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Messaggio N° 52 |
20-01-2004 |
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Ancora una volta risulta difficile sintetizzare molti giorni di vita in poche righe. Annoterò pensieri sfusi sulle trascorse giornate: le vacanze di Natale sono state rigeneranti. L'affetto dei cari mi ha strappato alla depressione, ed ho compreso che a Salerno mi sono rimasti buoni amici, anche se pochi. Con loro ho trascorso momenti piacevoli, ed ancora una volta mi è stato dato di constatare come l'amicizia sia per me un valore irrinunciabile.
Le vacanze di Natale, oltre che intense, sono state anche brevi. Il 7 gennaio sono tornato nella Capitale. Mai come quest'anno è stato triste partire. Ho superato un esame universitario, il primo senza il suo "in bocca al lupo". Non credevo di essere capace di tanto, ed invece ancora una volta mi scopro più forte di quello che avevo immaginato.
Per premiare il mio impegno, mi sono concesso alcuni giorni di vacanza in compagnia degli amici... Ho visitato Padova con la sua piazza sconfinata, Bologna con i suoi portici, Ferrara con il suo castello maestoso.
Il viaggio mi ha reso felice; il viaggio è la dimensione della mia anima, adesso. Né sono alla ricerca di una meta, come per Baudelaire il vero viaggiatore è solo colui che viaggia per viaggiare, senza nessun altro scopo.
Da tanto non mi sentivo così vivo, così felice... Le catene di un amore opprimente mi tenevano saldamente ancorato al terreno impedendomi di librarmi nelle immensità di spazi incontaminati. Adesso invece posso volare, libero, e sbirciare il mondo ai miei piedi. |
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Inviato da aleph1980 @ 02:23
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Messaggio N° 47 |
23-12-2003 |
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Maria Antonietta,
mi hai affidato il Manuale con la segreta speranza che io possa diventare un giorno un vero guerriero della Luce, forte di tutte le esperienze vissute, saggio per tutto il dolore provato.
A pag. 50 del manuale leggo:
"Un guerriero della luce ha bisogno di amore.
L'affetto e la tenerezza fanno parte della sua natura, quanto il mangiare, il bere e il piacere del Buon Combattimento. Quando il guerrero non si sente felice davanti al tramonto, c'è qualcosa di sbagliato.
In quel momento, interrompe il combattimento e va in cerca di compagnia, per assistere insieme all'imbrunire.
Se ha difficoltà nel trovarla, si domanda: <>
Un guerriero della luce usa la solitudine, ma non ne viene usato."
Tra qualche minuto inizierà la vigilia di Natale. Affido la mia anima al Dio-con-Noi, chiedendo la grazia di riuscire ad utilizzare la solitudine per poter crescere di più e, quando sarò pronto, il miracolo di poter rivivere l'amore con la stessa spontaneità della prima volta. |
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Inviato da aleph1980 @ 23:56
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Messaggio N° 46 |
23-12-2003 |
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Durante il viaggio le uniche luci erano quelle dei paesi incastonati sulle rocce scoscese; Atrani in particolare viveva l'atmosfera di un presepe, con le casupole addossate, gli addobbi, i bagliori di verde e di rosso che annunciavano il Natale.
Non avevo mai visto Amalfi d'inverno: senza il vociare dei turisti e l'immagine opprimente della folla, l'ho sentita più mia. Ho rivisto la cattedrale, la fontana di S.Andrea, la statua di Flavio Gioia, le spiagge, il porto. Sono stato un po' sulla punta del molo, a ricevere gli spruzzi del mare sollevati da un vento gelido, e a godere di una incantevole immagine: il cielo ed il mare abbracciati in un'intima oscurità violata solo dal luccichìo delle stelle, e dalle luci della città lontana.
Sono stato spettatore della Divina Costiera, e dinanzi a tale bellezza ho sentito accelerare i battiti del cuore. Per riuscire a descrivere quel panorama avrei bisogno delle parole di un poeta; prenderò in prestito quelle di Alfonso Gatto.
"La strada che va da Vietri a Capodorso
a Minori, ad Amalfi sale e scende
verso il mare di Conca e di Furore
è strada di montagna: vi s'arrende
la luce che nel trarla dosso a dosso
ai suoi spicchi costrutti trova il fiore
del lastrico deserto, la ginestra.
E l'ombra passa a approfondire il verso
dei suoi displuvi, l'onda dei tornanti
alle case di vetta: una finestra
dai vetri d'alba s'apre per l'oriente
alla breva serale".
