streghetta
blog di 1 wiccan che ha deciso di mettere tutto quel che sa su 1 blog :)
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Lunghi capelli rossi, pelle bianca, lentiggini: Loreena McKennitt rivela anche nell'aspetto l'origine irlandese. La sua famiglia emigro' dall'Isola verde nel 1830 per approdare oltreoceano, nelle praterie di Winnipeg, in cerca di fortuna. Ed e' a Morden, nel Manitoba, che Loreena e' nata nel 1957. Il padre era un commerciante di bestiame, la vita in famiglia quella rurale di una grande fattoria (e tutt'oggi la cantautrice canadese vive in un ranch nell'Ontario). Ma lei, fin dal piccola, avvertiva il richiamo delle sue radici: la magia delle fiabe d'Irlanda, i versi di Shakespeare e il suono delicato dell'arpa celtica, con cui creo' le sue prime composizioni. "E' uno strumento visionario, versatile - racconta - e possiede un suono poetico. Un suono gentile, ma anche ricco di articolazioni. Ti permette di passare da toni molto sottili a toni molto drammatici. Avevo studiato pianoforte classico per dieci anni e canto classico per cinque. Conoscevo le scale e gli arpeggi ed ero percio' in grado di adattarli all'arpa". All'inizio, e' una dura gavetta. Loreena suona per la strada, cercando di vendere le prime cassette con le sue interpretazioni. "Un'esperienza utile - ricorda - perche' mi ha dato un senso di indipendenza e mi ha permesso di conoscere tanta gente interessata a quello che facevo". Nel 1985, il disco d'esordio Elemental mette subito in luce l'eleganza e la spiritualita' della sua musica, che aggiorna i "traditional" irlandesi con una sensibilità moderna, vicina per certi versi alla new age. E gia' si coglie la magia della sua voce cristallina, che viaggia su un registro etereo nello stile di Enya, ma riesce a essere ancor piu' aulica. L'album e' per lo piu' una raccolta di pezzi folk tradizionali, cui si aggiungono due composizioni inedite che rivelano la predilezione della cantautrice di Toronto per poeti metafisici come William Blake ("Lullaby") e William Butler Yeats (la solenne ode di "Stolen child"). Ma gia' emerge l'obiettivo del suo progetto: espandere il senso del folk celtico nella musica contemporanea, per aggiornare quella musica istintiva e passionale, verso la quale era stata attratta fin da ragazzina, sulle note dell'arpa celtica di Alan Stivell. Nel successivo To Drive The Cold Winter Away, McKennitt suona tutti gli strumenti e regala altre composizioni inedite, tra cui la musica da corte strumentale di "Banquet Hall" e un pezzo per sola voce, "Stockford Carol". Parallel Dreams, concept-album onirico e visionario, avvia il corso più creativo della sua carriera. Le sue litanie, talvolta, appaiono monotone, ma il clima tragico di "Breaking The Silence" e l'incedere appassionante di "Huron Beltane Fire Dance" mostrano un talento in crescita. Nel frattempo, aumenta anche lo spettro delle sue influenze musicali: non più solo folk anglosassone, ma anche musica di India ed Estremo Oriente. "Per me - racconta - e' come un esperimento di alchimia musicale, che preparo leggendo libri, ascoltando documentari, viaggiando, parlando con la gente. Alla fine cerco di realizzare una composizione creativa, come in un dipinto. Mi interessano in particolare le similitudini tra culture apparentemente lontane. Una tabla indiana può sonare come un Bodhran irlandese. Puoi scoprire ad esempio una tonalità che nella musica indiana viene dal tamburo e nella tradizione celtica dalle cornamuse. Così posso sostituire le cornamuse con i tamburi o viceversa. Oppure posso provare a mescolare i ritmi del Medio Oriente con i campioni celtici". I progressi sono ancora piu' tangibili in The Visit (1992) in cui McKennitt si cimenta con arpa, fisarmonica e tastiere. Il disco traccia l'affresco di un mondo magico, immerso nei fumi del tempo. L'incantevole, struggente strumentale "Tango To Evora", il tenero bisbiglio di "The Old Ways", il madrigale di "Cymbeline" trasportano subito nelle atmosfere spirituali