqua con conseguente sgombero della famiglia occupante da oltre 10 anni. Si evidenzia ancora la grave situazione di degrado esistente connesso anche all’abusivismo non gestito e all’urgenza degli interventi manutentivi straordinari e di ripristino della legalità.

L’ultima giustificazione ricevuta da più parti è univoca: non vi sono sufficienti Forze dell’Ordine per intervenire.

Non possiamo credere che a Milano non vi siano Forze dell’Ordine sufficienti per ripristinare e  mantenere nella legalità un quartiere, se così fosse saremmo di fronte ad un problema ben più inquietante.

Dov’è finita la documentazione fornita nel corso degli anni ad Aler, Forze dell’Ordine, consiglieri, ecc. ? Vogliamo sapere chi doveva agire e non lo ha fatto. Un dossier è stato consegnato direttamente nelle mani dell’ex  Questore di Milano Alessandro Marangoni nel gennaio del 2011; esito nullo.

La situazione deve essere affrontata in ambito politico e ognuno, per il proprio ruolo istituzionale e/o politico, deve assumersi le sue responsabilità passate e presenti in quanto ha rimesso il conto da pagare alle 477 famiglie di residenti, per loro natura fragili e a cui non spetta tale compito.

L’ex assessore Lucia Castellano ha dichiarato recentemente che il regolamento per il funzionamento della “Commissione Consuntiva” – quella che deve valutare i singoli casi di abusivismo per l’accertamento o meno dello stato di necessità e di conseguenza l’interveto successivo -  è pronto ma che mancano le firme del nuovo prefetto, questore e assessori competenti.  Un po’ poco visto che per preparare tale documento ci sono voluti oltre un anno e mezzo dall’insediamento di questa giunta e sulla situazione di illegalità presente in quartiere non ha avuto altro da dire se non che ci abbiamo provato.

In tale contesto c’è da chiedersi che senso può avere lo stanziamento di 350.000 euro in tre anni approvato nel dicembre 2012 dal comune, in quanto privo dei presupposti essenziali e sempre condivisi di riqualificazione contemporanea edilizia e sociale. Gli inquilini hanno imparato che non basta cambiare un vetro se non si rimuovono le cause per cui lo si rompe.

E’ necessario con estrema urgenza, che si proceda progressivamente alla “bonifica” del quartiere attivando tutto il sostegno necessario per i nuclei familiari interessati e che gli alloggi liberati siano immediatamente riassegnati anche prevedendo a carico dell’assegnatario e con successivo rimborso, le opere di sistemazione per le quali Aler sostiene di non avere i fondi. In tal modo si romperebbe il cerchio ingestibile di appartamenti lasciati vuoti per essere occupati, poi sgomberati e rioccupati nuovamente con inutile consumo di fondi da parte di Aler e del Comune e nessun beneficio per le famiglie in lista di attesa.

Non ci sarebbe da stupirsi se, per l’ennesima volta, tutto sarà procrastinato a dopo le elezioni, non certo nell’interesse dei cittadini.

Il Comitato di Quartiere Salomone ritiene che il “Tavolo di Lavoro” istituzionale non svolge più da tempo il compito per il quale è stato creato e a cui si è dedicato con impegno, abnegazione e grande senso di responsabilità.

Il mancato procedere del suo compito è responsabilità di  Aler e delle istituzioni cittadine.  Tale situazione ha inoltre generato nel tempo, una carenza di fiducia verso le istituzioni competenti come emerso collegialmente dall’ultima riunione del Tavolo svoltasi il 30.1.2013.

Il Comitato di Quartiere Salomone, quindi, si ritira da tale ambito che ritiene, purtroppo, ormai inutile e superato. Attende una sollecita convocazione da parte del Sindaco di Milano Pisapia, congiuntamente con gli assessori competenti, il Questore e il Prefetto per chiarire e definire il futuro del quartiere e degli oltre mille cittadini che vi abitano.

Riteniamo tale situazione una grande sconfitta civile, del diritto, della democrazia e della partecipazione e collaborazione tra cittadini e istituzioni.

