Creato da traggogolone il 14/11/2012

Ada vede

Punti di domanda e qualche risposta su di noi e la società, con un pizzico di umorismo

 

IL TRASPARENTE

Foto di traggogolone

 


E in occasione del prossimo, inutile voto europeo, ecco un graditissimo contributo del mio geniale amico multidimensionale, Alro, che ha scritto “Il Trasparente” per Adavede!
Buona lettura

Buongiorno, 

Non vuoi buttare il tuo voto? Non vuoi darlo  nè a lui nè a quell'altro, perché ti sembrano inadeguati e/o parakuli? Non al rosso, al verde al giallo  o al nero , no  al grigio can che fugge?
Sai che tutto quello che non decidi di assegnare a nessuno viene SPARTITO?
Spartito nel partito, insomma , sparito.
Riciclalo, dallo al TRASPARENTE: l’urna differenziata per non  disperdere nell'ambiente qualcosa che non lascerebbe comunque più' traccia!
Vota anche tu un "trasparente", un anonimo neutro  fantoccio vivente raccoglitore di NON  voti, che sempre voti sono..
Il trasparente non ha costi, se non quelli del suo mantenimento biologico e per assolvere alla sua esclusiva  funzione di raccolta.
Il trasparente non ha fatto niente, ma ha già i suoi nemici: dando senso alla sua esistenza, già hai creato un partito, un partito del nulla, e per questo più puro di tutti, un partito che solo per esistere e' già' CONTRO.
Il trasparente non rappresenta, raccoglie  o esprime alcuna idea, se non quella di un desiderio di non voto , altrimenti facilmente dismesso.
Nessuno ci guadagna col trasparente, ma almeno e' una spia, trasparente appunto.
Il trasparente può' essere laureato , coniugato, censurato, ignorante o dotto, criminale o santo, tanto non decide niente, per lui decide lo statuto, lo statuto del fermacarte. 
La funzione del trasparente e' quella di occupare un posto in parlamento, affinché il vento non ricopra quest'ultimo di cartacce, o altro, colorato.
Contiamo su mezza camera di trasparenti la prossima volta, non buttarti via anche tu, fatti valere col trasparente, scegli il logo con lo scudo vuoto.
Il trasparente annulla sempre il suo voto, per statuto, si astiene dove può, va in televisione e fa scena  muta, ma e' sempre presente in aula e ne esce solo se il voto è segreto, perché è trasparente appunto..
Il trasparente non cambia casacca, perché non ha bisogno di un vestito, o meglio, già lo ha, lo riconosci dal cubetto di plexiglass al suo occhiello di un abito arancione… perché tutti sappiano chi e' , che c'e' e perché.
Il trasparente mangia sempre in bianco, affinchè lo chef non si senta più legittimato del e nel suo ruolo, quello di quando eri  costretto a scegliere tra le due sole portate, scadenti, disponibili.
Il trasparente e' il partito di chi non ha , non ha ancora o non vuole avere un opinione , di chi vuole partecipare senza ancora essere , o meglio essere si , ma di ritorno.
E' il partito per dire che ci sei , senza esserci , per poter scegliere anche senza dover scegliere, come era stato fino adesso. 
Cosa prendi? Niente grazie sono astemio. Non e' possibile, il bar dice che tu DEVI bere: Te lo ripeto dunque, che prendi? Finalmente e' uscita la bevanda anche per te.!
Un'acqua tonica grazie, giusto per stare in compagnia: ma senza acqua e senza tonica.. grazie!

friend@mine

 

 

 
 
 

COSA SUCCEDE QUANDO TI PRENDI PIENA RESPONSABILITA’ DELLA TUA VITA - parte seconda

Seconda parte
Dunque, quale sarebbe la sfida?
Impegnarti pubblicamente in qualcosa, oggi stesso!
Non andare di fretta, non essere impulsivo in questo.
Pensaci su un momento, fai un piano!
Non uno elaborato, uno semplice.
Alla fine, considera l’obiettivo che vuoi, e i sotto- obiettivi che sarebbero richiesti, per raggiungere il tuo obiettivo principale.
Gli studi affermano che la ricerca di ricompense non pianificate, è la via che segue la persona impulsiva.
Non mettere il carro davanti ai buoi.
Prendi una decisione, diffondila, dillo a tutti!

