Creato da albachiara.b il 09/12/2009
l'alba di un nuovo giorno
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A volte capita che,senza accorgersene,si perde il nostro orientamento.Sbandiamo,non sappiamo dove siamo,dove stiamo andando:siamo perduti in un labirinto senza via di uscita.Quando accade?Quasi sempre dopo la fine di un amore,dopo un abbandono,quando scompare una persona cara,quando il lavoro ci lascia a piedi.Altre volte questa sensazione di disorientamento ci sorprende come un fulmine a ciel sereno:ci sentiamo stranieri nella routine,nelle abitudini.E prorompe senza motivo la domanda:”Era proprio questa la vita che volevo?”.Guardiamo come estranei gli amici,il compagno,i figli.Lottiamo con tutte le nostre forze contro il disorientamento,ci sentiamo in una situazione totalmente nuova,eppure sappiamo che quella domanda è stata sempre lì in agguato.Nonostante i nostri sforzi per rimuoverla,nonostante le lotte per mettere ordine e per conquistare un nostro posto ben definito nella società,sappiamo che c’è qualcosa di inafferrabile che ci spinge a perderci a mettere in discussione tutto.Allora emerge la disperazione il vuoto e lottiamo contro questi stati d’animo,ma più lottiamo più peggioriamo la nostra situazione.Ci sentiamo disorientati,perché qualcosa dentro di noi vuole spazzarci via,vuole allontanarci dalle nostre certezze,dalla nostra storia.E così la disperazione apre la porta al vuoto,a quel luogo dove riposa l’energia più profonda del cervello,dove regna il Signore del Senza Tempo.C’è un energia pura,incontaminata,libera che è pronta a venire alla luce:occorre farla entrare.E’ l’energia del presente.Per questo dobbiamo imparare a crollare,perché quando svanisce il nostro misero Io,quando smettiamo di lottare,quando smettiamo di pensare a noi stessi,ai nostri drammi,questa energia è pronta ad affiorare.La disperazione occorre accoglierla,farle posto,accettare di sentirsi morire.La disperazione ci invade,come hanno insegnato i saggi,per aprire la porta a un energia nuova incontaminata,la stessa che incessantemente ci crea:l’energia del presente.Per agevolarla occorre evitare di cercarne la causa all’esterno,nel lavoro,nell’abbandono,nel lutto:più cerchiamo spiegazioni,più la facciamo durare.Se invece le facciamo posto senza ribellarci essa non durerà che pochi attimi.Nel dolore si trova un’energia che stà nascendo,che prorompe da quella sorgente inesauribile che è la vita.Anche se non ce ne rendiamo conto,nella disperazione è contenuta la gioia della vita,perché l’unica felicità è quella di essere vivi
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Nel 1948 e nel 1976, le Nazioni Unite proclamarono le grandi liste dei diritti umani: tuttavia la stragrande maggioranza dell’umanità non ha altro che il diritto di vedere, udire e tacere. Che direste se cominciassimo a praticare il mai proclamato diritto di sognare? Che direste se delirassimo per un istante? Puntiamo lo sguardo oltre l’infamia, per indovinare un altro mondo possibile: l’aria sarà pulita da tutto il veleno che non venga dalla paure umane e dalle umane passioni; la gente non sarà guidata dalla automobile, non sarà programmata dai calcolatori, né sarà comprata dal supermercato, né osservata dalla televisione; la televisione cesserà d’essere il membro più importante della famiglia e sarà trattata come un ferro da stiro; la gente lavorerà per vivere, invece di vivere per lavorare; ai codici penali si aggiungerà il delitto di stupidità che commettono coloro che vivono per avere e guadagnare, invece di vivere unicamente per vivere, come il passero che canta senza saper di cantare e come il bimbo che gioca senza saper di giocare.Gli economisti non paragoneranno il livello di vita a quello di consumo, né paragoneranno la qualità della vita alla quantità delle