 

 
 
 

LA LETTERA AGLI ELETTORI DI PIERLUIGI BERSANI

Post n°881 pubblicato il 04 Febbraio 2013 da marcozio1
 
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Cara elettrice, Caro elettore,

con le primarie abbiamo bucato il muro del silenzio che per anni aveva circondato le nostre iniziative. Ma il metodo dell’apertura e della partecipazione è stato lo stesso che il Partito Democratico ha utilizzato per preparare nel tempo i documenti programmatici che oggi ci consentono di proporci con consapevolezza e fondatezza alla guida del Paese. Lo stesso che ci ha consentito di vincere le elezioni amministrative e di prendere la guida delle grandi città, nel Mezzogiorno, come in tutto il Nord. Lo stesso che ci ha consentito di contribuire in modo determinante alla caduta di Berlusconi.

Per il bene del Paese abbiamo sostenuto un governo di transizione. Lo abbiamo fatto lealmente e con trasparenza, anche se non tutto ciò che è stato fatto ci è piaciuto. Sappiamo bene, perché noi democratici viviamo in mezzo alla realtà comune dei nostri concittadini, quale sia oggi la sofferenza, il disagio, la sfiducia. Conosciamo la realtà e non la nascondiamo dietro rappresentazioni di comodo. Ma conosciamo anche le energie positive che l’Italia può mobilitare per una riscossa.

Ora dunque bisogna andare oltre l’esperienza del governo di transizione, ci vogliono più lavoro, più equità, più giustizia sociale. Senza raccontare favole o promettere miracoli, sappiamo che tutti insieme possiamo costruire tempi migliori. Ci vorranno riforme per mettere pulizia nella vita pubblica, per fare crescere l’occupazione, per garantire i servizi rafforzandoli per le persone e le famiglie più deboli ed esposte.

Per ottenere questi risultati il Paese ha bisogno di un governo stabile. Il cammino per la ricostruzione del Paese sarà lungo.  Solo il Pd e il centrosinistra oggi sono in grado di offrire questa prospettiva e di caricarsi di questa responsabilità.

Per questa ragione c’è bisogno di una mobilitazione straordinaria. Voi avete già partecipato alla costruzione di un nuovo modo di fare politica, attraverso il voto alle primarie. Ora potete essere decisivi con il vostro impegno a sostenere il Partito Democratico alle elezioni politiche.

Il 24 e 25 febbraio ci sarà la sfida alla quale ci stiamo preparando da tempo. La tua iniziativa personale sarà il valore aggiunto che potremo portare nei giorni finali della campagna elettorale.

Pier Luigi Bersani

Puoi comunicare come vuoi essere informato e come vuoi attivarti per collaborare alla nostra campagna elettorale. Di seguito trovi il link per il questionario che puoi compilare, la data limite è martedì 5 febbraio.

Link al questionario

 
 
 

CONTINUITA’ INCIVILE di Lucia Delgrosso

Post n°880 pubblicato il 03 Febbraio 2013 da marcozio1
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Sì, vabbè, Ingroia non ha detto testualmente: “Sono un eroe come Falcone”. Ma accostare la propria vicenda personale al nome di un martire è irritante e urta sensibilità diffuse. Per cui poi non ci si può lamentare più di tanto se parte una replica stizzita: scherza coi fanti, ma lascia stare i santi, si dice. La reazione migliore è scusarsi per la gaffe prima di tutto con i famigliari: è una questione di sensibilità accorgersi, seppure in ritardo, che si è andati a mettere il dito in una piaga aperta e che non può far piacere ad una sorella che venga trascinato in una polemica elettorale il fratello trucidato.

Già così era un brutto episodio, ma a quanto pare si può sempre peggiorare. Per esempio tirando in ballo ancora un altro morto. Non bastava Falcone, bisognava far rigirare nella tomba anche Borsellino, attribuendogli giudizi sulla Boccassini che non può smentire. E tanto per non farsi mancare niente bisognava anche accusare Anna Falcone di sciacallaggio politico sul fratello, aggiungendo per di più come carico da undici una bella stilettata sull’insuccesso della sua avventura elettorale. Voglio sperare che le signore facciano, appunto, le signore e la vogliano finire qui: il fondo è già stato raggiunto, adesso si tratterebbe di incominciare a scavare.

E tutto questo all’insegna di una “rivoluzione civile”. Azz!

