La Porta dei Sogni

In viaggio, sempre con la valigia in mano, verso ciò che più non ci aspettiamo...

 

 

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Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l’un l’altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perchè insieme è gioia…

Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.

Pablo Neruda

 

 

Devo paragonarti a un giorno d'estate?

Tu sei più amabile e moderato:

venti impetuosi scuotono gli incantevoli boccioli di maggio

e il corso dell'estate ha durata troppo breve;

talvolta l'occhio del cielo splende troppo intensamente,

e spesso il suo volto aureo viene oscurato;

e ogni bellezza dalla bellezza talora declina,

sciupata dal caso o dal mutevole corso della natura.

Ma la tua eterna estate non dovrà appassire,

né perdere la bellezza che ti appartiene;

né la morte dovrà vantarsi del tuo vagare nella sua ombra,

poiché crescerai, col passare del tempo, in versi eterni.

Finché ci saranno un respiro e occhi per vedere,

questi versi vivranno e ti manterranno in vita.

W. Shakespeare

 

 

« Hai paura di... Volare?Tra amicizia e sorellanza »

Natale alle porte

Post n°147 pubblicato il 21 Maggio 2017 da aLucreziaBorgia
Foto di aLucreziaBorgia

La strada era grigia e anonima, piena di sconosciuti che la calpestavano freneticamente, indispettiti forse, dal continuo ritardo che attanaglia le loro vite. Per noi erano solo automi senza volto che ci venivano incontro per poi disperdersi in quell’istante metropolitano che ci aveva fatto incontrare per un millesimo di secondo, per poi farci dimenticare nel secondo successivo.
L’aria era  fredda e ci sbatteva contro infilzandoci con gli aculei di ghiaccio di cui era armata, quasi a ricordarci che l’inverno, nonostante il cuore carico di emozioni, non fa sconti a nessuno. Si respirava l'atmosfera natalizia ovunque: i negozi stavano per chiudere data l’ora tarda, ma pur tirando giù le saracinesche, infondevano nel cuore dell’innocuo passante un briciolo di spirito caritatevole che suggeriva di spendere qualcosa in più anche per quel vicino di cui non ricordi neanche che aspetto abbia. Un misto di consumismo e sensi di colpa, padroneggia i giorni precedenti al Natale, costringendoti spesso a fare degli esami di coscienza che troppe volte ti mettono davanti ad un io freddo e insensibile e troppe poche volte ad un io solo ed umiliato. Chissà perché poi, tutto si altera in questo periodo…

 

Procediamo noncuranti di tutto verso una meta che non conosco: Daniele tiene ben salda la mia mano che attratta dal suo calore, la protegge dal gelo. Cerco di osservarlo, ma la nostra veloce andatura non me lo permette.  La mia mente mi permette un attimo di lucidità: da cosa stiamo scappando? Stiamo scappando? Perché? Oddio, ecco che mi sale la paura dentro, come un vortice che parte dallo stomaco e arriva alla testa. Cosa sto facendo? Perché mi trovo qui? Perché la mia razionalità non mi ha bloccata? Sento quel sapore metallico in bocca che precede il panico… E ora?
Abbasso la testa  e guardo le mie scarpe che una davanti all’altra seguono un percorso indefinito. Daniele capisce tutto: si ferma  e automaticamente immobilizza anche me, e con quegli enormi occhi che imprigionano il cielo, imprigiona anche me, ancora una volta. <> E chiude la frase con un enorme sorriso che scioglie gli aculei ghiacciati dell’aria intorno a noi. Poi accosta fugacemente le sue labbra alle mie e si distacca in maniera quasi impercettibile.
Annuisco con la testa e riprendo il mio cammino accanto a lui, litigando con la mia razionalità e omaggiando il mio istinto con una corona d’alloro. E’ pura follia, mi ripeto, mentre guardo ancora le mie scarpe con le mie labbra ancora piene del suo calore e del suo sorriso.

 
 
 
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Un blog di: aLucreziaBorgia
Data di creazione: 16/04/2012
 

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E ti vengo a cercare

E ti vengo a cercare
anche solo per vederti o parlare
perché ho bisogno della tua presenza
per capire meglio la mia essenza.
Questo sentimento popolare
nasce da meccaniche divine
un rapimento mistico e sensuale
mi imprigiona a te.
Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri
non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
fare come un eremita
che rinuncia a sé.
E ti vengo a cercare
con la scusa di doverti parlare
perché mi piace ciò che pensi e che dici
perché in te vedo le mie radici.
Questo secolo oramai alla fine
saturo di parassiti senza dignità
mi spinge solo ad essere migliore
con più volontà.
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male
essere un'immagine divina
di questa realtà.
E ti vengo a cercare
perché sto bene con te
perché ho bisogno della tua presenza.

 

 

Orfeo

Sei venuto a convincermi
o a biasimarmi per ciò che non ho ancora imparato
Sei venuto a riprendermi
Orfeo malato dai forza e coraggio al tuo canto eccelso

Portami con te non voltarti
conducimi alla luce del giorno
Portami con te non lasciarmi
Io sono bendata ma sento già il calore

È il momento di svegliarmi
é tempo di rinascere
Sento addosso le tue mani
ed è un caldo richiamo perché
ho bisogno di svegliarmi
di prendermi cura di te
Ritorno alla vita….
Sei venuto a difendermi
a liberarmi imponendo oltremodo la tua ostinazione
Sei venuto a riprendermi
eroe distratto da voci che inducono in tentazione

Portami con te non ascoltarle
conducimi alla luce del giorno Portami con te non lasciarmi
Il varco è vicino ed io sento già il tepore

È il momento di svegliarmi
é tempo di rinascere
Sento addosso le tue mani
ed è un caldo richiamo perché
ho bisogno di svegliarmi
è il momento di svegliarmi
Ritorno alla vita….
Ritorno alla vita….
Ritorno alla vita….
Ritorno alla vita….

 

 
 

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