Morti sul lavoro, salario e passerelle televisive
E' successo che anche la trasmissione "Porta a Porta" di mercoledì 12 dicembre ha affrontato la questione delle morti sul lavoro. In trasmissione economisti e sindacalisti ed in collegamento da Torino i lavoratori e le famiglie dei morti-uccisi alla Thyssen Krupp.
Dopo mezz'ora in cui si è parlato della strage di Torino, della terribile situazione delle famiglie, del bisogno di maggiore sicurezza sul lavoro, ed aver sciorinato anche i suoi auguri e le sue dovute condoglianze, il conduttore saluta i lavoratori in collegamento da Torino e rivolto ai presenti alla trasmissione (economisti e sindacalisti) dice ... ed ora cambiamo argomento ... parliamo di salari.
Capite .. ??? Il conduttore ha liquidato il collegamento con i lavoratori di Torino dicendo che ora c'era da parlare d'altro.
I salari ??? Questione da specialisti ... che c'entrano i lavoratori.
Lo sappiamo bene che è ormai prassi che dei nostri salari (e di cosa fare) se ne parli spesso in TV e sui giornali invece che nelle assemblee di luogo di lavoro, ma in questa occasione è venuto un groppo alla gola ... Ma allora è proprio vero che i lavoratori (quelli in carne ed ossa) fanno audience ed interessano solo quando muoiono.
Anche i sindacalisti presenti (le onnipresenti CISL ed UGL, nuove stars dei dibattiti televisivi) non hanno avuto nulla da eccepire e si sono immediatamente atteggiati a grandi specialisti di questioni salariali.
Il loro assunto ?? semplice.
I salari si riducono in primis perchè non recuperano nemmeno l'inflazione programmata. Il loro obiettivo è che da oggi i salari riescano in questo difficile cimento. Come ?? semplice, demandare al contratto nazionale questo compito e chiedere al Governo di alzare un poco l'inflazione programmata.
Già ... semplice vero? Ma le cose andrebbero viste con maggiore attenzione.
In primo luogo bisogna ricordare ai nostri esperti sindacalisti che già adesso al contratto nazionale compete il recupero dell'inflazione programmata e se ciò non è riuscito un motivo ci sarà. Ed in effetti ce ne sono molti.
Innanzi tutto grazie all'accordo del 1993 non è assolutamente esigibile che i salari debbano seguire l'inflazione. Bisogna lottare per ottenere anche solo il recupero dell'inflazione programmata e magari dare alle imprese qualcosa in cambio in termini di flessibilità e revisione di quel poco di normativo e di buono che ancora è previsto nei contratti. Cioè .. anche quel poco che si chiede ci costa caro.
Inoltre non dimentichiamo l'effetto scaglionamento nel tempo di ciò che si ottiene. Alla scadenza del contratto questo dovrebbe recuperare l'inflazione programmata (quindi neppure tutta l'inflazione) dei due anni precedenti. Cioè se va bene riusciamo a recuperare solo due anni dopo una parte dell'aumento del costo della vita che già abbiamo subito nei due anni precedenti. Ma poi quanto si ottiene non ci viene erogato immediatamente ma in ratei che portano l'aumento a regime nei due anni successivi.
Risultato ? Alla fine ci vogliono 4 anni per recuperare l'inflazione programmata di 4 anni prima e mentre intaschiamo ciò, già l'inflazione aumenta e dobbiamo aspettare ancora due anni per cercare di recuperarla dopo 4 anni. Un bel circolo vizioso.
Ma quale è allora la proposta avanzata da CISL e UGL in quel dibattito ??? Dare al contratto nazionale il compito di recuperare l'inflazione (Un po come dire ad uno che cade che la soluzione è non cadere. .. Grazie .. prego). Ma i nostri sindacalisti vanno oltre .. il contratto deve garantire il minimo salariale .. tutto il resto va alla contrattazione decentrata. ..... Minimo salariale ??? e che vuol dire.??? Non si parlava di recupero dell'inflazione ??