e malinconiche del disco; mentre "All souls night" e' una ballata epica, battuta da un tempo marziale, in cui la voce di McKennitt fluttua eterea e spettrale, come nel miglior stile di Nico. Malgrado la presenza di "The Lady Of Shalott", omaggio al folk dei Pentangle, e di un paio di traditional, con questo disco McKennitt esce progressivamente dal solco della tradizione irlandese. Concedendosi una divagazione anche nella Russia profonda delle steppe. "La gente pensa ai Celti come a una popolazione irlandese o scozzese, ma non tutti sanno che molte tribu' celte provenivano dall'Est europeo - ricorda -. Cosi' 'The Visit", il titolo dell'album, si riferisce proprio a un viaggio in quelle culture che hanno segnato la storia dei celti. Proprio per documentare queste influenze orientali, ho usato strumenti come tamboura, sitar, udu drums e balalaika". Ma è nel 1994, con The Mask And The Mirror, che la cantautrice canadese perviene al suo capolavoro. E' un altro concept-album, dedicato questa volta alla Spagna dell'Alto medioevo, crocevia di judaismo, Islam e cristianita'. Il lavoro conserva la poliedricita' dei precedenti, ma offre brani ancora piu' affascinanti. Come il saltarello di "Santiago", la tenera "Bonny Swans", la paradisiaca "Full Circle", il soffice bisbiglio di "The dark night of the soul", la cantilena drammatica di "Marrakesh night market" (tra percussioni arabe, fisarmonica, balalaika e violino tzigano), la litania esotica di "Mystic's dream" (tra tastiere, organo, tabla, cornamuse e cori) o ancora l'inno rinascimentale di "Prospero's Speech" (su un testo di Shakespeare). L'album e` impreziosito da una moltitudine di strumenti occidentali ed esotici, oltre che dalle tastiere elettroniche. E i brani sono frutto di una fusione perfetta di classicheggiante, esotico e pop. Un disco memorabile, insomma, nato da uno studio profondo, non solo sulla musica. "Mi sono concentrata soprattutto sui mistici del Quindicesimo secolo, da San Giovanni della Croce a Teresa d'Avila, ma ho cercato riferimenti anche nelle poesie d'amore di quel periodo", spiega la cantautrice di Toronto. Durante una traversata della Transiberiana, Loreena McKennitt compone Book Of Secrets l'album che la consacra star mondiale, con tre milioni di copie vendute. E' un altro saggio delle sue capacita' di vocalist raffinata, e un viaggio nella musica etnica di ieri e di oggi, dall'inno solenne di "Mummers' dance" fino all''incalzante ballata "The Highwayman", passando per "La Serenissima" (serenata barocca per arpa, viola e violoncello) e il Caucaso ("Night ride across the Caucasus"), rievocando i miti di "Marco Polo" (violino, tablas, cantilena senza parole) e Dante ("Dante's prayer", preghiera per coro, violini e pianoforte). Le canzoni di Loreena McKennitt sono sospese in un "tempo senza tempo", perdute tra i ricordi di un passato profondo e inquieto. "Credo che una parte delle mie ricerche mi abbia fatto esaminare a fondo qualche secolo lontano - spiega - e mi immagino che fossero bei tempi, per quanto duri e scomodi da vivere. Credo che la cosa che più mi attrae delle culture passate sia la dimensione di quelle comunità, e la composizione di queste comunità, e il fatto che quel tipo di vita funzionasse in un modo strettamente integrato: si sapeva chi fossero i negozianti, coltivavi le tue produzioni, e credo sia facile cadere nella trappola di una visione romantica di tutto cio', ma credo che in fondo significhi ritornare a un tipo di vita piu' facilmente comprensibile e significativa per ognuno. Così mi trovo affascinata nell'esaminare quelle culture ma allo stesso tempo credo che quelli fossero tempi durissimi". Anche la vita privata di Loreena è stata segnata da momenti durissimi. Il fidanzato Ronald Rees, il fratello di quest'ultimo, Richard Rees, e un amico, Greg Cook, sono morti in un incidente di canottaggio sul lago Huron. In seguito alla tragedia, la cantautrice canadese è rimasta lontana dalle scene per nove anni e ha deciso di