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La favola atomica

Post n°71 pubblicato il 27 Maggio 2008 da joemitraglia73
 

Gianni Mattioli
Massimo Scalia

Ministri, politici e Confindustria ripetono che dall'energia nucleare si può trarre energia abbondante, tanto da liberarci dalla schiavitù del petrolio e del gas, energia pulita, tanto da contrastare l'incubo del cambiamento climatico, energia a prezzi ben più limitati, tanto da ridar fiato alla nostra stanca economia.
Tutto ciò è una favola, non ha alcun fondamento scientifico razionale: non poco o tanto discutibile, semplicemente inesistente. Tanto che sorge una domanda ingenua: è possibile che ministri, politici e industriali possano proclamare tante assurdità senza che un tecnico amico gli suggerisca qualche dato?
Basterebbe guardare gli altri paesi nucleari: forniscono un quadro di crisi dell'energia nucleare, documentata dai rapporti dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (Aie) e, in particolare, dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) delle Nazioni Unite.
L'energia nucleare abbondante. Di che parliamo? Oggi essa copre il 6,4% del fabbisogno mondiale di energia, e di uranio fissile, a questo ritmo modesto di impiego, secondo il rapporto Aiea del 2001 ce n'era per 35 anni. Certo, si potrebbe ricorrere all'uranio 238, ben più abbondante in natura: si tratta di un tipo di uranio non fissile, ma attraverso il processo di cattura di un neutrone, si puo trasformare in plutonio, materiale fissile, anzi ingrediente principale per le bombe. Materiale dunque ad alto rischio di proliferazione militare e anche sanitario: un milionesimo di grammo è la dose che può essere letale per inalazione. La Francia, che aveva perseguito con decisione questa strada, l'ha abbandonata col venir meno dell'urgenza strategica della force de frappe.
La questione delle scorie radioattive provenienti dalla fabbricazione e dall'impiego del combustibile nucleare. Solo per l'Italia, con il suo modesto passato nucleare, si tratta di un centinaio di migliaia di metri cubi, da sistemare in modo che non vengano più a contatto - per «ere» intere - con l'ambiente, la falda idrica, tutti noi. Oggi non c'è soluzione. Si era fatto molto affidamento - anche per Scanzano - sulle strutture geologiche saline, fidando sul carattere idrorepellente: l'acqua è un temibile avversario per la sua capacità di fessurazione di qualsiasi contenitore e conseguente messa in circolazione dei materiali radioattivi. La fiducia è crollata qualche anno fa, quando, nel corso della messa a punto del deposito Wipp del New Mexico, l'acqua ha fatto irruzione là dove non ci si sarebbe aspettati di trovarla e, inoltre, si è anche ipotizzata la possibile circolazione d'acqua a causa dell'insediamento di materiali ad alta temperatura (a causa della loro radioattività) con conseguente alterazione delle condizioni di stabilità geologica. Oggi si spera nelle rocce argillose e la Francia indirizza a queste strutture geologiche la sua ricerca.
Ma allora quanto costa il kilowattora, in una situazione nella quale il ciclo del combustibile nucleare è tutt'ora materia di ricerca fondamentale?
E si torna alla complessità di una tecnologia che ripropone il problema della radioattività, l'insoluta sfida che conosciamo dal 1896, con la scoperta di Becquerel. E' questo in definitiva il fattore che ha fatto lievitare il costo dell'energia prodotta, man mano che le popolazioni (e i lavoratori) statunitensi chiedevano standard di protezione sempre più elevati.
Vorremmo ricordare a ministri, politici e Confindustria che tutt'ora il danno sanitario da riadioazioni non ammette soglia al di sotto della quale non c'è rischio: dosi comunque piccole - questa è la valutazione della Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Ionizzanti - possono innescare i processi di mutagenesi che portano al danno somatico (tumori, leucemia) o genetico. Da qui la lievitazione dei costi per la riduzione di rilasci di radiazioni, si badi, in condizioni di funzionamento di routine, degli impianti. E, a maggior ragione, la questione della sicurezza da incidenti.
Nasce da tutto questo il progressivo abbandono del nucleare civile, che dal 1978 diviene totale per gli Usa e all'inizio degli anni '90 per tutti i paesi Ocse (con la sola eccezione del Giappone), Francia compresa. Di qui il consorzio di ricerca guidato dagli Stati Uniti, Generation IV, che proclama la messa a punto di un reattore che si vorrebbe più sicuro, che usi con maggior efficienza l'uranio, non proliferante e che dovrebbe costare di meno. Il prototipo non è atteso prima del 2025, ma il premio Nobel Carlo Rubbia giudica già insufficiente il programma.
In questo quadro è incredibile parlare di energia pulita e poco costosa: il Department of Energy situa a 0,06 euro il prevedibile costo del kWh al 2010 e vien da sorridere se si pensa al costo del vento e alla sua formidabile espansione, altro che nucleare, su scala mondiale.
Certo, le imprese elettromeccaniche devono pur lavorare e forniscono impianti per esempio a Cina e India, ma continuano a non piazzarli in casa: solo gli enormi incentivi del provvedimento di Bush fanno dire alla Exelon, una delle principali elettriche Usa, che, in virtù di quegli incentivi, partiranno un paio di impianti entro il decennio, ancora di terza generazione, come di terza generazione è quello che si annuncia in Francia in mancanza di meglio.
È questo che ci propongono Governo, politici e industriali? Attendiamo chiarimenti.
(fonte: il manifesto 24/05/08)