Vai oltre il tuo punto personale di non ritorno
“Oltre un dato punto non c’è ritorno. Questo punto va ricercato.” (F. Kafka)

Le migliori decisioni che puoi prendere, sono quelle dalle quali non puoi tornare indietro.
Mia moglie ha partorito di recente due gemelle: da questo, io non posso tornare indietro.
La mia vita ne è per sempre cambiata.
E’ stato, in altre parole, un “punto di non ritorno”.
Ora sono impegnato.
E quelle due ragazze, sono un promemoria onnipresente, che io ho la necessità di essere migliore.
Ho grosse scarpe da portare.
Loro, sono le condizioni che mi obbligano a diventare il tipo di uomo che io già volevo essere.
Ti trovi a vivere in un ambiente che può farti da specchio, al cento per cento, dell’impegno che hai preso?
Se non sei impegnato al cento per cento, allora vuol dire che non hai ancora deciso.
E se così è, dovrai usare la forza di volontà, la quale, probabilmente, fallirà.
Il termine scientifico, per forza di volontà, è STANCHEZZA DECISIONALE, e ciò che sottende, è che tu non hai ancora preso una decisione.
Nel momento in cui hai preso una decisione, infatti, non ci sarà più dubbio in merito a chi tu voglia essere.
Non mangi più la foglia.
Ti svegli, e ti tiri in piedi al suono della sveglia.
La decisione è presa.
Per cui, tutte le decisioni future, in merito alla materia in questione, sono state già prese.
Hai risolto, hai preso il tuo impegno!
Hai creato un ambiente che ti garantisce il successo.
Non ti comporti più come un guastafeste.
Non stai recitando o post-ponendo: sei vero e onesto, al cento per cento, con i tuoi sogni.
Non c’è più motivo per risparmiarsi.
Non più essere incerti.
E dato che hai deciso, l’universo opererà per fare accadere quella cosa, per te.
O, in altre parole: tu, lo farai accadere.
Creati le condizioni che rendono il tuo successo inevitabile.
Al cento per cento.
Non darti vie di scampo.
Prendi l’abitudine, la tua più profonda devozione, di rispondere immediatamente alla voce della tua coscienza.
Non lasciarla affogare.
Ciò che scoprirai velocemente, è che, agendo sulla scorta di queste sottili impressioni, esse diventeranno rapidamente più grandi, ed audaci.
La tua sicurezza di te aumenterà.
Prenderete, continuamente, decisioni sempre più potenti, perché vi troverete ad essere in condizioni più potenti.
Buona fortuna!

                                              di Benjamin Hardy
                              (tradotto da Traggogolone, per Adavede)


 
 
 

COSA SUCCEDE QUANDO TI PRENDI PIENA RESPONSABILITA’ DELLA TUA VITA - parte prima

COSA SUCCEDE QUANDO TI PRENDI PIENA RESPONSABILITA’ DELLA TUA VITA
   traduzione dell’articolo di Benjamin Hardy - parte prima

1) L’indecisione è la tua più grande sfida.
2) Molta gente va alla deriva nella vita, che significa che non ha ancora stabilito CHI vogliono essere.
Stanno ancora aspettando che qualcosa, fuori di loro, gli dica chi dovrebbero essere.
3) Proprio prima di avere un enorme svolta nella vita, stai come per arrivare a toccare i limiti delle tue barriere emozionali e mentali. La tua vita, tu, sentirai di cadere, infrangerti in mille pezzi.
4) Nel momento in cui prendi una decisione definitiva hai un controllo di molto superiore sulla mente, le emozioni, la scelta.
Nel suo libro N.Hill parla di un momento in cui incontra il suo “altro sé stesso” – la parte di lui che non era indecisa e non chiara sul suo futuro.
Quest’altro sé operava, agiva interamente fuori dal destino e in mancanza di propositi razionali.
Dopo numerosi mesi di profonda depressione, quando Hilla aveva toccato il fondo, raggiunse un punto in cui non gli interessava più l’opinione degli altri.
Sentì quella voce, nella sua testa – il suo altro sé – e decise di seguirla, in totale obbedienza, indipendentemente da quanto fosse ridicola o pazza.
Non aveva nulla da perdere, ma tutto da guadagnare.
Ascoltò con attenzione, ed agì immediatamente, a dispetto dell’incertezza e delle potenziali conseguenze.
Non permise a sé stesso di farsi qualche domanda, neanche per un secondo, né di esitare.
Come disse Catone: ”Chi esita è perduto.”
Una ricerca svolta alla Yale University ha dimostrato che, anche se esiti per pochi secondi, quando sei ispirato a fare qualcosa, tipo aiutare qualcuno, allora le tue possibilità scemano drasticamente in pochi secondi.
Se ti senti ispirato a fare qualcosa, devi agire subito.
Ogni secondo conta.
Di conseguenza, Hill decise di agire in completa obbedienza, subito, non importa cosa l’altro gli dicesse di fare.