Forse Ingroia pensa ad una “rivoluzione civile” circoscritta alla legalità. Cioè il suo modello di società coincide con il codice penale rigorosamente applicato. Basta che un politico non rubi e non abbia rapporti con la criminalità organizzata (e qui siamo d’accordo tutti) poi può dire la prima cosa che gli passa per il cervello, non importa se è carina o no, può denigrare, può spalare un po’ di fango in faccia, l’importante è che non faccia quello che lo porta davanti ad un magistrato. Credo che faccia un po’ di confusione tra legalità pubblica e moralità pubblica: beh, dovrebbe rendersi conto che il primo concetto non assorbe il secondo. Anzi, il secondo è molto più impegnativo.

Un po’ deboluccia, questa “rivoluzione civile”. Io pensavo che con una denominazione così tonitruante si intendesse una riscossa civica di rottura rispetto all’(in)cultura del volgare ventennio che ci vorremmo lasciare alle spalle. Credevo che Ingroia almeno ci provasse a mettersi alla testa del “quarto stato”, visto che ci ha messo il nome sopra, per indicare un nuovo modello di convivenza civile e riformare radicalmente la politica, elevandone i toni e rifuggendo dal battibecco da cortile. Se pensa invece di mobilitarlo litigando con tutto l’universo antimafia francamente non comprendo in cosa consista questa “rivoluzione civile”, mi pare più una “continuità incivile”.

Lucia Delgrosso

 

 
 
 

UN CONSIGLIO DI ZONA 3 SUL TEMA PARCHEGGI di Cristina Fabris

Post n°879 pubblicato il 02 Febbraio 2013 da marcozio1
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Si è svolto lunedì scorso in zona 3 una seduta straordinaria del Consiglio di Zona sulla situazione dei parcheggi, cui ha partecipato l’assessore Lucia Castellano (ormai ex), che ha rimarcato come la zona avesse pesanti eredità e le strategie apportate sono state diversificate e nel caso di revoca di concessioni, si  è dovuto pagare la penale.

Sono stati revocati i parcheggi di Frapolli e Canaletto, si è concluso Ampère in cui restano soltanto da specificare  l’illuminazione, le scale e i sottoservizi. Bazzini è tecnicamente finito, manca pochissimo per consentire l’acquisto dei box. Novelli,  il cui primo lotto è terminato e il secondo lo sarà prima dell’estate.

Per Bernini è stata revocata la concessione e ora verrà riqualificata. C’è  un ricorso al TAR della Cooperativa che si era aggiudicata i lavori, ricorso che può mettere in discussione la revoca. Un problema è rappresentato dal rimborso agli acquirenti per cui il Comune per Bernini, avendo il concessionario anche Facchinetti e Dalmazia, ha cercato un accordo non chiedendo i danni e le penali, ma chiedendo di ritirare il ricorso e rimborsare gli acquirenti. Verrà messo in atto un accordo stragiudiziale.

Rio de Janeiro non è ancora risolto, forse si farà ridimensionato, deciderà il prossimo assessore. In totale a Milano sono stati revocati 42 parcheggi, si faranno 4 nuove strutture.

Sono stati recuperati 3 milioni e 300 mila euro di oneri di concessione mai riscossi prima che serviranno per riqualificare le piazze di Milano. Questi fondi sono stati messi nel capitolo di bilancio in entrate e in uscita, così non saranno indirizzati su altre voci di spesa, cosa invece successa per Bernini dove la precedente amministrazione li aveva inseriti nelle voci generali e l’attuale Giunta non ha potuto ritrovarli, motivo dell’accordo con la cooperativa nel caso in cui ritirasse il ricorso.

Molte altre aree di attività sono state a tema e moltissimi gli interventi sia dei consiglieri che dei cittadini e la sensazione è che qualcosa davvero si stia muovendo !

Cristina Fabris

 

 

 
 
 

CANTIERE APERTO IN PIAZZA OVIDIO

Post n°878 pubblicato il 01 Febbraio 2013 da marcozio1
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Terra nuova è il titolo scelto per il progetto di riqualificazione degli spazi di verde pubblico di piazza Ovidio, Milano, ed è il risultato di un gioco di lettering in uso tra gli anziani del quartiere Salomone. Il progetto è un intervento di public art e progettazione partecipata di ampio respiro che ha come obiettivo quello di indagare questi terrain vague, luoghi di accumulo di infrastrutture,arredi incompiuti e scarti di città e di restituirne una Terra Nuova da conquistare a Piazza.