 
 
 

BRASILE CAMBIA FUSO ORARIO

Post n°70 pubblicato il 15 Maggio 2008 da joemitraglia73
 

LO VUOLE REDE GLOBO E UN PEZZO DI BRASILE CAMBIA FUSO ORARIO

Da un giorno all’altro e senza alcun dibattito nel paese, il presidente Lula ha firmato una legge con la quale il Brasile è passato dall’estendersi per quattro diversi fusi orari ad averne solamente tre. L’unico motivo per il cambiamento, che ha coinvolto milioni di brasiliani, è una pressante richiesta dell’onnipotente Rede Globo, la più grande televisione commerciale del paese.
Che succede se la telenovela delle otto, la più popolare nel paese, seguita da decine di milioni di brasiliani, viene vietata ai minori di 14 anni? Nulla, perché a quell’ora la fascia protetta è già finita da due ore. A meno che le ore 20 delle grandi città della costa atlantica non corrispondano alle ore 17 nelle zone più occidentali dell’Amazzonia. Allora è un bel guaio, perché in quel caso la telenovela non può essere trasmessa contemporaneamente in diretta in tutta la nazione perché una parte del paese è ancora in fascia protetta. E allora le possibilità sono due. O la televisione si adatta a produrre telenovele meno piccanti oppure, ed è sembrata la soluzione più conveniente, pretende ed ottiene che i milioni di brasiliani che alle otto di Rio de Janeiro sono ancora in fascia protetta, facciano un passo avanti di un’ora. Per Diogo Moysés, di Intervozes de Comunicação, l’unico motivo dell’improvviso aggiustamento dei fusi orari, sorprendente, repentino e mai richiesto da nessuno se non da Rede Globo, è proprio questo: favorire, neanche si fosse nell’Italia di Emilio Fede e Silvio Berlusconi, una televisione commerciale privata. Del resto il parallelo tra Rede Globo e Mediaset è più amplio: fu Rede Globo ad imporre al paese, era il 1990, Fernando Collor de Mello, il primo presidente costituzionale eletto a suffragio universale dopo 25 anni di dittatura, e destituito solo due anni dopo affogato dagli scandali e dalla corruzione.
Il cambiamento del fuso orario solo per favorire gli interessi di una televisione commerciale, neanche amica del proprio governo, è una piccola vergogna per il presidente Lula che la grande stampa internazionale si è ben guardata dal rivelare. Nonostante la notizia appaia come sufficientemente curiosa, ghiotta e piccante, hanno scelto, in straordinaria mancanza di professionalità, di ignorarla.
Non così era andato per ben due volte nei mesi scorsi per notizie riguardanti il Venezuela di Hugo Chávez. In un primo caso, quando il Venezuela modificò il proprio fuso orario adeguandolo al reale fuso orario del paese, dal Corriere della Sera al TG1 a Repubblica, tutti fecero passare il presidente venezuelano per pazzo e la Stampa di Torino riuscì a comparare Chávez addirittura a Benito Mussolini. Poche settimane fa poi, gli stessi media, sono di nuovo insorti tutti insieme (ed in maniera stranamente sincronizzata) inventando di sana pianta che, di nuovo il presidente venezuelano, avesse avuto il tempo di preoccuparsi di censurare il cartone animato “I Simpson”, in odio agli Stati Uniti. Non solo non era vero, una commissione indipendente aveva semplicemente deciso di consentire “i Simpson” fuori dalla fascia protetta, ma la malafede fu tale da omettere che perfino negli Stati Uniti “i Simpson” vanno in onda fuori dalla fascia protetta. Ovvero, anche se il Venezuela si stava semplicemente adeguando a quanto succede nelle principali democrazie occidentali, la notizia doveva necessariamente essere presentata in maniera denigrante e come liberticida, pena l’inutilità della notizia stessa. E’ evidente che, a parità di notizia, quello che può essere considerato ridicolo, censorio, antidemocratico per Hugo Chávez, non può esserlo per George Bush o Lula da Silva. Ma chi ne esce con le ossa rotte è la nostra informazione.