finanziare il Cook-Rees Fund For Water Search And Safety. A questo fondo ha deciso di devolvere il ricavato del suo primo album dal vivo, Live in Paris and Toronto, inciso per la Quinlan Road, la sua storica etichetta di Stratford, Ontario. Il disco contiene oltre 100 minuti di musica per 17 brani, remixati in Inghilterra presso i Real World Studios di Peter Gabriel. Tra il 2000 e il 2005 Loreena viaggia incessantemente, approfondendo il suo orizzonte verso le porte dell'Europa, il Medio Oriente e l'Asia. Tra il 2005 e il 2006 è di nuovo in studio per il nuovo lavoro, nove anni dopo l'ultima prova. An Ancient Muse esce il 20 novembre 2006 ed è ancora una volta frutto della collaborazione con la Real World. Il disco spazia dalla mitologia nella Grecia di Omero (la struggente "Penelope's Song") alla storia della Turchia ottomana ("The Gates of Istanbul", "Caravanserai"), fino a ritrovarsi in tempo di Crociate nell'antica Inghilterra ("The English Ladye and the Knight"). Le suggestioni arabe e mediorientali prendono il sopravvento, connotando in modo decisivo il sound, sempre elegante, anche se a volte sul filo della maniera. Nel 2007 McKennitt è tornata in tour, dopo molti anni di assenza dal palco. Un ritorno sulle scene suggellato tre anni dopo da un nuovo album, The Wind That Shakes The Barley, registrato fra le antiche mura del tempio di Sharon, a nord di Toronto. Nove tracce, nessun inedito: tutte rivisitazioni dei grandi classici celtici, reinterpretati con strumenti tradizionalissimi, svecchiati solo da qualche sparso eco elettronico, tutti legati da un comune sfondo socio-politico. Un ritorno alle origini profondamente biografico, che però lascia ben poco da dire, risultando quasi insignificante per la carriera della McKennitt. L'apertura è affidata alla canzone sulla carestia irlandese, "As I Roved Out On A Bright Day Morning", che l'eclettica compositrice divide in due momenti. Il primo è un'allegra ballata campestre per chitarra country, voce, cornamuse, fiddle e percussioni. Il continuo è un meditativo per vocalizzi aulici, synth e chitarra. L'alternarsi di pezzi dinamici con brani pacati si ripercorre per tutto l'album e ne determina la fruibilità e la fluidità. Ecco, infatti, la strumentale "Brian Boru's March", che inizia silvestre e fiabesca nelle gocce di cristallo dell'arpa, fra il vento dei tin whistle, per sfociare poi in una gran marcia per cornamuse e fiddle. Scivola languido e celestiale, invece, il lamento di "Down By The Sally Garden", reinterpretata con sincera fedeltà. Le danze vengono riaperte dall'accattivante girotondo di "Star Of The County Down", ma solo per essere subito spezzate da un teso racconto, notturno come una riunione segreta: "The Wind That Shakes The Barley", ballata che inneggia alla resistenza, scritta da Robert Dwyer Joyce in occasione della ribellione irlandese del 1798. La dolce e patriottica "The Death Of Queen Jane", la strumentale, salmastra "The Emigration Tunes" e la conclusiva, sincera e calorosa "The Parting Glass" cantano quello che è insieme un addio e una promessa di ritorno per i luoghi dell'arpa celtica. |
scott cunningham nasce a royal oak(michigan)nel 1956:la sua famiglia si trasferisce a san diego(california) nel'autunno del 1959 e qui egli continua a vivere fino alla morte,nonostante numerosi viaggi nelle hawaii... alle scuole superiori 1 compagna di classe lo introduce alla wicca e alla sua spiritualità:in seguito consegue iniziazioni in varie congreghe...nel 1978 si iscrive come studente alla san diego state university dove segue i corsi di scrittura creativa: 1 paio di anni dopo tuttavia ha già pubblicato + libri di molti dei suoi professori e lascia quindi gli studi x dedicarsi alla scrittura a tempo pieno...nel 1983 gli viene diagnosticato 1 linfoma e negli anni la sua salute peggiora finché nel 1990 gli viene diagnosticata 1 forma di meningite aids correlata:a seguito di numerose infezioni muore all'inizio del 1993 a soli 36 anni. le idee religiose di scott