Post n°92 pubblicato il 04 Febbraio 2015 da acqua_fuoco_e
Pare arrivi la neve ed io l'aspetto con la stessa impaziente attesa che avevo da bambino, incurante dei disagi, dei problemi e delle difficoltà pratiche che la neve causa. Quello che attendo è sentire per qualche ora la città addormentarsi la sera, camminare in mezzo alla Via Emilia attraversata giorno e notte da mezzi di ogni tipo che la percorrono senza sosta da millenni. Mi piace camminare a lungo fino a raggiungere il vecchio ponte sul fiume Reno, grave di storie e di persone. Vederlo finalmente riposare e privo di carico, tutto candido. Presto le ruspe porteranno via la neve e la faranno nera, perché la vita deve continuare a qualunque costo. Infine mi rifugerò nella mia tana di montagna, fatta candida dalla neve appena caduta. Lassù nessuno andrà a disturbare i prati bianchi, solo le mie orme nel bosco e quelle degli animali. Sarà bello seguire per brevi tratti le orme del cervo e quelle del capriolo. Scaldarsi poi davanti alla stufa a legna che brilla nella notte. Talvolta c'è bisogno di fermarsi, c'è bisogno di silenzio, c'è bisogno di pace.
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