Che cos’è oggi una piazza?

Basta chiamarla Piazza Ovidio perché uno spazio sia luogo di incontro e scambio? Quali popolazioni abitano, attraversano, sostano sui margini e al centro di Piazza Ovidio? Vorremmo dare spazio ad un programma di attività, perché questo luogo possa essere AGORA’, platea per manifestazioni, eventi, gioco,dibattito democratico tra anziani e bambini del quartiere Salomone e della Zona 4, degli stranieri e delle famiglie rom di Via Bonfadini, degli studenti di musica e dei produttori media del distretto di Via Mecenate.

Attraverso diverse fasi d’intervento si cercherà di costruire un programma semestrale autogestito dagli utenti che tuteli e preservi questi spazi, diventando per tutti i cittadini risorsa relazionale, di servizio e commerciale.

Le metodologie in atto sono quelle delle arti, della progettazione partecipata, dell’autocostruzione e del cantiere aperto. Un processo condiviso e sostenuto dalle Istituzioni. Le fasi esecutive di lavoro diventano punti di raccordo tra le persone, gli anziani raccontano ai bambini la memoria di questi spazi, gli stranieri lavorano insieme ai cittadini in cantiere, per ritrovarsi in una piazza più consapevole delle proprie risorse ed esigenze, frutto di un percorso complesso di relazione e formazione. Faremo di piazza Ovidio una Terra nuova.

Venerdì 1 febbraio 2013 si da il via al primo intervento esecutivo nell’area, Ovidio on marche, un intervento di arte pubblica che ridisegna lungo il perimetro della Piazza un percorso che connette le realtà che vivono intorno a questi luoghi, un modo di comunicare un possibile tracciato da seguire per incontrarsi nei giardini.

Il modulo del progetto è l’essere umano, ogni intervento è il risultato di un’azione condivisa, progettata e autocostruita con e per le persone che abitano questi luoghi. Il prossimo intervento previsto sarà l’autocostruzione con alcuni abitanti, stranieri e rom, di due tavoli-scacchiere. Il progetto sarà supportato da esperti e studenti della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.

L’esecutivo di progetto sarà discusso e condiviso presso il Consiglio di Zona 4, Commissone Ambiente, il 12 febbraio 2013

Per info associazione.hc@gmail.com  http://terrevaghe.blogspot.it/

 

 
 
 

LE BREVI DALLA ZONA 3 di Cristina Fabris

Post n°877 pubblicato il 31 Gennaio 2013 da marcozio1
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LA GIORNATA DELLA MEMORIA

Anche in Zona 3, in occasione della Giornata della Memoria le manifestazioni sono state molteplici con momenti commemorativi e soprattutto con manifestazioni per non dimenticare. L'Anpi di Zona 3 ha organizzato presso l’Auditorium di via Valvassori Peroni, 56 una serata il 26 gennaio intitolata ‘Quando i treni arrivavano in orario’, nata da un’ idea di Antonio Quatela, conlettura scenica di Elena Cerasetti, Raffaella, D’Angelo Alessandro Pavia e contributi video di Maurizio Pratesi di AmiciInvideo e di Eugenio Di Fraia e Gianni Lacerenza.

Non solo, ma alla biblioteca la sera del 27 gennaio si è tenuta la rappresentazione de ‘Il ritorno di Klara, un ritorno da Auschwitz, con Adriana Libretti, Lorena Nocera, Giovanni Battista Storti. E’ il luglio del  1945 e dopo 29 mesi di permanenza nel campo di concentramento di Auschwitz, Klara, ebrea tedesca, fa ritorno a casa. Ad accoglierla c’è Angélika, sua cognata e sua miglior amica fin dai tempi dell’adolescenza berlinese. Dopo aver vissuto il limite inenarrabile e la “sapienza estrema e senza nome”, Klara si racconta per far conoscere la propria storia. Il pubblico ha partecipato e sentito insieme a lei il fondo degli abissi della distruzione con profonda attenzione e grande commozione.