sono semplici e facili da comprendere:si basano su 1 interpretazione della wicca piuttosto basilare e i suoi lavori sono prevalentemente indirizzati al praticante solitario...basilare non significa semplicistica:ogni affermazione nei suoi libri è accuratamente ponderata e il concetto di base che ha portato all'interno dell'arte è stato quello della profonda soggettività delle pratiche religiose...nel suo libro + famoso e venduto,'wicca: a guide for the solitary practitioner(pubblicato in italiano col titolo 'Wicca') egli afferma 'impara facendo,e la dea e il dio ti benediranno con tutto quello di cui hai veramente bisogno'...era sua profonda convinzione che la wicca,fino ad allora rimasta piuttosto circondata dal segreto,dovesse invece aprirsi e accogliere chi desiderasse accostarvisi. scott cunningham è stato ed è tuttora 1 degli autori wiccan + venduti ma nonostante questo le sue opere hanno incontrato le critiche negative di parte della comunità pagana che lo ha accusato di aver proposto 1 versione della wicca fondamentalmente new age,ovvero addolcita e annacquata e soprattutto basata sul concetto di 'religione fai-da-te,inconcepibile x coloro che seguono forme + tradizionali e rigide della wicca(il termine dispregiativo in uso preso la comunità pagana anglofona è 'fluffy bunny',ed è usato dai detrattori x riferirsi ad autori quali cunningham,silver ravenwolf,d.j. conway e altri,spesso pubblicati dalla casa editrice llewellyn). a lui viene attribuita erroneamente 1 fiaba: 'il bambino che scriveva sulla sabbia' da molti forum e blog...ma la paternità di questa è di 1 autore minore dal nome di alessandro bonl.
libri di scott cunningham pubblicati in italiano : 1991 enciclopedia delle pietre magiche(mursia) ripubblicato nel 2002 1992 enciclopedia delle erbe magiche(mursia) ripubblicato nel 2003 col titolo enciclopedia delle piante magiche 2001 wicca(armenia) 2002 vita da strega(armenia) 2003 gli strumenti del mago(armenia) 2003 wicca oggi(armenia) 2004 magia naturale(armenia) 2004 manuale di aromaterapia magica(mursia) 2005 la casa magica(mursia) 2005 la magia degli elementi:acqua,terra,aria,fuoco(armenia) 2006 enciclopedia della cucina magica(mursia) |
ora basterà 1 sms per denunciarli,il servizio messo a punto da aidaa ora basta 1 sms x denunciare il vicino che maltratta il proprio animale domestico,segnalare contadini ed allevatori che tengono in maniera non conforme gli animali da lavoro,oppure segnalare che qualcuno detiene animali proibiti o animali non domestici in condizioni disastrose. la segnalazione potrà essere inviata con 1 sms al numero 3403848654 che contenga 1 breve descrizione del tipo di maltrattamento,l’indirizzo esatto di dove questo fatto avviene e il nome del segnalatore. grazie al nuovo sistema di controllo informatico messo a punto da aidaa,entro 24 ore il messaggio,dopo la verifica da parte degli operatori dell’associazione, sarà inoltrato alle autorità competenti o alle forze dell’ordine (saranno scartati tutti i messaggi incompleti,anche se manca solamente il nome del segnalatore). questa,che è 1 vera e propria rivoluzione nel settore delle segnalazioni e che x la 1 volta non riguarda solamente gli animali di affezione,ma anche tutti gli altri animali, permetterà un’accelerazione dei tempi di inoltro degli avvisi e delle successive fasi di intervento sia da parte delle forze dell’ordine (comprese le guardie ecozoofile) e dei vari servizi amministrativi e veterinari preposti al benessere degli animali. trattandosi di 1 servizio operativo dati,a questo numero non si possono inoltrare le telefonate vocali. '1 volta arrivate le segnalazioni' – dice lorenzo croce presidente nazionale di aidaa 'saranno vagliate e,dopo 1 prima verifica,saranno inoltrate alle autorità competenti entro le successive 24 ore,che si riducono a tre ore nei casi di maggiore gravità...il servizio potrà anche contattare il segnalante x aver maggiori delucidazioni in merito alla richiesta di aiuto inviata alla centrale operativa elettronica'...ovviamente i primi giorni dovremo rodare il servizio ma pensiamo di ridurre a 12 ore il tempo massimo di inoltro dell’avviso entro i prossimi mesi'. rimangono tuttavia ancora attivi il servizio di segnalazione reati via mail all’indirizzo di posta elettronica segnalazionereati@libero.it ed il servizio di segnalazioni telefoniche al numero 3926552051 al quale ci si può rivolgere anche per le truffe online avendo come oggetto della truffa gli animali. |
