Tracce

Scrivo meno xchè le "emozioni" nella mia vita tendono a diradarsi ed il merito (o la colpa) di ciò è mia.

Ho messo in atto una rinuncia (per pigrizia o codardia), ed anche se non credo durerà, mi sta facendo riflettere.

Non rinnegherò me stesso, non ne sarei capace, ma accettare un dato di fatto non significa automaticamente vivere meglio.

Non voglio prendere in giro nessuno, o meglio non vorrei … per ora mi sono imposto un’assoluta franchezza con tutte le persone di nuova conoscenza, per quelle di vecchia data invece è un altro paio di maniche e non sto qui a spiegare … (per inciso nessuno/a conosciuta qui rientra in questa categoria).

Non voglio che qualcuno si faccia un’idea sbagliata o non corrispondente al vero su di me. Non voglio più correre il rischio di essere sopravvalutato, xchè questa condizione poi finisce x schiacciarmi nel momento in cui mi accorgo che i sentimenti x quella persona sono cambiati, anche solo temporaneamente.

Anche se all’apparenza non sembra, ho un vuoto dentro che mi rende instabile. La condizione di soddisfazione non dura mai abbastanza, idem la stabilità affettiva, ma l’amicizia per fortuna è il legante che tiene insieme i rapporti, che permette di crescere insieme, anche sbagliando, e di perdonare, riconoscendo i limiti propri e altrui.

La vita, bella o brutta, è quella che è ed ha le sue regole, ma se mi concedo la possibilità di “trasgredire” qualche volta, ecco che tutto cambia, o forse appare diverso solo per un po’... ma tanto basta ad andare avanti e a ricordarmi che quel che ho non è poco e quel poco (ho tanto) che ricevo ogni giorno è importante e deve essere vissuto al meglio.