tutta una vita

diario di viaggio

 

OLTRE L'ARCOBALENO

GRATITUDINE

La gratitudine segna i miei giorni
anche se a volte il tempo
le distanze e gli avvenimenti
mi separano da chi
la mia storia l'ha marcata
nel bene e nel male.
Le nuove amicizie
son sempre ben accolte
e se l'ancora sarà da levarsi
per partire
non sarò mai solo.
 
 

DIMMI UN PO'


 
 

AME NI MO MAKEZU - ALLA PIOGGIA NON S'ARRENDE

Alla pioggia non si arrende
Il più importante autore giapponese di racconti per ragazzi fu Miyazawa Kenji (1896-1933). Egli scrisse anche numerose poesie che per modestia, e per la forma inconsueta e innovativa rispetto ai precedenti generi, chiamò shinsou sketch (abbozzi dell'immaginazione). La poesia più famosa di Miyazawa è Ame ni mo makezu (Alla pioggia non si arrende) in cui descrive l'ideale di uomo secondo la sua riflessione esistenziale e religiosa.

Alla pioggia non si arrende,
al vento non si arrende,
nemmeno alla neve
o al caldo estivo non si arrende,
ha un fisico robusto.
Mai adirato,
nulla brama,
e’ sempre sereno e sorridente.
Ogni giorno mangia 4 tazze di riso integrale,
il miso e un po' di verdura.
In tutte le situazioni
non bada a se stesso
ma ascolta, comprende
e conserva in cuore.

Vive in una piccola capanna di paglia
posta all'ombra di un bosco di pini.
Se ad est c'è un bambino ammalato
corre ad assisterlo,
se ad ovest c'è una madre stanca
le si accosta per portarle quei fasci di riso,
se a sud c'è un moribondo
va,  per dirgli: non avere paura!
se a nord c'è un litigio o un contenzioso
ancora va,
per dire di lasciar perdere che non val la pena.
Quando è periodo di siccità piange,
quando è estate fredda cammina preoccupato.
Da tutti vien considerato un sempliciotto,
mai che sia lodato,
ma nemmeno e’ causa di sofferenza.
Ecco, io voglio diventare
una persona così.

 

ULTIMI COMMENTI

SOL LEVANTE

I COLORI DEL

"SOL LEVANTE"


 

VEDI UN PO' TU...

Un racconto Zen, che illustra un pò il cammino che ho alle spalle e che ancora si sta svolgendo avanti a me.

...Una volta, due monaci, Tanzan ed Ekido, stavano attraversando un torrente quando scorsero una bella ragazza in Kimono e sciarpa di seta, che cercava di fare altrettanto senza riuscirci.
Tanzan, senza pensarci, la prese in braccio e la portò dall'altra parte. Ekido non disse nulla, finchè quella sera non ebbero raggiunto il tempio dove soffermarsi per la notte. Fu allora, che non potendo più trattenersi disse a Tanzan "Tu sai che noi monaci non possiamo avvicinarci alle donne; e men che meno abbracciare quelle giovani e carine, è pericoloso, perchè lo hai fatto?" e lo guardò con occhi di rimprovero. " io quella ragazza l'ho lasciata laggiù sulla riva" rispose Tanzan " tu ancora la stai portando con te?"

 

KOKORO


 

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AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 

 

BALLATA DELLA SPERANZA (3 parte)

Post n°23 pubblicato il 22 Dicembre 2007 da mendicante.di.stelle


e un silenzio mai prima udito
(anche il vento faccia silenzio
anche il mare abbia un attimo di silenzio,
un attimo che sarà la sospensione del mondo),
quando si farà questo
disperato silenzio
e stringerà il cuore della terra
e noi finalmente in quell'attimo dicessimo
quest'unica parola
perché delusi di ogni altra attesa
disperati di ogni altra speranza,
quando appunto così disperati
sperassimo e urlassimo
(ma tutti insieme
e a quel punto convenuti)
certi che non vale chiedere più nulla
ma solo quella cosa
allora appunto urlassimo
in nome di tutto il creato
(ma tutti insieme e a quel punto)
VIENI VIENI VIENI, Signore
vieni da qualunque parte del cielo
o degli abissi della terra
o dalle profondità di noi stessi
(ciò non importa) ma vieni,
urlassimo solo: VIENI!

(segue)

 
 
 

BALLATA DELLA SPERANZA (4 parte)

Post n°22 pubblicato il 22 Dicembre 2007 da mendicante.di.stelle

Allora come il lampo guizza dall'oriente
fino all'occidente così sarà la sua venuta
e cavalcherà sulle nubi;
e il mare uscirà dai suoi confini
e il sole più non darà la sua luce
né la luna il suo chiarore
e le stelle cadranno fulminate
saranno scosse le potenze dei cieli.
 