In questo incanto vive Mary, anima dolce ed al mio pari sensibile, che mi ha fatto da guida per le strade dell'antica Repubblica Marinara; la ringrazio per il tempo speso ad ascoltare i vaneggiamenti di questo folle. Di una cosa sono certo: non è lei ciò di cui ho bisogno adesso. |
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Inviato da aleph1980 @ 23:32
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Messaggio N° 44 |
21-12-2003 |
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Adesso sono più sereno. Ciò che ancora non riesco a controllare, e forse non controllerò mai, sono i sogni. Ancora la Regina mi appare in tutto il suo splendore, torna da me, dichiara un amore sincero e una fedeltà eterna, mi bacia, e riprendiamo a percorrere insieme, mano nella mano, il sentiero della vita verso una comune felicità.
Mi sveglio di soprassalto, e non distinguo più sogno e veglia; mi illudo che tutto sia stato un incubo. Poi vedo che mancano le fotografie alle pareti, e comprendo che l'incubo tanto terrificante è la realtà che devo accettare.
Elaborare un lutto è difficile, ma passo dopo passo devo riuscirci. Non posso fare a meno di constatare che tutta la mia felicità negli scorsi anni è stata costruita in base alla presenza di un'altra persona. Adesso che questa persona è uscita dalla mia vita in modo così repentino e squallido devo ritrovare la felicità in me stesso... |
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Inviato da aleph1980 @ 22:07
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Messaggio N° 43 |
21-12-2003 |
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Sintetizzare in poche righe i mutamenti del mio animo durante questo periodo di silenzio è impresa ardua; tuttavia sento di dover consegnare alla memoria delle lettere le mie riflessioni. Un giorno, rileggendole, potrò trarne preziosi insegnamenti.
Dopo l'abbandono ho mascherato l'amore con l'odio; gelidi venti di rabbia spazzavano l'arido terreno del mio cuore, e giorno dopo giorno imparavo ad odiarla. Ma era soltanto un'illusione: dietro quella rabbia si celava ancora la forza di un amore infinito. L'illusione si svelava facilmente nell'impossibilità di addormentarmi senza sentire la sua voce, nel desiderio insopprimibile di rivedere i suoi sorrisi, nella speranza recondita di ricevere nuovamente i suoi abbracci, nel sogno segreto di vivere con lei altri mille e mille giorni felici.
L'amavo ancora, era evidente, anche dopo ciò che mi aveva fatto; avrei messo l'orgoglio sotto i piedi per riconquistarla, per averla ancora al mio fianco. E nel frattempo soffrivo e mi disperavo, perché sentendo di amarla pensavo all'altro che ora la possiede, che può godere dei suoi sorrisi, dei suoi abbracci, della sua voce, dei suoi baci; masochista, continuavo a torturarmi con questi pensieri terribili, nella speranza che tutto il male che provavo potesse essere d'aiuto nel maturare un odio più sincero verso di lei. Ma tutto era inutile.
Poi mi sono giunte delle voci tremende: già da anni si divertiva a raccontare alle amiche nei minimi dettagli i gesti che ci univano nell'intimità; ciò che più gelosamente custodivo dentro di me del nostro rapporto era di dominio pubblico, corredato da commentini di irriverenti pettegole. Ed inoltre da almeno un anno diceva alle amiche di non volersi concedere carnalmente a me perché non era certa che io fossi la persona con cui lei desiderasse trascorrere tutta la sua vita.
Chissà da quanto tempo non mi amava più, chissà se mi ha mai veramente amato.
Alla luce di quanto ho saputo l'amore si è dileguato, resta solo il ribrezzo per una persona di cui amavo l'immagine che io stesso avevo costruito, una persona il cui vero volto ho scoperto soltanto dopo 5 anni e mezzo, una persona che probabilmente non ha mai meritato nemmeno una briciola dell'amore immenso che ho saputo donare.
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Inviato da aleph1980 @ 22:01
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Messaggio N° 41 |
05-12-2003 |
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Continuo ad essere vuoto... Cerco di non sentirla, provo ad essere forte, ma poi crollo e la chiamo; sto male, ma dopo averla sentita sto ancora peggio. Lei mi vorrebbe ancora nella sua vita come amico, come confidente, come punto di riferimento, perché io solo la conosco per come è veramente, perché io solo posso essere anello di congiunzione tra la sua vita passata ed il suo futuro.
Anch'io non voglio sparire dalla sua vita, anch'io ho il profondo desiderio di esserle ancora accanto: ma un abisso ci divide, siamo su due pianeti lontani tra loro anni luce. Lei mi vuole bene ma non prova più verso di me l'amore; io non posso invece fare a meno di amarla.