fonte www.gennarocarotenuto.it

 
 
 

RIFLESSIONE

Post n°69 pubblicato il 28 Aprile 2008 da joemitraglia73
 

Qualche tempo fa ho mi sono chiesto chi avrei votato perchè non ci si può più fidare di nessuno ed ho chiesto al mio Dio “ almeno tu aiutami....mandami un segno”

 

 

Oggi, ho accompagnato la mia bimba a scuola ed un forte temporale aveva appena fatto piazza pulita e i cartelloni grigi sembravano di un altro colore, il colore della speranza...................era forse questo il segno che aspettavo ?

 

 

Non so come la pensiate voi, ma per me non basta più avere delle facce nuove, bisogna trovare un nuovo modo di fare politica.

 

 

 

Discorso di Robert Kennedy, 18 marzo 1968, Università del Kansas:
"Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL).
Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti.
Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi. Il Pil non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese.
Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere Americani."

(fonte: la mia casella di posta elettronica)

 
 
 

IL CACAO DELLA DOMENICA

Post n°68 pubblicato il 28 Aprile 2008 da joemitraglia73
 

GLI ARTICOLI DELLA SETTIMANA

Indice:
- Sulle tasse sono d´accordo con Berlusconi!
- Perché i comici ribelli non fanno una tv indipendente?
- Chiamata all'azione: operazione imballaggi
- Invita decine di migliaia di persone a venire a visitare il tuo sito internet! Non ti costa un solo euro.