Una vita senza esitazione

Quella voce gli disse chi cercare, per un aiuto finanziario, nella pubblicazione del suo libro.
Gli disse di prenotare delle suite di livello mondiale, in alberghi, quando lui non aveva soldi per quello.
Gli fornì idee brillanti, che egli mise subito in pratica.
Toccando il fondo, personale e professionale, Hill entrò in uno stato mentale di infinito potere.
Avendo speso oltre 25 anni ad intervistare le persone più famose del suo tempo, egli sentì altri parlare di quello stato mentale, che lui non aveva ancora sperimentato.
Ora stava facendo un’esperienza che confermava tutto ciò che aveva appreso.
Molti altri sarebbero stati bloccati dall’altro sé.
Tony Robbins, parla di questo, come del processo in tre parti:
1) Prendi una decisione, mentre sei in un appassionato stato di picco.
2) Prendi un impegno collegato a quella decisione, rimuovendo dal tuo ambiente tutto ciò che ad essa si oppone, e creando più meccanismi di verifica.
3) Risolvi interiormente, dentro di te, che ciò che hai deciso è fatto e finito.
Accadrà!

Prendi potenti decisioni in uno stato vitale di picco

Se non prendi le tue decisioni in uno stato di picco, le tue decisioni saranno deboli e prese con una mente distratta.
Quando prendi le tue decisioni, quando ti trovi in uno stato mentale di chiarezza, ed edificante, ti metterai su una traiettoria più elevata.
E’ tua responsabilità metterti in uno stato vitale alto, ogni giorno.
Perché dovresti vivere diversamente?
Perché dovresti invece trascinarti, nella giornata e nella vita?
Alza i tuoi standard per te stesso. Per il giorno che hai davanti.
Mettiti nello stato più alto che puoi, e poi prendi qualche decisione profonda ed impegnati ad andare avanti.

Cosa significa impegnarsi

Impegnarsi significa che tu la vedi sino a compimento.
Significa non lasciarti altra via di scampo.
Che tu bruci qualunque ponte che conduca su vie meno importanti, che ti portino solo distrazione.
La tua decisione è presa.
Non c’è via di ritorno.
Hai passato la linea di non ritorno.
Quando le decisioni vengono prese in un solo momento, l’impegno copre le future decisioni.
Specie quando il gioco si fa duro.

Risolvere dentro di sé che la decisione è definitiva

“Risolvere significa: è fatto!”, dice Robbins.
“E’ fatto nel cuore, per cui è fatto (nel mondo reale).”
Quando sei risolto, non c’è più questione, qualunque cosa accada.
Per citare l’amico di Robbins, Michael Jordan, “una volta che ho deciso, non ritorno più sulla decisione.”
Quando risolvi in te, che è cosa fatta, allora è fatta!
Non ha importanza che il percorso verso il tuo obiettivo sia incerto – arrivasse l’inferno o l’alta marea – tu sei in grado di ottenere ciò che hai stabilito.
Ci sono due tipi di persone al mondo: 1) quelli che ottengono i risultati che vogliono e 2) quelli che accampano scuse, per i risultati non ottenuti.
Come disse Yoda: ”non c’è alcunché da provare: o lo fai oppure no!”
E allora, lo fai o non lo fai?
Ti impegni, perché hai già risolto in te?
E’ fatta, è visualizzato il risultato nella tua mente?
Oppure sei ancora incerto?