Finalmente ho il coraggio di ammetterlo: LA AMO, nonostante quello che mi ha fatto; e per lei sono pronto a gettarmi nel fuoco, a scalare le cime più impervie, a gettare sotto i piedi il mio orgoglio di uomo ferito.
E' frustrante amare qualcuno senza essere ricambiati... E' deprimente. E per il momento sono davvero depresso: nulla più ha senso, al mattino non riesco a tirarmi su dal letto, non riesco a perseguire gli obiettivi di una giornata di studio o di lavoro.
Spero di riuscire un giorno ad incontrare una persona per la quale sarò pronto a donare tutto ciò che ho dentro, e che magari saprà darmi di più di ciò che Elisabetta mi ha dato in questi anni; so che è difficile, tempo sia impossibile, ma non posso abbandonare la speranza.
Al momento nessuna mi sembra degna di tanto amore. Senza amore la vita è nulla, senza Elisabetta la vita non mi sembra vita... Ma è pur vero che non si può cessare di vivere a 23 anni.
Dovrò cercare di essere forte, andare avanti, trovare nuovi equilibri senza commettere di nuovo gli errori passati: per troppo tempo ho fatto dipendere la mia felicità da altri; e invece devo riuscire a scoprire la felicità dentro di me. Il giorno che ci riuscirò sarò forse più egoista, ma felice. |
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Inviato da aleph1980 @ 15:40
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Messaggio N° 40 |
01-12-2003 |
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"Più di una volta il guerriero della luce ha sofferto per uomini che non erano all'altezza del suo amore. I vincenti non ripetono lo stesso errore; perciò il guerriero rischia il proprio cuore solo per qualcosa di cui valga la pena".
(M.Antonietta)
"Cade la foglia in inverno e il ramo rimane solo ad aspettare il primo raggio di sole che porti la primavera... Così la foglia rinasce più bella, più verde, più forte..."
(Antonella, canzone di Biagio Antonacci)
Tutti coloro che mi sono vicini mi esortano a lasciare il passato alle spalle, a non lottare per chi non merita il mio amore, ad essere fiducioso nella felicità futura.
Li ringrazio, la loro vicinanza è un bene prezioso; quando parlo con qualcuno, quando esco di casa, quando bevo, quando vado a ballare riesco ad accantonare per un momento i pensieri più tristi... Ma quando torno nella mia stanza sono solo, e per quanto mi sforzi non riesco a trattenere le lacrime che copiose rigano il mio volto. |
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Inviato da aleph1980 @ 16:35
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Messaggio N° 39 |
01-12-2003 |
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Da molto tempo ormai non invio più messaggi: sono svuotato di tutto, perfino delle parole. Muore un amore di oltre cinque anni, lasciandomi devastato: la vita sembra quasi priva di significato ora che lei non è più con me, così come le pareti della mia stanza sembrano vuote e fredde senza le sue fotografie.
Mi ritrovo solo, l'unico conforto viene dall'affetto degli amici che mi sono vicini in questi momenti di totale sconforto.
Avevo investito in questa relazione ogni mia risorsa emotiva, avevo elaborato progetti, immaginato sogni, nutrito speranze. Avevo risolto i piccoli problemi giorno dopo giorno, per rendere sempre migliore una storia d'amore meravigliosa. Ma lei ha distrutto ogni cosa, in maniera improvvisa ed imprevedibile.
Da una parte il suo amore per me si è prosciugato lentamente, pur non avendomi dato modo di accorgermi di nulla; dall'altra già lei coltivava i germogli di un nuovo amore, più fresco, più entusiasmante, come lo è ogni storia ai suoi esordi.
Sto cercando pian piano di dimenticare, ma è difficile: ad onta delle cattiverie che mi ha inferto non riesco ad odiarla, anzi la amo come sempre. Giorni di finta serenità si alternano a giorni di infinita tristezza in cui non riesco a far nulla, solo a piangere sui ricordi e sulle promesse deluse.
Ora come ora il terreno del mio cuore è arido, né sa quando potrà tornare ad essere fecondo per il seme dell'amore. Adesso non voglio innamorarmi, tuttavia sento la necessità di ricominciare, di avere qualcuno al mio fianco che sappia farmi dimenticare in fretta, aprendomi gli spiragli verso un'esistenza più serena, scevra dei dolorosi ricordi che continuano ad affliggermi. |
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Inviato da aleph1980 @ 16:18
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