Sulle tasse sono d´accordo con Berlusconi!
Le sue proposte sono le uniche che possono cancellare la miseria in Italia!
(Quando Berlusconi ha ragione dobbiamo avere il coraggio di dirlo, per dirindindina!)
E´ ora di piantarla col pietismo buonista della sinistra. A furia di proteggere i poveri finisce che questi si adagiano nell´assistenzialismo perdendo ogni possibilità di crescita umana e sociale.
Il povero non va incoraggiato a restare povero.
E´ perciò sacrosanta la proposta di Berlusconi di aumentare le tasse ai poveri. Tocca rendere veramente NON conveniente essere poveri e la leva economica è certamente la più efficace: sei povero? Okkei, allora ti punisco per dissuaderti. TOLLERANZA ZERO!
Istituiamo una tassa sulla povertà da paura!!!
Contemporaneamente è necessario incentivare la ricchezza. Premiarla. Aboliamo le tasse per i redditi superiori ai 200mila euro all´anno.
Solo così riusciremo veramente a costringere i poveri a darsi da fare con tutte le loro forze per diventare ricchi e quando tutti gli italiani saranno ricchi ce ne potremo infischiare della crisi economica.
E potremo anche smetterla con tutta questa noiosissima storia dei precari. Infatti un ricco non è mai precario. Se vuole un posto fisso se lo compra senza rompere i coglioni a nessuno.
Chi fa da sé fa per tre.
Per commentare questo articolo vai su: http://www.jacopofo.com/node/4641

Perché i comici ribelli non fanno una tv indipendente?
Perché al Movimento non interessa.
Tartufina mi chiede: "Perché i comici "alternativi" non si uniscono?"
(vedi
http://www.jacopofo.com/node/4639#new)
Tartufina osserva che sarebbe un grande passo.
Vero. Pensate se nascesse una televisione con Grillo, Paolo Rossi, i Guzzanti, Daniele Luttazzi, Hendel, Paolini, Albanese, Lella Costa, Franca e Dario... solo per citarne alcuni. Ci potrebbero stare anche Travaglio e molti altri giornalisti eccellenti. Sarebbe un botto.
Non si fa. Noi ci abbiamo provato con Atlantide tv.
Lo abbiamo proposto. E abbiamo realizzato 180 puntate andate in onda più di 1500 volte su varie tv locali, satellitari, Sky, web tv, per dimostrare che era realmente possibile fare televisione a prezzi contenuti.
Alcune nostre trasmissione (Ubu Bas va alla guerra, L'anomalo Bicefalo) hanno superato i due milioni di spettatori, e decine di puntate hanno superato i 300mila spettatori.
Una ventina di grandi affabulatori censurati e non omologati erano anche disposti a realizzare ogni giorno un telegiornale collegandosi via video-cellulare o Skype, i pezzi così raccolti potevano andare su internet e sulle tv satellitari e locali. Immaginate cosa sarebbe avere ogni sera le notizie del giorno commentate da questi nostri grandi attori e giornalisti.
Perché non ci siamo riusciti?
Perché non c'è stato interesse da parte del Movimento!!!!!!! 
Avevamo trovato anche il modo per finanziarla, questa fantastica tv indipendente. Basterebbero 50mila persone che consociassero il loro contratto telefonico, bancario e dell'energia elettrica. Risparmierebbero tutti parecchio denaro che ora regalano alle multinazionali del dolore e una piccola percentuale potrebbe andare a finanziare la tv.
Basterebbe che meno di un ventesimo di quelli hanno partecipato ai V Day capisse la potenza di questa scelta e si decidesse a farla..
Non c'è stata risposta da parte del Movimento.
Ancora non interessa.
Comunque la proposta è aperta.
In questo momento gli aderenti al gruppo di acquisto per energia elettrica da fonti rinnovabili sono 423 (basta compilare un semplice modulo per risparmiare il 2% sulla boletta Enel e non contribuire più con il proprio consumo all'economia del petrolio e del dolore).
Gli aderenti al contratto di telefonia fissa poco più di 700. Vedi
www.commercioetico.it.
Se gli aderenti a questi gruppi di acquisto dovessero arrivare a 50.000 facciamo una tv.
Ma se arriviamo anche solo a 20.000 vi facciamo vedere delle belle cose nuove in rete.
Allora, la vuoi una tv senza calvi trapiantati, nani, ricchi e cattivi?
Lancio un appello al Movimento: "Movimento, ma la vuoi capire che se non mettiamo insieme la nostra forza di consumatori, il nostro potere d'acquisto, i prossimi 5 anni saranno una cacca?"
Diamoci una mossa: consociare gli acquisti ci permette di risparmiare fino a due stipendi e mezzo all'anno, consumare prodotti di migliore qualità (qualità totale), finanziare la comunicazione ribelle.
Non dire soltanto che sei contro la guerra. Dimmi che non consumi più petrolio quando accendi la luce di casa tua!!!!
Per commentare questo articolo vai su: http://www.jacopofo.com/node/4642

