SOLITA MENTE

SPERO DI ESSERE NOKIA

E' appurato. Lo sport più praticato in genere è quello del cosìdetto "vampirismo energetico". Le persone, per lo più conoscenze, familiari e a volte (ebbene si) una particolare tipologia di amici, succhiano. Succhiano via l'energia, il tempo, l'ottimismo. Insomma ti fregano un pezzettino d'anima. In realtà poi l'anima si rigenera, si cicatrizza, si ricarica. Ma ci vuole tempo. Più tempo di quello che impiega un qualunque "vampiro" a sottrarti metà della tua razione giornaliera di energia. Certo a molti di questi vampiri gli si vuole un gran bene, ad altri si cede temporaneamente l'usufrutto delle proprie risorse così, per spirito umanitario. Altri ancora fregano e basta. Arrivano, sorridono e prima ancora che tu ti renda conto... ZAC! Via un altro pezzetto. Certo si tratta di sapere dire di no, di "schermarsi"... Ma la cosa che mi frulla in testa principalmente al momento ( e quando una cosa frulla... intendo lame vorticanti che a velocità turbo montano latte ghiaccio zucchero e banana a farne una crema densa e voluminosissima...) è l'idea che in realtà l'essere umano è un pò una grande BATTERIA!

Passiamo l'intera vita a inglobare. A "caricarci" di informazioni ed esperienze. Prendiamo e... accumuliamo. Un'esperienza nuova e via una bella scarica elettrica corre lungo la schiena... è quello che ci fa sentire vivi...

La canzone della giornata è senza dubbio "Electricity" di Elisa. Fantastica interprete ahimè un pò sdolcinata (ma questa è una questione di gusti personali...).

La canzone, a farla breve: padre e figlia non si parlano, lui ricco sfondato (probabilmente un rigidone), lei danzatrice a Buenos Aires vive con il suo amante (probabilmente artista persa, "dorme su un materasso", già posso rievocare immagini di squat canne e comuni). Beh, il dramma sta nel fatto che tutti e due cercano l'elettricità che scorre lungo il loro corpo, "quella cosa che ti fa felice". La melodia è un pò triste: dà l'idea che non è che stiano proprio bene questi due... Forse la mancanza di contatto... di passaggio elettrico... Eppure sono due "batterie" diverse e separate... Oh beh insomma... quello a cui voglio arrivare è che... siamo tutti batterie ma allo stesso sembriamo anche appartenere a un circuito. Non possiamo isolarci... Lo scarico a terra, senza continua ricarica, ci esaurirebbe. Lentamente, ma ci esaurirebbe. Quindi l'ipotesi di essere una batteria in un circuito esclude a priori la possibilità di avere una vita longeva se si ha una chiusura nei confronti del mondo (perchè poi ricordiamoci che il mondo succhia parecchio di suo. Ci sono posti ad alto potenziale d'esaurimento. Per esempio: IKEA). Quindi diamo il via libera all'apertura, al contatto... a patto che lo scambio sia almeno continuamente bilanciato... Insomma per intenderci, nella nostra anima almeno una volta al giorno dovrebbe lampeggiare quel loghino dei telefonini che ritmicamente segnala che la batteria si sta ricaricando. Ora se apertura è comunicazione e scambio e conteniamo anche delle batterie... BEH... SIAMO TUTTI DEI TELEFONINI... E questo spiegherebbe la grandi differenze che ci sono tra ognuno di noi: apparteniamo a reti diverse, ci sono YOU&ME e servizi PASSPORT, c'è quello che si autoricarica, quello che fa delle foto pazzesche, quello base, quello bello, quello con la musica, quello che si apre e quello che "flippa",  quello che è talmente complicato che ti viene voglia di distruggerlo... Insomma tra colori, reti, abbonamenti o prepagati abbiamo una così grande possibilità di variazioni che... insomma un casino della Madonna!

Ora la domande che sorgono spontanee sono: oddio che modello sono? Che piano tariffario ho? e... perchè mi chiamano sempre le stesse persone???

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