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« prima parte INTRODUZIONELO GNOSTICISMO E LA GNOSI »

seconda parte - SIGNIFICATO DELLA PAROLA ESOTERISMO-

Post n°2 pubblicato il 23 Novembre 2012 da treblo

ESOTERISMO ORIGINE DEL TERMINE


Partiamo dall’etimologia del termine. 

J.M.Riviere in Storia delle dottrine esoteriche collega l’origine del termine al verbo greco eisoteo, che significa far entrare, quindi “aprire una porta, offrire agli uomini la possibilità di penetrare nell'interiore attraverso l'esteriore; simbolicamente, è rivelare una verità nascosta, un senso occulto.

L'esoterismo è "una dottrina segreta, un'iniziazione, una spiegazione del mondo rivelata in un contesto scelto, isolato dall'esterno e dalla moltitudine e spesso tramandata in forma orale".(1)

Altre fonti individuano la radice del termine nell’aggettivo greco esoterikòs che significa “interno, segreto”, e storicamente si riferisce ai sacri misteri presenti in tutti i paganesimi. In Grecia esistevano i misteri eleusini, orfici edionisiaci. Nell'impero romano si diffusero pure quelli di Mitra e Iside. 

Nel 1992 Antoine Faivre, titolare della cattedra di "Storia delle correnti esoteriche nell'Europa moderna e contemporanea" all'EPHE di Parigi, ha proposto la prima definizione storico-religiosa della nozione di esoterismo. 

Secondo Faivre, il quale metodologicamente circoscrive la sua analisi all'ambito delle correnti moderne e contemporanee dell'Occidente, è esoterica ogni dottrina e forma di pensiero che si basi sui quattro principi seguenti:

1. l'esistenza di una corrispondenza analogica tra il microcosmo e il macrocosmo (l'essere umano e l'universo sono l'uno il riflesso dell'altro);

2. l'idea di una natura viva, animata;

3. la nozione di esseri angelici, di mediatori tra l'uomo e Dio, ovvero di una serie di livelli cosmici intermedi tra la materia e lo spirito puro;

4. il principio della trasmutazione interiore.

A questi quattro principi fondamentali vanno aggiunti i due seguenti, considerati complementari:
5. la pratica della confluenza delle fonti dottrinali;
6. il principio della trasmissione iniziatica. 
-----------

Qualunque sia l’esatta etimologia, l’esoterismo è da sempre la tendenza ad “un insegnamento estremamente riservato, a cui venivano ammessi soltanto alcuni individui che avevano ricevuto una preparazione specifica. Il centro dei misteri era l'iniziazione ovvero la liberazione dal corpo visto come prigione dell'anima. 

Infatti le religioni misteriche, come lo gnosticismo che ne fu una specie di infiltrazione nel cristianesimo, la cabala nell'ebraismo e il sufismo nell'Islam, credevano alla dottrina dell'ensomatosi(cioè l’incorporazione dell’anima) e della preesistenza celeste dello spirito.

 Questo spirito considerato divino discendeva nel corpo e attraverso varie vite si purificava dal male fino a far ritorno alla patria celeste ed essere reintegrato tra gli dei. Queste dottrine insegnavano che c'è una "scintilla divina"(monade) nell'uomo e che l'uomo è temporalmente limitato mentre la particella luminosa trascende il tempo. 

È la non-consapevolezza che conserva quella scintilla nello stato illusorio umano mentre è la consapevolezza che la libera facendola divenire perfettamente cosciente. 

La resurrezione era parte del mito dei misteri per cui vi era la morte allo stato umano e la nascita allo stato divino Gli altri, la massa, erano tagliati fuori. Gli stessi concetti, venivano appositamente ammantati di doppi significati, camuffati in più modi, quando addirittura i testi non venivano nascosti completamente alla vista, nei templi o in luoghi inaccessibili."(2)

L'esoterismo tutte le rivelazioni magiche presso i primitivi venivano compiute nel mistero, lontano dagli altri membri della tribù, all'ombra propizia di un bosco sacro, in un luogo appartato, oppure su una sommità isolata. La conoscenza delle tecniche che donano capacità sovrumane è sempre stata circondata dai misteri. Da lungo tempo esiste la distinzione tra il volgare, la moltitudine, il popolo-ritenuto ignorante, grossolano, goffo, istintivo- e gli eletti, i saggi, gli iniziati, gli adepti. 

Tale distinzione esisteva tanto in campo culturale come in quello religioso, e spesso l'uno si trovava ad invadere l'altro. Le tecniche di governo erano intimamente connesse con le tecniche magiche; l'ordine sociale era il riflesso fedele dell'ordine cosmico e magico della natura; il microcosmo, con la sua stabilità, assicurava l'ordine del macrocosmo. I segreti di stato, i mezzi magico-politici di dominio, i gesti rituali che asservivano il cielo erano riservati ad una cerchia ristretta, a coloro che erano degni di ricevere, conservare e trasmettere tali rivelazioni, esoteriche nella loro essenza per il fatto che avrebbero potuto dar luogo a conseguenze incalcolabili." 

"L'esoterismo nasce dall'assoluta conoscenza di chi ha osato per primo affrontare il peso della sapienza trafugandola agli antichi dei. (MITO DI PROMETEO CHE RUBO' IL FUOCO SACRO AGLI DEI PER DONARLO AGLI UOMINI) 

All'alba della creazione l'uomo tradusse in conoscenze ciò che aveva captato dall'esterno. Durante la ricerca della ragione della propria vita il suo discernimento si svolse verso l'imponderabile, in quanto non poteva esistere soltanto il nulla. Tutto gli apparve improvvisamente, per trasmettersi dalla mente al cuore. Ogni percorso intrapreso portava l'uomo verso ricordi antecedenti: gli archetipi, solo apparentemente immobili, si manifestarono sotto forma di simboli tribali. 

Gli elementi avevano un'importanza fondamentale e la loro energia veniva impiegata quale legame con il tutto rappresentatati dall'universo. L'essere umano, soggetto alla grande opera divina, fu testimone di una spiritualizzazione progressiva, non diffusa alle masse ma riservata ad una ristretta e prescelta casta iniziatica. Da ciò si deduce che l'esoterismo è scaturito dalla parte più profonda dell'essere umano, restituendogli quel mondo che non poteva ricordare. Così, subito dopo le civilizzazioni preistoriche, si fece spazio alla luce dell'interiorità. Ogni interrogativo trovò un riscontro con l'inizio dei culti sacrali e delle varie manifestazioni misteriche.I grandi sacerdoti e i sommi capi detenevano il potere della conoscenza occulta, che esercitavano con grande segretezza, non condividendone con i profani che i frammenti indispensabili alla loro evoluzione. 
Solo chi dimostrava di essere degno di ricevere gli insegnamenti occulti veniva ammesso nella cerchia privilegiata di coloro che un giorno avrebbero guidato le tribù".(3) 
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 (1)tratto da "Storia delle Dottrine Esoteriche", di Jean Marques-Riviere, Edizioni Mediterranee.
(2) tratto da "Quinta Dimensione", di Giuditta Dembech, Edizioni L'Ariete.
(3) tratto da "L'Esoterismo", di Pina Andronico Tosonotti, Edizioni Xenia.

fonti = riflessioni.it , wikipedia.it

 
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