Chiamata all'azione: operazione imballaggi
Sul sito sembraincredibile.blogspot.com (
http://sembraincredibile.blogspot.com/2008/03/chiamata-allazione-operazione.html#links) si sta sviluppando un dibattito molto interessante animato dal divino Cristiano Bottoni, uno dei più geniali esperti di comunicazione dell´Universo Occidentale.
Stanno creando un esperimento di pressione diffusa per indurre le grandi catene di distribuzione ad adottare la vendita di detersivi, latte, acqua eccetera, alla spina... Cioè senza involucro e imballaggio.
Risparmia il consumatore (fino al 50%) e si risparmia l´ambiente.
Ecco l´inizio dell´articolo che ha aperto il dibattito:
Credeteci. È tempo di agire. Erano mesi che seguivo questa situazione in attesa di una confluenza positiva ed eccola qua. Se ne avete voglia ci sono le condizioni per fare un bell'esperimento della tattica dei 300. La crisi rifiuti di Napoli ha fatto accelerare un processo che stentava a svilupparsi. In questo momento però, i media hanno preso consapevolezza del fatto che il primo passo verso la soluzione del problema rifiuti è quello di crearne meno. E sul tema si stanno spendendo ora molti organi di informazione (Report, Caterpillar). C'è un picco e va sfruttato.
Ricordate le dita sul volante (
http://sembraincredibile.blogspot.com/2008/02/la-decrescita-felice.html)? Ecco, è una bella occasione per una sterzata strategica, quindi diamo il nostro contributo perché questo avvenga nel limite delle nostre possibilità.
1. Usiamo internet e telefono.
2. Mandiamo alle catene della grande distribuzione messaggi di questo tipo: C'è un vostro supermercato nella mia zona dove trovo un distributore di detersivo alla spina? Perché non pensate di istallare distributori di detersivi alla spina nei vostri supermercati? C'è un distributore di latte o bibite alla spina nei vostri supermercati? Ho letto che esistono negozi con distributori di detersivi alla spina, dove si possono fare le ricariche...??Ho sentito alla radio di questi distributori di detersivi alla spina...??Vorrei protestare perché non trovo nei vostri punti vendita distributori di detersivi alla spina... (insomma avete capito il concetto no?)
Per commentare questo articolo vai su: http://www.jacopofo.com/node/4643

Invita decine di migliaia di persone a venire a visitare il tuo sito internet! Non ti costa un solo euro.
Apri una vetrina del tuo sito internet sulla strada alternativa.
Già 200 siti hanno aderito e 100 hanno già attivato lo scambio di pubblicità. Più di un milione di contatti al mese! Tutta gente che sarebbe interessata al tuo sito... Fai conoscere le tue pagine web facendo apparire subito il tuo banner su 100 siti culturalmente vicini al tuo. Senza spendere un solo euro.
Impossibile?
No, estremamente conveniente per tutti.
 
www.stradaalternativa.it è un sito di scambio banner tra siti etici.
Ti bastano 10 minuti per aderire registrandoti e inserendo il tuo banner (468 x 60 pixel) e un codice sulle pagine del tuo sito che farà apparire i banner degli altri siti aderenti all´iniziativa.
Abbiamo appena attivato anche la ripubblicazione automatica degli articoli dei siti consociati (per chi è dotato di un sistema Rss). Sulla home page di ww.stradaalternativa.it usciranno automaticamente gli ultimi articoli pubblicati su tutti i siti aderenti, disposti in ordine di gradimento (i più cliccati in alto).
Anche questo è un modo per rendere più visibile il tuo lavoro.
Moltiplica gli accessi al tuo sito.
Moltiplica l´efficacia del tuo lavoro.
Basta veramente poco per farlo!
www.stradaaltenativa.it è una figata PAZZESCA!!!!
(Della serie: "facciamo un po´ di marketing aggressivo!")
Per commentare questo articolo vai su: http://www.jacopofo.com/node/4644