Ora, se di salari parlassero i lavoratori, cosa potrebbero dire invece? Ad esempio che la difesa del loro salario dall'inflazione non dovrebbe neppure essere oggetto di contrattazione e di lunghe lotte.
Visto che tutti (da sindacati a Confindustria, passando per Governo e Bankitalia) riconoscono che a ridurre i salari è stata l'inflazione non recuperata e visto che tutti dicono che è questo il problema principale .. allora perchè non pensare di nuovo ad un meccanismo tipo scala mobile ???
Così almeno si tutelerebbero veramente i salari e si lascerebbe libera la contrattazione di impegnarsi sulla redistribuzione della produttività senza rimanere infangata in lungi ed estenuanti tentativi di recuperare l'inflazione (che tutti a parole riconoscono come dovuta ma che si guardano bene dal concedere .. anzi).
Vi ricordate ?? Quando si accettò l'abolizione della scala mobile la motivazione sindacale era che la scala mobile non permetteva un virtuoso sviluppo della contrattazione. L'idea sindacale di allora era che abolita la scala mobile avremmo fatto contratti ricchi, grassi e carichi. Il risultato è stato invece che se prima ci prendevamo la scala mobile ed in più i risultati della contrattazione contrattuale ora invece riusciamo a mala pena a recuperare solo una parte dell'inflazione (quella programmata ovviamente perchè il resto va in cavalleria) e se va bene entro i 4 anni successivi.
Questo per dire che a sentire i lavoratori, magari prima di andare a discutere con Montezzemolo e Governo su come riformare i nostri salari, sarebbe meglio. Ci si capirebbe di più, si imparerebbe qualcosa e si farebbe tutti un bel bagno di democrazia partecipata (che oggi è perla rara).
Ecco perchè queste passerelle televisive a cui i nostri sindacalisti hanno fatto l'abbonamento mettono angoscia e tristezza.
Si parla di salario senza che nessuna assemblea di lavoratori abbia avuto la possibilità di discutere e decidere qualcosa, si fanno parlare solo quelli che sono d'accordo tra di loro (sindacalisti e Confindustria) e non si da spazio a ipotesi diverse che pure esistono nel dibattito sindacale e quando se ne parla è solo per denunciarle come cose da folli.
Ai lavoratori viene concesso di esistere solo quando muoiono e la cosa fa notizia. Si ascoltano i loro racconti sulle condizioni di lavoro, sulla flessibilità degli orari che li fa lavorare oltre le 12 ore ed anche più, sull'organico insufficiente a rendere adeguata la turnazione ed a gestire le sostituzioni, sui salari da fame che ti fanno accettare di fare straordinari anche se si lavora in condizioni oggettivamente pericolose. E chi ascolta si rattristisce a sentire queste storie, chiede più sicurezza e più ispettori (proprio quelle cose che negli anni precedenti sono state tagliate, assieme a tante altre cose, per far tornare i conti alle imprese ed al bilancio dello stato).
Ma poi, quando si deve parlare di salario, di modelli contrattuali si cambia collegamento perchè, diciamocelo, questa discussione sui nuovi modelli contrattuali, per come si è aperta, non è fatta per rilanciare le nostre retribuzioni ma per fondare le basi di un nuovo "Patto" tra Cgil Cisl Uil e Confindustria.
Intanto la povertà aumenta, come la precarietà e la flessibilità, gli orari di lavoro aumentano ed i morti sul lavoro continuano. Proprio il giorno 12 è un muratore si è infortunato gravemente cadendo da 4 piani. Aveva 61 anni e stava su un'impalcatura a 15 metri di altezza.
Ma, come ci hanno detto per far passare la nuova controriforma delle pensioni, la vita si è allungata e bisogna lavorare di più.