Molta gente ha bisogno di certezze

Molta gente, non agirà sulla scorta di un sogno, perché quel sogno non porta a redditi certi.
La gente preferisce sicurezza esterna, a libertà interiore.
Ed in tutti i modi, quando hai la libertà interiore, tu sei a tuo agio, perseguendo l’incertezza conseguente ai tuoi sogni.
Non hai bisogno che il risultato sia certo.
Già sai, dentro di te, che se vuoi veramente qualcosa, la otterrai.
Sai che il padreterno ti darà una mano.
Sai che, quando stabilisci obiettivi e sogni, e segui il processo di trasformare te stesso nella persona che può ottenere quei risultati, niente diventa impossibile per te.

Risolvere significa sapere che i tuoi obiettivi sono già tuoi

Quando risolvi in te, significa che già sai che sta per accadere.
Ci credi.
Ogni giorno ti spingi a credere, persino affermando in te, che ciò che vuoi è vero.
Ecco cosa ha detto Neville Goddard : ”Acquisisci, trova, senti il tuo desiderio come soddisfatto.”
Quando ti sei risolto, non ti può fermare nulla.
Non reagisci a delle situazioni, tu le impatti e le modifichi.
Tutto il dubbio e la miscredenza se ne sono andati dalla tua mente.
Ti sei finalmente impegnato.


 
 
 

Sul ragionamento

Post n°81 pubblicato il 25 Giugno 2018 da traggogolone
 

"La confusione mentale si vince solo attraverso una accurata organizzazione dei propri pensieri"

Se io provo a sviluppare un ragionamento, che mi deve condurre ad una decisione su un problema, lo imposto su alcuni elementi, sui quali devo avere delle a) convinzioni di massima, b) a ciascuno dei quali attribuisco un valore: in una scala da 1 a 10, per esempio, e da -10 a 0.
Questo procedimento logico di pensiero (empirico), mi conduce ad una decisione, solo se non cambio le convinzioni sugli elementi in gioco, e sul loro valore.
Altrimenti, questa mutevolezza, disfa l’intero processo.
Cosi’ come, se c) io non porto in fondo il mio ragionamento - cioe’ mi preoccupo di sviluppare tutte le possibili diramazioni di causa-effetto (in eventuali iterazioni successive) - il processo non si compie mai; oppure effettuero’ una scelta sulla scorta di un procedimento inefficace, perche’ incompleto.
Davanti ad un processo di questo genere, e’ necessario che io, in primis, svisceri le convinzioni che possono concernere quella scelta, dopo gli attribuisco un valore e solo allora inizio a “lanciare” le diramazioni di causa-effetto.

  1. Sviscero e designo le convinzioni che concernono il problema.

  2. Attribuisco a ciascuna convinzione un valore positivo o negativo, per esempio in una scala da -10 a 0 e da 1 a 10

  3. Effettuo tutte le diramazioni di causa ed effetto

    Infine posso limitarmi a vedere qual’e’ il valore numerico risultante dalle differenti combinazioni e scegliere affidandomi solo ad esso. E’ un sistema come un altro, non e’ detto che sia inefficace

Buoni ragionamenti a tutti

 

 

 
 
 

Appunti sul lavoro

 

1) Ritrovare e fare emergere alla coscienza GLI EVENTI DI SEPARAZIONE dalla Luce, dal Creato, dalla collettività, dalla Mente Universale, come volete chiamarlo: questi eventi innescano la Prigionia Mentale, che è peggiore di quella fisica. E, spesso non ne siamo consapevoli.
Quale strumento usare non ha importanza: ciò che conta è solo la sua effettiva efficacia, da comprovare empiricamente.                             


2) Verificare poi l'esistenza degli “IMPIANTI”, e trovare una strada per liberarsene: spesso gli impianti convivono con degli stati di PARASSITI fisici interni, peraltro.
Tali impianti vengono inseriti ed attivati, esattamente a seguito dell'evento/eventi di separazione, di cui al punto uno, cioè quando l'essere umano è più debole, è scoperto.
Questi oggetti (fisici e/o eterici) hanno il compito - per chi li gestisce * - di stabilizzare la prigionia mentale-psichica della persona che ha l'impianto.


3) RIPROGRAMMARE IL NEUROLOGICO, e ristrutturare i desideri, le convinzioni, i pensieri, per creare nuove vie neuronali, dunque nuove vie nella realtà.
E ottenere la Libertà Mentale/Interiore.

Chi la dura, la vince!

 

* E' un punto da trattare, ma nel blog ci sono vari riferimenti soggiacenti ed espliciti. Buone ricerche.

 

 

 
 
 

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