Jacopo Fo
http://www.jacopofo.com

DAL BLOG DI JACOPO FO
V2 Day , 25 aprile: Vaffanculo ai giornali che dicono balle sui numeri! Eravamo una marea!
Come definire i giornali che non danno le notizie? Patetici.
Piccoli micragnosi
pavidi lillipuziani etici
piscitelli di mamucazza
sniovordi chicchi licchi micchi
non ci ficchi
pataricchi!
Non sono impazzito. E' che mi mancano le parole per dirlo. Mancano nel vocabolario.
Dobbiamo reinventarle.
Nuove definizioni per la merda psichica
nuovi orizzonti per la putridacatarrobronchialiatà morale.
Continua su: http://www.jacopofo.com/node/4639

Eccoli!
I primi impianti fotovoltaici! Foto! Prezzi!
Lasciatemelo dire sono commosso.
Finalmente abbiamo iniziato a installare a spron battuto. Altri 53 impianti sono in questo momento in fase di realizzazione, 238 hanno completato gli studi preliminari. Cioè, credo che siano risultati spettacolari!
http://www.jacopofo.com/node/4638


Ascolta il podcast di Jacopo Fo
- Aggiornato!!!
http://www.jacopofo.com/?q=node/47



DAL BLOG DI FRANCA RAME
Il 25 aprile con Franca e Dario.
E' una giornata tiepida di sole che ci saluta al mattino di questo 25 aprile a Milano. Ne approfittiamo per fare un giro fra i banchi del mercato e comprare del pesce e della verdura per il pranzo.
Nel pomeriggio siamo alla manifestazione in piazza del Duomo. C'è tantissima gente (50.000 per gli organizzatori), ex partigiani, famiglie, precari, militanti di partito, ragazzi dei centri sociali, giovani e anziani della società civile, della Milano che non dimentica il valore della Resistenza.
http://www.francarame.it/node/813

Il valore della Resistenza
Attacchi alla Resistenza (da revisionare), al 25 aprile (una festa che divide),a "Bella ciao", al Manifesto dell'Anpi nella parte che dice: "a sessant'anni dal 1° gennaio 1948, da quando essa entrò in vigore, l'Italia sta correndo nuovi pericoli. Emergono sempre più i rischi per la tenuta del sistema democratico, come evidenti si manifestano le difficoltà per il suo indispensabile rinnovamento.
http://www.francarame.it/node/812


C
ACAO E
LEFANTE

Il meglio delle buone notizie comiche
a cura di Simone Canova, Jacopo Fo, Gabriella Canova, Maria Cristina Dalbosco
http://www.cacaonline.it o http://www.jacopofo.com

Strani ospiti

Sandra Frosti, 69enni di Miami, stava dormendo tranquillamente quando alcuni rumori l´hanno svegliata. Allarmata e´ scesa in cucina dove ha trovato un alligatore di tre metri un po´ incavolato perche´ non riusciva ad aprire il frigorifero.
Per commentare questa notizia vai su: http://www.jacopofo.com/node/4635


Brrrrr
Wang Jintu, 43 anni, cinese e´ rimasto immerso nel ghiaccio per 90 minuti battendo cosi´ il record di un´ora e 13 minuti detenuto da un olandese. Appena uscito dalla vasca di ghiaccio ha chiesto un grog, bollente.
Per commentare questa notizia va su: http://www.jacopofo.com/node/4628