la giornata dedicata ai gatti neri è il 17 novembre! perchè il 17?!? x 2 motivi... il 1 è: perché è il numero che rappresenta,x i superstiziosi,sfortuna il 2 motivo è: perchè novembre è il mese in cui si raggiunge il culmine di uccisioni di mici neri. il gatto nero purtroppo è sempre stato considerato portatore di sfortuna, perché si pensava che incarnasse il male...è' incredibile ma ancora oggi,esiste ancora questa diceria...ogni anno vengono sterminati circa 70.000 esemplari... così l’AIDAA(associazione italiana difesa animali e ambiente),ha istituito la giornata per 'la tutela e la dignità del gatto nero'. in pratica si tratta di 1 convegno in cui partecipano tutte le associazioni animaliste e si discute sul lavoro svolto durante l’anno per tutela e salvaguardare i nostri amici felini. la superstizione che il gatto nero porta sfortuna ha origini molto lontane: i gatti neri erano imbarcati sulle navi dei pirati,perché erano considerati più abili nel dare la caccia ai topi...vederne 1 per strada significava,che 1 nave pirata era nei paraggi...inoltre nel medioevo,erano considerati compagni diabolici delle streghe sia per il colore nero,che per la loro consuetudine di uscire di notte...x cui chi ne possedeva 1 era condannato al rogo...inoltre il gatto nero era poco visibile al buio per via del colore e così faceva imbizzarrire i cavalli, che scaraventavano violentemente i cavalieri a terra. fortunatamente in molti stati europei,i gatti neri vengono considerati portatori di fortuna e,come tali,vengono aiutati e accuditi,oltre ad essere legati a tantissime leggende...attualmente in italia per la sera di halloween molti animalisti organizzano delle ronde per difendere i gatti neri. -giornata mondiale del gatto- il 17 febbraio si festeggia la giornata mondiale del gatto. la festa viene celebrata dal 1990,in 1 data non casuale:(come quella del gatto nero) febbraio è il mese dell’ acquario considerato il segno degli spiriti liberi,mentre il giorno 17 è stato scelto per contrastare la superstizione che lega il gatto al concetto di sfortuna. |
potenti,ma anche in pericolo. i grandi felini sono spesso i padroni degli ecosistemi in cui vivono: animali dalla forza inaspettata e dalle capacità incredibili,sono predatori,ma allo stesso tempo lottano quotidianamente x sopravvivere. e poco si sa dei reali pericoli che minacciano la loro esistenza. la popolazione dei grandi felini delle savane(leoni, tigri, leopardi e ghepardi) è fortemente in calo, a causa della caccia selvaggia e di un'antropizzazione dei territori sempre maggiore e sempre + invasiva. in africa,fino a 50 anni fa si contavano circa 450 mila esemplari di leone, a fronte degli attuali 20 mila. principale responsabile di questa riduzione è la caccia:ogni anno,sono almeno 500 i maschi adulti che vengono uccisi dai cacciatori,i quali mirano prevalentemente ai capibranco,esemplari generalmente più belli e maestosi. ma x ogni capobranco che scompare,è l'intero gruppo di riferimento che finisce col soccombere,in quanto,senza una guida,il resto del branco è allo sbando e si rischiano anche morti x inedia. è x questo che noi diciamo no! alla caccia di frodo,no al' uccisione dei grandi felini! no alle pellicce x vestiti,scarpe, tappeti,souvenir o x qualunque cosa vengano usate. se come me siete contro a questo delitto(perchè uccidere delle creature splendide x 1 pelliccia è 1 delitto)iscrivetevi!!! l'unica regola è: se vi iscrivete mettete 1 dei banner/scritta in blog/home/firma NO AL' UCCISIONE DEI GRANDI FELINI!!!!
