a foggy day

.::essere adulti::.


Parlando sinceramente... io non ho mai chiesto a nessuno come vivere la mia vita; in alcuni momenti non nego che mi avrebbe fatto comodo, ma comunque le scelte, i bivi, gli errori, le cose giuste... sono sempre stato solo affar mio. Ho sempre fatto la mia parte, facendo la cosa giusta o sbagliando. Che poi se si dice "sbagliando si impara" un motivo dovrà pur esserci, non sempre la gente parla a casaccio. Sinceramente mi urta chi subdolamente fa domande per farsi i fatti miei, o quando si capita in discorsi che riguardano la mia vita futura (argomento abbastanza nebuloso anche per me al momento) comincia a sparare sentenze pretendendo un mio assenso, e perseverando finché non ottengono un "sì è proprio vero, hai ragione tu" che tanto poi sappiamo sia io sia chi ho davanti che è detto solo per far finire lì la conversazione. Alcune delle mie amicizie sono finite perché le persone con cui avevo a che fare pretendevano che io obbligatoriamente dessi per esatto e giusto un pensiero o un consiglio, come se per me dovesse essere legge. La questione è sempre la stessa per quel che mi riguarda: tu puoi comunque dirmi come la pensi, ma: Non è detto che ciò che dici sia veroNon è detto che io approvi tutto quel che dici e mi inginocchi ai tuoi piedi a ringraziarti Quando poi tiro dritta per la mia strada (cosa che ogni persona sana di mente farebbe) mi vien dato della cretina perché "non è così che vanno le cose". La risposta a tutto ciò, per quel che mi riguarda, è sempre la stessa: probabilmente a casa tua le cose funzionano in un certo modo, a casa mia no. Ed infatti i risultati si vedono nel tempo. In tutti gli ultimi anni ho imparato a conoscere meglio le persone ed il loro modo di essere, e di solito, chi tende ad imporre "brutalmete" o "sgraziatamente" il proprio modo di pensare è chi, la maggior parte delle volte lo fa perché "ha bisogno di farlo", altrimenti non ne avrebbe motivo. Oppure perché lui/lei vuole farti vivere costretto come lui/lei ha vissuto fino ad oggi, con addosso la frustrazione di non aver realizzato nulla... della serie "se non l'ho fatto io, non puoi farlo nemmeno tu". Realizzare i propri sogni, realizzare se stessi, o la propria vita non vuol dire per forza "aver fatto i soldi", perché io nella vita potrei anche finire a fare l'imbianchino, ma essere realizzata lo stesso anche se ho studiato 8 anni storia dell'arte. E posso realizzarmi anche in un posto dove non sono nata, ma che posso comunque sentire e definire come "casa mia". Ma poi... tu chi sei per dirmi chi devo essere, come devo comportarmi, dove/come devo vivere la mia vita? io con te non lo farei mai. A volte l'essere adulti non va di pari passo con l'avere maggiore esperienza e più cervello e responsabilità di chi ha meno anni di te.Essere adulti ed essere persone rispettabili sono cose la maggior parte delle volte non combaciano.Last.me