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Post n°64 pubblicato il 13 Marzo 2010 da anchemolo

13 marzo 2010

 

Non ricordo di averlo scritto ma, se fosse, non fa male rivisitare un pensiero: tempo fa ho sentito un corrispondente della tivùdiStato, quella che si fa chiamare nientepopodimeno che "servizio pubblico",  che diceva testualmente, a proposito della Germania e della nostra felicità quando qualcosa va male in quella nazione, "qui siamo trent'anni avanti". Non so se sono prolisso o rompiscatole ma voglio dire che noi siamo davvero trent'anni indietro rispetto all'evoluzione dell'Europa e, per carità, che non mi si venga a tirar fuori che la colpa è della Chiesa perché non esiste ipocrisia più stomachevole. Forse, anzi molto si, un tempo è stato così ma non dal 1970 in poi, quando ci fu una sorta di separazione che, se non fu proprio netta, diede luogo a nuove generazioni con idee diverse. Prendete queste affermazioni con beneficio di inventario ( e infatti ci vado molto piano con abbondanza di forse e parvenze di incertezza ma il discorso è delicato e lunghetto).

 

Dunque oggi dovremmo essere molto obiettivi con la Chiesa e quindi non ci sono scuse: noi siamo bravissimi in tanti settori, dall'agricoltura ( che è la nostra origine) fino all'ingegneria, pieni di inventiva, di grande capacità ma molto scoordinati, niente affatto propensi a collaborare per la barca Italia. Disposti più a beccarci come i capponi di Renzo, di manzoniana memoria, che non a lottare insieme per un futuro migliore.

E infatti il risultato di tutto questo è che andiamo malissimo, altro che paragoni con nazioni europee nei quali primeggiamo sempre! Questa mania di grandezza è davvero fuori luogo! In questi giorni abbiamo assistito a farse le più ridicole, grottesche, provenienti da ogni pulpito; abbiamo visto e vediamo manifesti con personaggi nuovi e vecchi. Alcuni in maniche di camicia, altri con la giacca sulle spalle, altri ancora intenti a scrivere, sorridenti sempre e pronti a mettere il culo sulla poltrona dello Stato!  Bel colpo!

 

Intanto noi abbiamo edifici scolastici per il 70 per cento da ristrutturare, insicuri (basta che ci sia il placet di qualche cretino compiacente per infondere tranquillità agli ignari concittadini! Vedere report e tantissimi altri), ospedali ridicoli, strade sporche piene di buche, allagamenti, sia perché costruiscono abusivamente dove non devono, sia perché i fossi non li pulisce più nessuno ( i contadini hanno ormai abbandonato quasi del tutto le campagne! ). Insomma niente può farci pensare che tutto vada bene e che siamo un’oasi felice.  Eppure, in tutto questo caos, in queste situazioni disastrose, si va avanti come nulla fosse, senza pensare minimamente ai nostri figli, a chi verrà dopo noi. Ma come ci si può chiamare civili con una testa simile?!!

 

E per le strade, queste strade insicure vedi polizia, vigili urbani intenti a “controllare” la velocità delle auto e a colpire chi va forte dove non deve ( a scoppio ritardato con grave pericolo per altri utenti) e chi supera, anche di poco, i limiti che si trovano per strada, magari posti in maniera sbagliatissima, uno alto, uno basso, uno storto, uno rotto, così, per far cassa, non per correggere ma nessuno di questi vede o segnala anche con insistenza, difetti stradali.

Non è così? Si, è così! Bene, avanti tutta, allora.

E veniamo al povero Epifani. Questo signore, diventato anacronistico e cioè fuori dai tempi, superato dal  genere di vita odierno, pur di mantenere la poltrona perché senza non saprebbe come vivere, ha inventato uno sciopero, tra l’altro primo caso nella storia, precedente di pochi giorni le elezioni, adducendo come motivazione che il governo deve abbassare le tasse perché lavoratori a reddito fisso e pensionati non ce la fanno ad andare avanti.

( stipendiati e pensionati sono due categorie con entrate mensili sicure da cui attingere fondi per il sindacato e non dimentichiamo che un sindacalista del suo livello dovrebbe guadagnare certamente più di Bonanni che mi pare abbia dichiarato a Report quattromila euri al mese - diconsi quattromila per la bellezza di 13 ( 14?) mensilità-).

Ma perché, gli autonomi, le casalinghe e chiunque attinga solo dalle proprie forze non sono esseri umani? Come mai porre in evidenza solo chi ha un reddito fisso? Perché si pensa che solo loro, avendo la busta paga o il certificato di pensione, siano i “puliti” del sistema?.

 

Per piacere, basta con questa solfa; è musica vecchia! Io ho fatto l’impiegato e ho lavorato come piccolo imprenditore e so bene come funzionano le cose.

Divide et impera era il motto latino! Non facciamoci prendere per i fondelli!!

Ma non vedete che tutti mirano alla poltrona? TUTTI. Guardate, ad esempio, il Prefetto.

La sua figura è quella di rappresentante del Governo in una provincia. Ora, il Prefetto passa ad un partito politico. Ma vi sembra giusto, corretto, rispettoso che un servitore dello Stato si allinei con un partito politico? Come dite? Dopo la scadenza del mandato? Come dite? Ognuno è libero di manifestare le proprie idee? Certo ma ditemi un po’, se quel partito non è il vostro come la mettete? Con quale bilancia ha pesato l’equilibrio democratico del suo lavoro, delle persone?

 

Ragazzi, ma siamo matti per davvero? Ma scherziamo? Un servitore dello Stato è e deve essere persona irreprensibile: corretto, incensurabile, credibile, onesto, che segue i principi della moralità e la morale è, tra l’altro, una logica conforme ai principi di ciò che è buono e giusto. Come d’altro canto, chi è impegnato come sindaco deve fare solo il sindaco, chi ministro solo il ministro e così via e questo per garantire comportamento in linea col mandato, serietà, applicazione concentrata, UNO stipendio possibilmente vicino a quello di persone normali ( mentre i nostri eroi parlamentari hanno da poco votato per equiparare il loro stipendio a quello dei magistrati e io non capisco il perché ). Invece abbiamo un branco di ladroni che siedono su scranni dorati e quando smontano salgono sul carro altrettanto, se non di più,dorato, della pensione. E io pago, diceva il buon Totò! E chi va in un senso NON TORNA indietro.

Il magistrato che si butta in politica, scaduto il mandato NON TORNA magistrato; se vuole, può andare a raccogliere margherite. Non vi pare? Direi proprio di si!

 

Ecco dove casca l’asino, anzi, dove cascano GLI asini: nella regolamentazione del nostro sistema protodemocratico, molto proto e niente affatto democratico, noi, quelli più, non abbiamo pensato a queste situazioni incresciose e soprattutto negative per la vera democrazia. Ed ecco che abbiamo ministri con tre, quattro e anche cinque incarichi, 3,4,5 stipendi, molto tempo perso, risultato poco incoraggiante cioè rendita zero.

Ed ecco perché, al di là di quattro imbecilli che non sono riusciti a presentare i candidati nel tempo a disposizione , non esiste un regolamento a difesa e tutela dell’elettore che, comunque, innocente, rischia di essere estromesso dal diritto di voto. Questa è la nostra grande millantante democrazia. Che schifo!

 

Noi siamo un cesso, un cesso che però non piace a tutti. A me non piace e voglio cambiare le cose perché cambiare si può. Cambiare vuol dire deporre il vecchio e mettere in moto il nuovo.

 

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