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da sempre gli amici delle streghe(i gatti) sono influenzati dai movimenti planetari...esseri magici ed ultrasensibili,vengono compresi perfettamente soltanto dai propri simili,gli abitanti dei mondi magici…se desiderate riuscire a capirlo meglio,a conoscere il carattere,secondo la data di nascita...ecco 1 piccolo aiutino: -ariete-21 marzo/20 Aprile i gatti dell’ariete sono caratterizzati da 1 andatura furtiva,che indica la loro propensione ad andare sempre alla ricerca della loro preda...non dormono mai sugli allori,e sono focalizzati nel proteggere il loro territorio e tutti i loro possedimenti(padrone incluso!)...in questo modo si riescono a rilassare, quando avrete ospiti in casa. -toro-21 aprile/21 maggio sono dei golosoni ed amano fare 1 buon pasto,molto succulento,x questo motivo corrono il rischio di diventare in sovrappeso,soprattutto se sono stati sterilizzati...amano i piaceri semplici e sono 1 po’ pigri,stare accoccolati ai piedi del 'padrone',o vicino ad 1 camino sarebbe il top x loro. -gemelli-22 maggio/21 giugno i gatti di questo segno sono dei 'chiacchieroni' e non smettono mai di miagolare...hanno sempre qualcosa da dirvi,da comunicarvi...forse sembrano 1 po’ + nervosi ed inquieti della maggiore parte degli altri gatti,ma sono anche + astuti e + furbi...amano stare insieme al proprio 'padrone' a guardare la televisione,o il computer mentre state lavorando. -cancro-22 giugno al 23 luglio i gatti del cancro possono darvi inizialmente l’idea che amano riposarsi,ma vegliano sempre su di voi con 1 occhio,in 1 modo quasi materno...hanno bisogno del proprio punto speciale nella vostra camera da letto e nel soggiorno,e possono essere facilmente trovati in 1 dei posti che hanno 'assunto' x essere il loro preferito...assai possessivi,date loro molto amore ed attenzione,o rischiate che manifesteranno la loro arrabbiatura soffiandovi. -leone 24 luglio/23 agosto i gatti nati sotto il segno del leone si sentono come dei re,e si comportano in modo molto altezzoso...amano essere ammirati e accarezzati...possono essere visti avanzare impettiti con la loro preda nella bocca intorno alla casa, in cerca di 1 complimento o di 1 carezza...cercate di non ignorarlo,x lui sarebbe 1 affronto...si troverebbe bene in 1 esposizione felina,dove farebbe di tutto x mettersi in mostra. -vergine-24 agosto/23 settembre i gatti della vergine sono estremamente puliti e ordinati...non rovesciano mai dalle loro bacinelle ciò che avete preparato x loro,e si fanno lavare anche dal 'padrone' con estrema facilità,senza troppe ritrosie e sono realmente 1 amore da bagnare...sono tra i gatti + fedeli e leali dello zodiaco,1 volta scelto il loro 'padrone',difficilmente si lasceranno conquistare da 1 altra persona. -bilancia-24 settembre/23 ottobre i gatti della bilancia sono pieni di charme ed hanno 1 personalità vincente...sono dei gatti che amano la compagnia di altri animali,e a cui piace muoversi e vagare alla ricerca anche di nuovi territori...se dovete portarli via x le vacanze,non preoccupatevi...si adatteranno velocemente al nuovo ambiente,senza traumi. -scorpione-24 ottobre/22 novembre i gatti dello scorpione seppelliscono tranquillamente le loro prede o i loro giochi preferiti in posti segreti(come nella parte posteriore del vostro armadi)e si nasconderanno la x vigilare sempre sulle loro cose. sono dei pragmatici,e dimostreranno maggiore attaccamento alla persona che dà loro da mangiare. -sagittario-23 novembre/22 dicembre amano vagare intorno alla vostra casa ed esplorare attentamente il loro territorio...se x caso lasciate 1 porta aperta,non esiteranno 1 minuto ad andare a conoscere il nuovo