Un´ottima notizia
Una squadra di oculisti britannici al Moorsfield's Eye Hospital di Londra ha messo a punto una tecnologia che promette di restituire parte della vista ai non vedenti. L'aspetto e´ quello di un normale paio di occhiali da sole collegati a un auricolare. Le lenti scure e l'apparecchio nascondono il primo, vero "occhio bionico". E´ gia´ stato applicato a due pazienti che ora sono in grado di camminare da soli e di distinguere gli oggetti. In pratica, grazie a un delicato intervento chirurgico viene inserita una sottile placca di metallo, guarnita di elettrodi nel retro dell'occhio. Una piccola videocamera montata su un paio di occhiali irradia le immagini agli elettrodi, a loro volta connessi al cervello attraverso il nervo ottico.
Ci sono buone speranze che il tutto sia disponibile entro tre anni e che la tecnologia diventi sempre piu´ raffinata.
Per commentare questa notizia va su: http://www.jacopofo.com/node/4627

Uomo e donna al volante, pericolo costante
Geoffrey Beattie, docente di psicologia all'universita´ di Manchester, e´ arrivato alla conclusione che nel cervello dell´uomo che guida l´autovettura scattano gli stessi meccanismi che caratterizzavano i comportamenti dell´uomo delle caverne, vale a dire aggressivita´ e disponibilita´ ad assumere rischi. Si tratta di qualita´ ovviamente preziose nell´eta´ della pietra, ma pericolose nell´eta´ dell´automobile, in quanto, sostiene Beattie, spingono l'uomo a violare in modo significativo il codice stradale, a tutto scapito della sicurezza. Non pensiate, a questo punto, di sentirvi rassicurati se a guidare e´ una donna: secondo il docente inglese, hanno anch'esse i loro problemi quando si mettono al volante: hanno ad esempio molti piu´ incidenti in curva perche´ sono "piu´ inclini ad errori di giudizio e di percezione". Il problema non si risolve neppure con un buon corso di uncinetto.
Per commentare questa notizia vai su http://www.jacopofo.com/node/4623

Altre notizie su http://www.jacopofo.com

 
 
 

Un aereo bianco si aggira per l'Europa

Post n°67 pubblicato il 23 Aprile 2008 da joemitraglia73
 

Ancora voli segreti nei cieli d'Europa? C'è ancora un rischio rendition nel vecchio continente? Eppure il parlamento di Bruxelles si è espresso in modo netto nel 2007 contro la pratica dei voli  e dei rapimenti illegali.

 

Nei giorni scorsi la Joj tv, un'emittente commerciale slovacca  nel suo notiziario mostra  un misterioso velivolo  sulle piste dell'aeroporto di Bratislava.

Abbiamo cercato di approfondire la notizia incontrando i giornalisti di questo canale.
L'attenzione su questo tema è ancora forte anche nel Parlamento europeo, dove, dopo l'approvazione della relazione sui voli segreti della CIA, lo scorso anno, sta per prendere il via un nuovo gruppo di lavoro con funzioni di monitoraggio sul rispetto da parte dei paesi membri delle raccomandazioni contenute nella relazione stessa. Cosa chiedeva la Commissione? Che le inchieste sui rapimenti e i voli segreti, avviate da alcuni magistrati proseguissero celermente, raccomandava che i Paesi europei si attivassero immediatamente  per ottenere il ritorno e il risarcimento delle vittime e, lamentando la mancanza di meccanismi di controllo parlamentare e giudiziario dei servizi segreti, invitava gli Stati mebri a darsi strumenti efficaci ed adeguati di verifica. Infine, sollecitando il rispetto dei diritti umani auspicava un rafforzamento della cooperazione  tra gli Stati membri ai fini della sicurezza.

Di tutto questo parla l'inchiesta di Rainews24 anche con un'intervista all'ex presidente della Commissione sui voli segreti, l'eurodeputato portoghese Carlos Coelho.

 
 
 
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