esperienza sex in me
come una giornata qualunque diventa una giornata speciale
avventura sex in metro
Post n°1 pubblicato il 31 Ottobre 2014 da francescoziobello
Stavo rientrando a casa, dopo una giornata di lavoro, una di quelle che non raccomanderesti a nessuno per quanto è stata dura, e sulla metro affollata, neanche un posto a sedere, dovrò fare tutto il percorso impiedi, tenendomi dalla maniglia al soffitto, come fossi un prosciutto appeso a stagionare. Alla seconda fermata noto un uomo che mi fissa, il suo sguardo è pesante, me lo sento addosso come un macigno, mi fissa imperterrito, e i suoi occhi hanno un luccichio strano, lo stesso luccichio che ho notato negli occhi del leone quando punta una gazzella, in uno di quei documentari sugli animali in TV. Sono troppo stanca per irritarmi, mi sono già stressata troppo oggi in ufficio, e, mentre quell'uomo sconosciuto si avvicina valicando la marea di gente che ci separava, io non mi preoccupo affatto, anzi, cerco di capire se si tratta di una di quelle persone che conosci e poi non ricordi di averle conosciute, ma non mi sorviene nessuno, e poi quel luccichio intrigante quasi mi ipnotizza. Orami è di lato a me, sento il suo odore, sento il suo corpo che si appoggia deciso contro il mio, credo sia a causa del sovraffollamento del vagone, succede sempre, ma ecco che una pretuberanza dura mi preme disinvoltamente su un fianco, preme e struscia tutto attorno ai miei glutei, quasi per voler trovare l'incavo tra le mie natiche, e lo trova, spinge da dietro come se si volesse incastrare nel mio culo, sono impietrita e perplessa. Non può essere quello che penso, non può essere uno di quei maniaci perversi di cui si parlava, non può essere che sta succedendo proprio a me, e adesso che faccio? Mi metto a gridare? E se mi stessi sbagliando? Che figuraccia farei? Provo un misto di vergogna e curiosità, non sono spaventata, mi rendo conto che non può farmi del male, ma non so proprio come reagire, e allora decido di non fare nulla, lo lascio continuare indisturbato, tra l'altro mi piace l'idea che un uomo si possa eccitare al solo contatto col mio corpo. Sembrano ormai ovvie le sue intenzioni, si vuole procurare piacere premendo il suo grosso pisello duro contro al mio culo, mentre con una mano mi palpa la passera, impertinente e audace preme il suo grande dito medio tra le labbra della mia vagina e il tessuto elasticizzato dei miei fusò, mi provocano una goduria impensabile. A stento riesco a trattenere i rantoli del piacere, sudo e godo segretamente, e mentre mi accorgo di essere tutta bagnata, sento palpitare e vibrare il pene dello sconosciuto, percepisco il calore e mi sento bagnare tra le natiche, e inizio a capire che sta sborrando mentre ansima, il suo respiro alterato mi entra nell'anima e scompare tra la folla. |