raggio verde otranto

Di questa traccia, di una rotta che dal passato conduce attraverso una rotta certa ad un fuuro possibile unico approdo della nostra civiltà . Apertura alla diversità perchè coscienti di sè e della propria storia da non svendere nè barattare con un confuso panteismo travestito da tolleranza. Rispetto delle differenze, lo slogan che verrebbe facile in un tempo di esaltazione della capacità di marketing potrebbe essere " rispetto della diversità nella diversità" . Apertura significa conoscenza appunto, cultura, storia e tradizioni millenarie. Essere mediterranei, quali noi siamo, nell'accezione letterale del termine è capacità di confronto, di discernimento e di analisi e capacità di sintetizzare le differenze attraverso una sana e coerente opera di mediazione culturale che è innanzitutto esporre chiaramente, come una bandiera la propria identità culturale e religiosa e poi riuscire ad esaltare pur nella differenza le aree del comune sentire, partendo da ciò che unisce le varie culture, recuperando una dimensione geopolitica del confronto e operando un processo irreversibile di vicinanza, di fratellanza oserei dire, partendo dai comuni interessi. Questa è il metodo, secondo me, questo ci insegnano grandi organizzazioni di fratellanza e solidarietà come la Comunità di S.Egidio, ci siamo mai chiesti come mai dovunque interviene questa benemerita organizzazione si spalancano porte anche dove poco tempo prima c'erano state chiusure totali ed apparentemente definitive ? La cultura della ragione e del rispetto, farsi portatori di solidarietà e di valori forti ed eterni è una chiave universale. Questa è la sola strada che conosco e sono contento che si cerchi di recuperare il filo della nostra identità partendo dalla memoria e dalla propria storia, nella vita ed in ogni umana intrapresa. Franco Fumarola

CIAO da http://blog.libero.it/antoniogambini/?nocache=1199365098. se ti va dai una sbirciatina anche a http://digilander.libero.it/korbru/HOME.htm è interessante!