mondo che avete loro aperto. non arrabbiatevi troppo se,mentre mangiano,buttano del cibo fuori dai loro piattini. -capricorno-23 dicembre/20 gennaio i gatti del capricorno sono tranquilli e perfino 1 po’ timidi...sono molto riservati ed hanno bisogno di molto amore e di attenzione,x riuscire a farli uscire dal guscio protettivo che si sono costruiti...sono compagni molto leali finché li curate piacevolmente. -acquario-21 gennaio/19 febbraio sono molto curiosi e 1 po’ eccentrici...a volte possono comportarsi in maniera insolita x 1 gatto(amano magari giocare come i cani e vi riportano l’oggetto che avete lanciato!)...sono interessati a qualsiasi cosa,e questo può far sì che si vadano a mettere in situazioni pericolose e difficili,quando sfuggono al vostro controllo. -pesci-20 febbraio/20 marzo i gatti nati sotto il segno dei pesci sono dei sognatori,che amano inseguire le ombre e dare caccia agli insetti...sono però gatti molto sensibili e x questo si posso risentire,quando vengono sgridati...adorano giocare insieme ai bambini, ed i cuccioli di questo segno sono molto felici...se li alimentate con cura, vedrete che prospereranno!. |
la storia è costellata di episodi che confermano il forte valore simbolico ed evocativo del gatto...nessun animale ha conosciuto vicende tanto alterne, dalla venerazione come divinità alla persecuzione come incarnazione demoniaca,come questo animale...il gatto infatti non suscita sentimenti tiepidi: creatura magica e misteriosa,o lo si ama,o lo si detesta... nel mito e nella tradizione il gatto impera... il gatto(soprattutto quello nero)è l’animale + adatto ad affiancare le dee lunari della notte...nero,silenzioso e furtivo si muove nel’oscurità,caccia abilmente,ha occhi che penetrano l’oscurità,brillano e,(come la dee lunari notturne),veglia mentre altri dormono... gli antichi greci infatti,ritenevano il gatto un animale sacro alla dea artemide, dea della caccia e della luna.... narra la leggenda che la dea potesse liberamente trasformarsi in 1 gatto. anche nell’antica roma i gatti erano sacri a diana(artemide in grecia),si credeva che avessero poteri magici,concessi loro dalla dea...quando moriva 1 gatto nero,veniva cremato e le sue ceneri sparse sui campi per propiziare 1 buon raccolto ed eliminare le erbe infestanti. nella civiltà dell’antico egitto,gli egizi raffiguravano la loro dea con sembianze feline,chiamata bastet,avente corpo di donna e testa di gatto,simbolo della vita della fecondità e della maturità...gli egizi onoravano ed idolatravano questo animale...il gatto era assurto a livello di divinità,venerato per la sua propensione alla caccia dei roditori che infestavano i granai,ed in quanto ottimo animale da compagnia. presso gli egizi infatti,l’uccisione del gatto era punita + severamente di quella di qualsiasi altro animale,sia che avvenisse inavvertitamente o che fosse provocata di proposito...chi uccideva 1 gatto era sempre criminale,e tale crimine si espiava solo col supplizio. ma,quando 1 gatto moriva naturalmente,dice erodoto,le persone della casa piangevano il lutto come se fosse scomparso 1 membro della famiglia...se moriva il gatto di casa,tutta la famiglia egizia si rasava le sopracciglia,e il gatto veniva imbalsamato e degnamente seppellito. attraverso l’egitto il gatto giunse persino nei paesi arabi dove l’animale eletto era il cavallo,tuttavia anche il nostro amico felino venne preso in simpatia e la sua fama ben presto eguagliò quella equina...pare che,mentre il gatto era sacro al sole e a osiride,la gatta era sacra alla luna e a iside. il gatto,la cui pupilla subisce delle variazioni che ricordavano le fasi della luna, veniva paragonato alla sfinge x la sua natura segreta e