E lo Spirito e la sposa dicano: Vieni!
e chi ascolta dica: vieni!
e chi ha sete venga
chi vuole attinga acqua di vita
per bagnarsi le labbra
e continuare a gridare: vieni!

Allora Egli non avrà neppure da dire
eccomi, vengo - perché già viene.

E così! Vieni Signore Gesù,
vieni nella nostra notte,
questa altissima notte
la lunga invincibile notte,
e questo silenzio del mondo
dove solo questa parola sia udita;
e neppure un fratello
conosce il volto del fratello
tanta è fitta la tenebra;
ma solo questa voce
quest'unica voce
questa sola voce si oda:

(segue)

 
 
 

BALLATA DELLA SPERANZA (5 parte)

Post n°21 pubblicato il 22 Dicembre 2007 da mendicante.di.stelle


VIENI VIENI VIENI, Signore!
- Allora tutto si riaccenderà
alla sua luce
e il cielo di prima
e la terra di prima
son sono più
e non ci sarà più né lutto
né grido di dolore
perché le cose di prima passarono
e sarà tersa ogni lacrima dai nostri occhi
perché anche la morte non sarà più.
E una nuova città scenderà dal cielo
bella come una sposa
per la notte d'amore
(non più questi termitai
non più catene dolomitiche
di grattacieli
non più urli di sirene
non più guardie
a presiedere le porte
non più selve di ciminiere).

- Allora il nostro stesso desiderio
avrà bruciato tutte le cose di prima
e la terra arderà dentro un unico incendio
e anche i cieli bruceranno
in quest'unico incendio
e anche noi, gli uomini,
saremo in quest'unico incendio
e invece di incenerire usciremo
nuovi come zaffiri
e avremo occhi di topazio:

quando appunto Egli dirà
"ecco, già nuove sono fatte tutte le cose"

allora canteremo
allora ameremo
allora allora...

 da “Il sesto angelo”

 
 
 

CONTO ALLA ROVESCIA

Post n°20 pubblicato il 21 Dicembre 2007 da mendicante.di.stelle

Il sogno di domani

E il conto alla rovescia inizia :

corse, pacchetti, pensieri e regali -

carta e colori - fiocchi e nastri

per meglio impacchettare desideri

 E la vita scorre su vecchi binari

che rincorrono il tempo

dei sorrisi accesi e delle speranze

 Seguiremo la Stella?

Sentiremo la luce e la presenza?

Domande e mani vuote

come vuota è l'anima

di chi non s'attende più nulla

nel sospiro della sera

 Illumineremo speranza

se solo sapremo nell'ascolto

con passi leggeri cercare

tra stelle di latta

oppure di cartone

in una scintilla

che accenda il cuore

 Respira il calore

dell'alito sulle mani

per rinascere ancora

sul sogno di domani

                                 (Poetyca)

Ci sono momenti particolari in cui cerchiamo il Signore. Uno di questi è quando il dolore viene a bussare alla nostra porta; e se davvero ci capita di invocarlo con forza, può succedere che, passato il momento di difficoltà, ci rammarichiamo, perché ci accorgiamo che più spesso ci dimentichiamo di lui. Se abbiamo la grazia di capire che Dio da noi vuole solo amore, vuole solo un po' del nostro cuore, non ci è difficile capire che Dio ci attende sempre. E anche lui si fa attendere: si è fatto attendere per secoli dal popolo di Israele, si fa attendere anche da noi. Perché l'attesa ravviva l'amore e il desiderio.

 
 
 

DAVID MARIA TUROLDO

Post n°19 pubblicato il 20 Dicembre 2007 da mendicante.di.stelle

Vieni di notte,

 ma nel nostro cuore è sempre notte: 

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in silenzio, 

noi non sappiamo più cosa dirci: 

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in solitudine, 

ma ognuno di noi è sempre più solo: 

e dunque vieni sempre, Signore

.Vieni, figlio della pace, 

noi ignoriamo cosa sia la pace: 

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a liberarci, 

noi siamo sempre più schiavi: 

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a consolarci, 

noi siamo sempre più tristi: 

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a cercarci, 

noi siamo sempre più perduti: 

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni, tu che ci ami, 

nessuno è in comunione col fratello 

se prima non lo è con te,  Signore. 

Noi siamo tutti lontani, smarriti, 

né sappiamo chi siamo, cosa vogliamo:

vieni, Signore. 

