« Fine delle sofferenze | Eccccoooommmiiiii! » |
Ciao ciao
Post n°60 pubblicato il 07 Novembre 2009 da barbarella670
...va e vieni e vai di nuovo e poi torna, così faccio io e magari non è proprio giusto ma sono fatta così. Mi dispiace per non salutare mai quando mi allontano ma non sono proprio scelte...qualche volta, forse, ma altre è solo la conseguenza di fatti e misfatti. Dalla morte di Adriano non ho più scritto, poi mi è scaduto internet e non l'ho ripristinato fino ad oggi e poi c'era l'estate...la prima che mi sono goduta dopo anni e anni e poi ancora ... mia figlia l'aveva combinata grossa ma adesso è tutto tornato a posto ... o meglio...sotto controllo. Io sto bene, lavoro sempre tantissimo ma va bene così e poi ho fatto un paio di viaggetti a Roma e a Milano per lavoro e prima ancora c'è stato il solito Faaker See per il motoraduno dell'Harley (scusa Tizi). Insomma va avanti bene. Questo solo per rientare in qualche maniera senza far finta che nulla è successo ma alla fin fine so che chi c'era ci sarà. Ciao |
FORSEPAURA, FORSE SPERANZA
Quando la morte bussa alla tua porta devi essere pronto a riceverla: è la tua ora. La vita serve a preparasi a questo, a pulire il nostro karma, a prepararsi ad altro, ad abbandonare tutto ciò che di superfluo ci appesantirebbe il viaggio nel "dopo". Ma dopo che cosa, e il prima che cos'è? Non lo so, ma so che non si finisce mai, so che l'energia non si crea nè si distrugge ma si trasforma e questa è l'unica cosa che conta. Gli sciamani prima di morire lasciavano il loro potere ad altri in quanto anche questo poteva essere un inutile fardello, so che i genitori lasciano l'eredità ai figli, so che nel passato si mettevano cose importanti nella tomba per aiutare il viaggio, so che quasi tutti morendo chiamano la mamma e questo mi basta per capire che oltre c'è altro e che nel nostro inconscio lo sappiamo. Non è tutta paura. "Il libro tibetano dei morti" tanto c'insegna e Olga Kariditi lo ha ben esposto parlando del credo degli zingari Uzbechi. Siamo noi, è la nostra cultura della pseudo perfezione materialista e puramente narcisista che ci fa cercare altro, che ci fa attaccare a queste quattro cazzate che abbiamo. Ci vuole coraggio a cambiare flosofia di pensiero, ci vuole coraggio a lasciare la strada vecchia di una vita consumata e percorrere un sentiero ignoto che è ignoto solo, perchè la nostra indolenza culturale ci impedisce di scoprirlo prima, di sperimentarlo prima, di prepararci prima a questo viaggio tanto misterioso quanto anelato da chi ogni giorno si toglie la vita e preferisce il "dopo" all'adesso.
Solo parole? Può essere ma se alla fine dei miei giorni riuscirò a chiudere gli occhi serenamente, con i miei cari vicino e un bel pensiero nel cuore sarà fatta.
Noi donne siamo sempre atirate dalla "perversione" della differenza. Il pirata che salva la principessa e diventa onesto, la "Bella e la Bestia"...che diventa un pezzo di strafigo, la delicata Lilly che ammalia il "vagabondo" che poi si accasa., "Cenerentola" che viene salvata dal principe e diventa una principessa and so on...Vi rendete conto del potere diseducativo delle favole? dei danni che ci hanno creato fin da piccole? e adesso...continuiamo a cercare il Principe Azzurro!?! Ma dai...SVEGLIIIAAAA!!! che la vita è bella anche con un ranocchio, con un beduino, con un contadino, con un ...boh, basta che ci si ami e...che non si muoia di fame!
Inviato da: ilang_ilang
il 27/04/2012 alle 17:11
Inviato da: barbarella670
il 30/08/2011 alle 18:20
Inviato da: Abhelardo
il 29/08/2011 alle 23:55
Inviato da: barbarella670
il 29/08/2011 alle 17:34
Inviato da: double_g.line
il 29/08/2011 alle 00:30