TIMORE PER IL LAMBRO

In via Rizzoli, la polizia locale ha scoperto un’area destinata a smaltimento illegale di rifiuti, tra i quali  anche quelli pericolosi. Il rischio è che l'acqua di falda e del Lambro siano inquinate. Nel parco  del Roccolo, si è rinvenuta una discarica abusiva contenente cemento-amianto, materiali edili, detriti e scarti di attività industriale. L’area è stata immediatamente sottoposta a sequestro per circa 900 metri quadrati, con  denuncia a carico di un imprenditore edile.

La preoccupazione è quella legata all’inquinamento idrico. E’  possibile che l'acqua di falda e quella del Lambro si siano inquinate, come emerge dalla relazione dei vigili urbani che parla di ‘grave inquinamento del suolo e presumibilmente del sottosuolo, nonché idrico, datosi che la stessa insiste a ridosso del fiume Lambro’. La parola definitiva è rimessa alla procura che ha avviato l’inchiesta. 

RAPINA A MANI VUOTE 

E’ successo venerdì 25 gennaio.Quattro banditi armati di pistola hanno immobilizzato e rapinato due persone, una donna di 65 anni e il marito di 66,  in un appartamento in via Vallazze, a Milano. Le vittime si trovavano a fare visita in visita al  fratello dell’uomo, proprietario della casa. E’ suonato il citofono e l’uomo in casa da solo ha aperto a tre presunti fattorini che avrebbero dovuto recapitare un pacco. Una volta che la porta è stata aperta, i tre hanno immobilizzato l’uomo con nastro adesivo e gli hanno intimato di aprire la cassaforte.

L’uomo ha spiegato di non essere a casa propria e a quel punto i malviventi si sono messi a frugare in casa dove hanno preso monili in oro, una carta di credito e 200 euro in contanti. Intanto è sopraggiunta la moglie e un quarto bandito, che ha bloccato anche lei. La ricostruzione non è molto lineare, ma da quanto ha raccontato l'uomo alla polizia, sarebbe riuscito a liberarsi e a mettere in fuga i rapinatori. Non è chiaro come abbia fatto, visto  che uno dei i 4, apparentemente dell'est Europa, con volto semi coperto e guanti, era armato con una pistola semiautomatica.

Cristina Fabris

 

 
 
 

RICOMINCIANO GLI INCONTRI ALZHEIMER CAFE'

Post n°876 pubblicato il 30 Gennaio 2013 da marcozio1
 
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A.I.M.A. (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer) Milano Onlus, nell'ambito del progetto “Legami di cura” realizzato con Piccolo Principe cooperativa sociale Onlus e Associazione Amalo Arcenciel presenta Alzheimer Cafè.

A.I.M.A. (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer) Milano Onlus nasce nel maggio 2000 per iniziativa di familiari di malati di Alzheimer e volontari. Opera sul territorio di Milano e provincia. Si prefigge di aiutare i familiari dei malati di Alzheimer con informazioni, orientamento e sostegno durante il percorso di cura.

Alzheimer Cafè è il luogo dove i malati di Alzheimer e i loro familiari recuperano il piacere di stare insieme facendo quattro chiacchiere, ascoltando musica, ballando il tango, giocando a tombola, facendo giardinaggio, mangiando una fetta di torta e prendendo un buon caffè.

Le attività dell’Alzheimer Café sono organizzate e gestite dagli operatori di AIMA e della RSA G.Gerosa Brichetto (volontari e professionisti).

Gli incontri sono gratuiti e si svolgono presso la RSA Giuseppe Gerosa Brichetto, via Mecenate 96, Milano.

calendario degli incontri anno 2013

ore 15 - 17

mercoledì 13/02           mercoledì 5/06

mercoledì 27/02          mercoledì 19/06

mercoledì 13/03           mercoledì 18/09

mercoledì 27/03          mercoledì 2/10

mercoledì 10/04           mercoledì 16/10

mercoledì 24/04          mercoledì 6/11

mercoledì 8/05            mercoledì 20/11

mercoledì 22/05          mercoledì 4/12

 

per partecipare è necessario prenotarsi presso:

AIMA MILANO ONLUS via F. Soave 24 20135 Milano

Telefono 02 83241385 (da lunedì a venerdì dalle10 alle 13,30)

aimamilano@gmail.com www.aimamilano.org

 

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 23/10/2010
 

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