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Fai entrare quell'energia e tutto non ti sembrerà impossibile...

Post n°387 pubblicato il 23 Gennaio 2017 da albachiara.b

A volte capita che,senza accorgersene,si perde il nostro orientamento.Sbandiamo,non sappiamo dove siamo,dove stiamo andando:siamo perduti in un labirinto senza via di uscita.Quando accade?Quasi sempre dopo la fine di un amore,dopo un abbandono,quando scompare una persona cara,quando il lavoro ci lascia a piedi.Altre volte questa sensazione di disorientamento ci sorprende come un fulmine a ciel sereno:ci sentiamo stranieri nella routine,nelle abitudini.E prorompe senza motivo la domanda:”Era proprio questa la vita che  volevo?”.Guardiamo come estranei gli amici,il compagno,i figli.Lottiamo con tutte le nostre forze contro il disorientamento,ci sentiamo in una situazione totalmente nuova,eppure sappiamo che quella domanda è stata sempre lì in agguato.Nonostante i nostri sforzi per rimuoverla,nonostante le lotte per mettere ordine e per conquistare un nostro posto ben  definito nella società,sappiamo che c’è qualcosa di inafferrabile che ci spinge a perderci a mettere in discussione tutto.Allora emerge la disperazione il vuoto e lottiamo contro questi stati d’animo,ma più lottiamo più peggioriamo la nostra situazione.Ci sentiamo disorientati,perché qualcosa dentro di noi vuole spazzarci via,vuole allontanarci dalle nostre certezze,dalla nostra storia.E così la disperazione apre la porta al vuoto,a quel luogo dove riposa l’energia più profonda del cervello,dove regna il Signore del Senza Tempo.C’è un energia pura,incontaminata,libera che è pronta a venire alla luce:occorre farla entrare.E’ l’energia del presente.Per questo dobbiamo imparare a crollare,perché quando svanisce il nostro misero Io,quando smettiamo di lottare,quando smettiamo di pensare a noi stessi,ai nostri drammi,questa energia è pronta ad affiorare.La disperazione occorre accoglierla,farle posto,accettare di sentirsi morire.La disperazione ci invade,come hanno insegnato i saggi,per aprire la porta a un energia nuova incontaminata,la stessa che incessantemente ci crea:l’energia del presente.Per agevolarla occorre evitare di cercarne la causa all’esterno,nel lavoro,nell’abbandono,nel lutto:più cerchiamo spiegazioni,più la facciamo durare.Se invece le facciamo posto senza ribellarci essa non durerà che pochi attimi.Nel dolore si trova un’energia che stà nascendo,che prorompe da quella sorgente inesauribile  che è la vita.Anche se non ce ne rendiamo conto,nella disperazione è contenuta la gioia della vita,perché l’unica felicità è quella di essere vivi

 
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