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SOLITA MENTE

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30 anni: come sarņ ai 40?

Post n°13 pubblicato il 28 Luglio 2010 da mrclicquot

Dunque, realizzo solo ora, dopo circa 3 mesi che ho 30 anni.

No, niente crisi. Nemmeno grossi timori. O meglio, nessuno timore si è aggiunto alla mia lista di quando avevo 29, 28, 27...anni.

Direi che ora si tratta di cambio di percezioni. Non lo posso negare, ora sono un adulto. Ma... mi domando cosa voglia dire essere adulto!

Quando si è piccoli si hanno chiare idee di cosa sia un adulto. Ricordo che attorno ai miei 14 anni avevo le idee chiare sull'essere adulto: avrei avuto il corpo di un uomo. Un uomo vero, con tanto di peli, struttura ossea e genitali maturi. Poi pensavo che probabilmente per quanto lo scongiurassi avrei inziato a fare tutti quei discorsi noiosi da adulto, che avrei avuto un lavoro di quelli che non è come andare a scuola che ci vai, impari, ma non sai esattamnete ciò che stai  facendo. Avrei avuto un lavoro in cui sapevo quale fossero il mio ruolo, le mie competenze ed i miei obiettivi. E poi avrei pianificato le mie vacanze, arredato la mia casa e avuto il mio giro di amici, sempre quelli.

Devo confessare che confrontandomi ora con le mie aspettative adolescenziali posso solo dire che posso marcare la casella corpo, per quanto nelle mie fantasie mi ero visto più in carne di quel che sono. Non che fosse un requisito fondamentale ma, probabilmente, essendo ai tempi circondato per lo più da adulti in sovrappeso credo fosse una peculiarità trasferitasi automaticamnte nel mio immaginario. Certo qualche chilo in più non guasterebbe. Se possibile per lo più di massa magra su petto, braccia e glutei grazie.

Comunque no, non ci siamo. Non sono quel genere di adulto. E allora che adulto sono? E' una domanda importante... perchè mi chiedo che uomo maturo voglio diventare.

Eh si... strana la domanda... Non me ne ero mai poste di domande così. Ma il fatto è che mi pongo queste domande perchè mi rendo conto ben bene solo ora dell'importanza dei propri desideri.

Io a 20 anni ero confuso, incasinato, complicato e pieno di desideri. I desideri erano quelle cose che creavano battaglie dentro, nella pancia e nello stomaco. Queste battaglie creavano discontinuità d'azione, intrecciarsi di pensieri... (da qui la complicatezza e la confusione). Però i desideri portavano all'azione, mi ispiravano... e mi hanno fatto lavorare tanto. Tantissimo. E tramite il lavoro...  piano piano tutti quei desideri... beh... si sono avverati tutti. Ho lavorato tanto ma anche qualche bella botta di culo è arrivata al momento giusto.

Tutta questo discorso sui desideri è dovuto per spiegare per bene la ragione delle mie domande... Il ragionamento, tradotto ai minimi termini è: io sono il trentenne che sono "a causa" dei desideri che avevo a 20 anni. A 20 anni uno ha desideri e basta. Non si pone la ragione, non fa compromessi sui propri desideri. Ora però grazie all'esperienza mi rendo conto che i desideri che ho e maturo ora, creeranno il 40enne di domani. Capito?! Questa è la situazione.

E sono bloccato.

Eh si perchè se da una parte la mia mente, con la stessa ingenuità di un 14enne che si immagina come si è a 30 anni, pensa a tutto quello che è necessario essere ed avere a 40 anni, dall'altra parte il cuore, sede centrale della trasformazione e maturazione dei desideri, viene schiacciato da tutto questo vociare e sembra rimanere zitto.

Bel dilemma. Certo uno direbbe la meditazione sarebbe la cosa migliore. Un taglio netto al vociferare della mente. E sono anni che la mia guru tibetana mi dice che devo mediatre regolarmente, che assolutamnete non è un'opzione. E' l'unico modo. Ed io: non ce la faccio. Soprattutto alla mattina. Ma non ce la faccio in genere. Non riesco ad essere regolare.

Ma senza regolarità dubito che con una seduta o due di meditazione arrivi l'illuminazione...

Ma la ragione di questa irregolarità? Beh... ancora non mi è chiara. Questa cosa credo faccia risorsa a monte. Proprio là dove la mia mente in genere si incasina. Là dove partono le pippe mentali, i periodi di vuoto assoluto,  i vuoti di memoria, i vuoti d'aria (vedi precedente post per definizione personale di vuoto d'aria...).

La soluzione a tutto questo? La mia mente mi dice sempre la stessa cosa: smetti di fumare, inzia una dieta appropriata (ho scoperto che la dieta a zone sembra essere l'ideale per me), fai attività fisica mirata alla costruzione di un corpo più forte. Prenditi cura della pelle (inizio in effetti a sviluppare quei classici difettucci di cui si ha bisogno di quel tipo di cura minimo ma continuo... tipo peletti da naso e orecchie, strane impurità dle viso, rughettine d'espressione che aride minacciano di trasformari in gran canyon). Smetti di bere caffè, di mangiare zuccheri bianchi raffinati in quantità industriali, prodotti pieni di conservanti.

Ecco. Quindi, dico io... ecco quello che la mia mente mi proprone come strategia d'azione. In parole povere: mi disintossico, riesco finalmente a meditare, trovo la soluzione al mio indovinello. Ecco... ne varrà la pena? Eh si che la consapevolezza è sempre a doppio taglio tra l'altro. Se da una parte ti focalizza, spesso ti isola, ti appesantisce... Beh... questa è anche consapevolezza fatta male. In effetti credo che i più saggi della terra non siano poi persone così tanto depresse, anzi. Eh si ma manco a dire che io posso essere un perfetto essere spirituale e che riesca poi ad avere gli stessi effetti di un ritiro sui monti tibetani per 7 anni attraverso una semplice detossificazione e la pratica della meditazione...

Mmh... ho la sensazione di essermi incartato. Sia un pò nello sviluppo della mia filosofia che in questo post.

Dunque, proviamo. Proviamo a fare qualche passo in questa direzione e vediamo che succede. In fondo ho qualche giorno assolutamente libero e mi trovo da solo ad Amsterdam e devo assolutamente trovare il modo per riempire le mie giornate no??

Che palle... non è che la vita poteva portarmi a riempire le giornate che ne so con qualche bella giornata in una vera vacanza?? No qui, fermo ad Amsterdam di fine luglioa  cercare di dare una svolta "adulta" alla mia vita... yes yes whatever...

 

 

 
 
 
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