Bene, così tutti staremo su un'impalcatura a 15 metri di altezza fino a 61-62 anni e qualcuno anche di più (se non ci licenziano prima o se non precipitiamo prima).
Intanto, chi ha deciso per noi, matura la pensione dopo una legislatura e tutti gli altri non stanno certo su un'impalcatura fino a 61 anni o su un ciclo continuo a lavorare per 12-14-16 ore a turno.
Stanno a fare incontri tra di loro e passerelle televisive a parlare di noi senza sapere cosa vogliamo e cosa pensiamo noi. ... A quando anche una assemblea ??? chiediamo troppo ?
Scusate lo sfogo ........
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DISABILI FALSI
Palermo 2000 disabili falsi, che percepivano la pensione d'invalidità. Chi poi ne ha veramente bisogno non la ottiene. Lo scandalo nasce dal 1990 quindi una truffa da milioni di euro. Sono 38 gli indagati per falsa certificazione.
QUESTO SOLO PER LA CITTA' DI PALERMO E PER IL RESTO D'ITALIA?
ASCOLTATE E RIFLETTETE
UNA SCOMODA VERITA
Al Gore Nobel per la pace
Oslo ha voluto dare un segnale forte ed appoggiare in maniera evidente Vita di un IO nella settimana per l'ambiente.
Al Gore (e IPCC) sono premio Nobel per la pace 2007 proprio «per i loro sforzi per costruire e diffondere una conoscenza maggiore sui cambiamenti climatici provocati dall’uomo e per porre le basi per le misure necessarie a contrastare tali cambiamenti».
Giuro che hanno fatto tutto da soli... controllate il mio cellulare... non ci sono chiamate verso la Norvegia!
E questo è il trailer di Una scomoda verità, il video con cui Al Gore ha vinto l'Oscar e che cerca di far conoscere al mondo le sue colpe.
L'AMBIENTE
L'Ambente è in pericolo, vi prego cerchiamo di fare qualcosa, come?
Ascoltate attentamente questi tre video e sono convinta che riuscirete a trovare delle soluzioni per salvare il pianeta
SAVONA
Carbone, cemento, porticciolo turistico. Il futuro savonese è tinto di grigio. Il verde è cosiderato un optional in questa città la cui provincia è fra le più boscose d'Italia (finchè non entrerà in funzione la centrale a biomassa di Ferrania) ma il centro urbano è uno dei più cementificati. (dati Legambiente)
GLOOGLE: IL GIGANTE BUONO? PRIMA PARTE
Un pò di sana polemica...
Anzi... nemmeno questo... giusto uno spunto per invitare tutti a fare attenzione a quello che ci circonda.
Puntata di Videomarta dedicata a Google, alla sua crescita enorme ed a quello che questo (effettivo) monopolio può comportare.
Questo è il video di Marta ma non dimenticate di fare un salto sul blog per scoprire quali dubbi solleva la giovane webstar.
L'argomento Google era talmente ampio che ho deciso di spezzarlo in due video diversi.
Una veloce carrellata sui motori di ricerca. Da Webcrawler a Lycos, da Excite ad Altavista.
E naturalmente un po' di storia che riguarda il gigante buono.
Dai primi passi della creatura di Sergey Brin e Larry Page alla crescita inarrestabile del più grande motore di ricerca esistente.
Ma vedremo anche come funziona Google. Cos'è il Page Rank e quanto sono importanti i link.
Vedremo come google ha rivoluzionato il panorama ed in che modo è diventato il gigante che oggi conosciamo.
Per chiudere la prima parte con una domanda inquietante...
LEZIONE PER I VIDEO
Una lezione per i video nel profilo e neo blog e trucchi per nascondere il video e ascoltare solo audio, creare un box e un messaggio
AMEDEO MINGHI E MIETTA
Vattene Amore
BOBBY SOLO
ELISA E LIGABUE
Gli ostacoli del cuore
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FRANCO BATTIATO
L'era del Cinghiale bianco
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