cose; gli storici non crederanno che ai paesi piaccia essere invasi; i politici non crederanno che ai poveri piaccia mangiare promesse; la solennità non sarà più una virtù, e nessuno prenderà sul serio chiunque non sia capace di prendersi in giro, nessuno sarà considerato eroe o tonto perché fa quel che crede giusto invece di fare ciò che più gli conviene; il mondo non sarà più in guerra contro i poveri, ma contro la povertà, e l’industria militare sarà costretta a dichiararsi in fallimento; il cibo non sarà una mercanzia, né sarà la comunicazione un affare, perché cibo e comunicazione sono diritti umani; nessuno morirà di fame, perché nessuno morirà d’indigestione; i bambini di strada non saranno trattati come spazzatura, perché non ci saranno bambini di strada; i bambini ricchi non saranno trattati come fossero denaro, perché non ci saranno bambini ricchi; l’educazione non sarà il privilegio di chi può pagarla; la polizia non sarà la maledizione di chi non può comprarla; la giustizia e la libertà, gemelli siamesi condannati alla separazione, torneranno a congiungersi, ben aderenti, schiena contro schiena; la perfezione continuerà ad essere il noioso privilegio degli dei; però, in questo mondo semplice e fottuto, ogni notte sarà vissuta come se fosse l’ultima e ogni giorno come se fosse il primo.
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La notte è un velo oscuro,
ma amore avviluppa le tenebre;
come magica malia consente la fuga,
attimi ritmati;
il cuore riposa,stanco.
La fuga continua;
digita sulla tastiera grigia le tue note maestro,
a notte si rincorrono i sogni.
Scarica su di essa,uomo,
desideri repressi,illusioni.
Fuggi la noia cattiva,
lo scherno che il destino ti dona.
A notte tace il mondo malvagio.
La tastiera attende,
parole d'amore sommesse.
Tuo spirito anela catene spezzare maligne,
di regole ostili serrate.
Esseri umani,frutto,sapienza negata,
buio,soliloqui febbrili.magie,sogni,illusioni
La tastiera attende tue dita.
Comunica uomo,compagna è la notte....
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Dopo quasi un anno ho deciso di riprendere in mano il mio blog,spero tanto che i vecchi amici non mi abbiano dimenticata,un apertura anche ai nuovi che verranno un abbraccio sincero a voi tutti augurandovi un bellissimo fine settimana..Albachiara..
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MI CASA ES TU CASA
I paesi del nord Europa espellono i profughi dalle loro grandi scuole di civiltà, ma sono loro i ripetenti della Storia, i bocciati del futuro. Non si può, per un pugno di voti o per denaro, permettere questa immensa Auschwitz dei rifugiati. Questa è l’Europa dei poveri di spirito e noi stiamo diventando dei kapo’. Io non voglio andare in Paradiso con Salvini, mille volte meglio l’inferno con i dannati della Terra. Costi quello che costi alla nostra civiltà senza più anima, l’Europa dev’essere un faro di luce e un porto di libertà, aprire le frontiere a tutti, tranne ai terroristi e ai criminali. Solo un enorme gesto di accoglienza e amore universale potrà, forse, cancellare la colpa delle stragi di disperati avvenute fino a oggi. Non m’interessa cosa fanno gli arabi, gli altri paesi o l’Isis. Non m’interessa se diventerò più povero di quello che sono. Io sono europeo, con la mia cultura, la mia religione, la mia storia. E per ogni bambino morto in mare provo vergogna e colpa di essere complice di scelte politiche di governi sterili e, oltretutto, sciocchi. Perché nessun muro li fermerà.
Mi casa es tu casa.
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Inviato da: OsservatoreSaggio
il 15/12/2021 alle 09:09
Inviato da: Velo_di_Carne
il 05/12/2021 alle 00:25
Inviato da: cassetta2
il 01/07/2020 alle 12:28
Inviato da: aniram1959
il 04/06/2020 alle 22:30
Inviato da: Nuvola_vola
il 04/06/2020 alle 22:15