Vieni sempre, Signore.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: mendicante.di.stelle
Data di creazione: 05/12/2007
 

ANIME PERSE

ANIME PERSE

(Michael Ende)


“Un gruppo di ricerca aveva intrapreso una spedizione nell’interno dell’America centrale per effettuarvi scavi. La spedizione aveva ingaggiato un gruppo di indios per il trasporto del materiale. Era stato stabilito un programma di marcia preciso, e durante i primi quattro giorni tutto andò secondo le aspettative, in quanto i portatori erano robusti e volenterosi, e si contava quindi di rispettare i tempi. Ma al quinto giorno gli indios si rifiutarono di proseguire; se ne stavano seduti in silenzio, in cerchio, accoccolati sul terreno, e non c’era verso di stimolarli a riprendere i carichi. Gli scienziati offrirono più denaro e, quando la proposta venne rifiutata, li insultarono, li minacciarono persino con le armi. Gli indios rimanevano muti, seduti in circolo. I ricercatori non sapevano più che cosa fare, ed erano rassegnati. Il programma era ormai in crisi, ma improvvisamente, due giorni dopo, i portatori si alzarono tutti insieme, si caricarono dei bagagli e si rimisero in cammino, senza avere accettato un aumento di paga e senza che gli fosse stato in alcun modo ordinato. Gli scienziati non sapevano spiegarsi questo straordinario comportamento, i portatori tacevano e non sembravano disposti a fornire chiarimenti. Solo molto più tardi, quando si fu stabilito un certo rapporto di fiducia reciproco, uno di loro diede questa spiegazione: “Correvamo troppo – disse – e quindi abbiamo dovuto aspettare che le nostre anime ci raggiungessero”.

 

PERFETTA LETIZIA

Angelo Branduardi,
"predica della perfetta letizia"
(L'infinitamente piccolo)

Era il tempo dell’Inverno ormai
E Francesco Perugina lasciò
Con Leone camminava
Ed un vento freddo li gelava.
E Francesco nel silenzio
Alle spalle di Leone chiamò:
“Può essere santa la tua vita,
sappi che non è letizia,
puoi sanare i ciechi e caciare i demoni
dare vita ai morti e parole ai muti,
puoi sapere il corso delle stelle,
sappi che non è letizia.
Quando a Santa Maria si arriverà
E la porta non si aprirà,
tormentati dalla fame,
nella pioggia a bagnarci staremo,
sopportare il male senza mormorare,
con pazienza e gioia saper sopportare.
Aver vinto su te stesso
Sappi, questa è letizia.


 

MANI

MANI, attento
a dove le appoggi!
Sporcale pure, le mani,
immergile nella storia
del mondo,
ma non ti sporcare
il cuore!
E se le tue mani
si protendono,
sia sempre nel gesto
del dono, della carezza,
mai dell'artiglio
che tira a sè.
(Tonino Bello)


 

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IT'S LIFE


Tradimenti e pedate nel sedere?
La giusta porzione!
Giornate nere e momenti no?
Come il cacio sulla pasta!
I migliori amici son andati?
han trovato la loro strada!
Si, nonostante tutto,
un irriducibile ottimista!
Perchè questa è la vita,
di che lamentarmi?
mi è stato reso in sovrabbondanza
quel che pensavo di aver perso.



 

QUANDO NASCE UN'AMICIZIA


 

PARLANDO DI PACE

 La Pace non è un "dato",

ma una conquista.

Non un bene di consumo,

ma il prodotto di un impegno.

Non un nastro di partenza,

ma uno striscione di arrivo.

                                        Tonino bello

 

UN'ALTRA UMANITA' (GEN ROSSO)

 

Ma dove andremo a finire se continua così? si sente spesso dire dalla gente qua e là, Continua violenza, scandali, imbrogli e mali: dove sono finiti i veri, grandi ideali?" E' vero, il mondo oggi si dipinge a tinte scure, si esaltano gli equivoci, le scene crude e dure, soldi e facili successi col piglia, usa e getta. Però, mi si permetta: non è questa la sola umanità.

Conosco un'altra umanità quella che spesso incontro per la strada; quella che non grida, quella che non schiaccia per emergere sull'altra gente. Conosco un'altra umanità quella che non sa rubare per avere, ma sarà contenta di guadagnare il pane con il suo sudore.

Credo, credo in questa umanità che vive nel silenzio, che ancora sa arrossire, sa abbassare gli occhi e sa scusare. Questa è l'umanità che mi fa sperare.

Conosco un'altra umanità quella che ora va controcorrente; quella che sa dare anche la sua vita per morire per la propria gente. Conosco un'altra umanità quella che non cerca mai il suo posto al sole quando sa che al mondo per miseria e fame tanta gente muore.

Credo, credo in questa umanità che abbatte le frontiere, che paga di persona, che non usa armi, ma sa usare il cuore. questa è l'umanità che crede nell'amore.

 
 

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