misteriosa,e per la sensibilità alle manifestazioni magnetiche ed elettriche...inoltre la sua abituale posizione raggomitolata e la facoltà di dormire per giornate intere ne facevano,(agli occhi degli ierofanti) l’immagine della meditazione,mostrata come esempio ai candidati all’iniziazione rituale. nel libro dei morti egizio,il gatto è chiamato matou allorché combatte contro apophis,(il serpente pitone della paludi) simbolo delle forze malvagie... si affermava infine che il gatto possedesse nove anime,e godesse di nove vite successive. il gatto è noto x essere 1 animale agile e forte...la sua capacità fisica di resistenza alle malattie e agli incidenti,(in particolar modo alle pericolose cadute che x altri animali compreso l’uomo potrebbero essere fatali) ha fatto nascere il famoso detto popolare nel quale si dice che il gatto ha sette vite... questa credenza ha sicuramente fonti antiche,come antiche sono le origini di questo felino...risalgono al 2.000 a.c. in egitto i ritrovamenti dei primi gatti addomesticati. da cosa deriva il numero 7? nell’antichità le credenze popolari si basavano su tradizioni orali e concetti religiosi,infatti sono molti i modi di dire che derivano da queste associazioni. la scelta del numero 7 non è casuale. infatti il 7 in molte religioni è 1 numero associato al simbolismo,possiamo fare alcuni esempi: - x il buddhismo è il numero della completezza e 7 sono gli dei della felicità - nella religione ebraica 7 sono le braccia del candelabro menorah - nel cristianesimo 7 sono i doni dello spirito santo - x l’ islam 7 sono i doni fondamentali di allah mentre,nei paesi anglosassoni,il detto vuole che le vite dei gatti siano 9 invece che 7 'to have nine lives as a cat ' ovvero 'avere 9 vite come i gatti'... anche in questo caso possiamo trovare 1 riferimento simbolico,poiché 9 è il numero che nel’ occultismo viene associato al diavolo. si narra nel mito del gatto di maometto,muezza, il 1 gatto con 9 vite della storia...questo gatto privilegiato si addormentò sulla manica del padrone quando lo stesso dové allontanarsi e,non volendo disturbare il gatto,così profondamente addormentato,si tagliò la manica sulla quale esso dormiva. al ritorno di maometto,muezza,s’inchinò in senso di gratitudine nei confronti del profeta,e maometto,commosso,gli riservò 1 posto in paradiso,poi lo accarezzò tre volte sul dorso,e secondo alcune leggende questo gesto donò al gatto la meravigliosa capacità di atterrare sano e salvo dall’alto sulle sue quattro zampe,senza farsi male. il numero 3 ha 1 significato importante poiché 3 x 3 indica l’infinito,donando così al gatto 1 vita infinita. bisogna chiedersi,x comprendere fino in fondo il significato della leggenda,che cosa potesse rappresentare il taglio della manica della veste,effettuato dal profeta come offerta simbolica al gatto...la manica destinata a muezza altro non era che 1 dono destinato ai gatti di tutto il mondo e di tutti i tempi,ma che cosa vi fosse racchiuso,nessuno lo sa. comunque è apprezzabile il fatto che sia stato destinato ai domestici felini quale segno di riconoscenza...analizzata in questo contesto la sacra eredità risulta essere veramente notevole,perché conferisce al gatto dalle 9 vite un’eternità di virtù...le azioni risultano essere sempre + forti delle parole. nella leggenda non è però molto chiaro il tipo di razza a cui appartenesse muezza,pare potesse essere 1 abissino perché gatto sacro ufficiale dell’antico egitto. il gatto è 1 animale che ricorre molto frequentemente nei proverbi e modi di dire in tutto il mondo,probabilmente per la sua diffusione geografica e per il fatto di essere per lo + 1 animale domestico e quindi molto vicino e caro all’uomo. |