Creato da alex105milano il 19/10/2008

Alex 105 Milano

Ipotesi,idee,pensieri e...immagini

 

 

Cani...Ciak, si gira!

Post n°80 pubblicato il 21 Febbraio 2010 da alex105milano
 

Credo che la visione del film "Hachiko" abbia rafforzato in me l'amore e la passione per i cani.

Sono cresciuto nel rispetto di questi straordinari animali e oggi, all'età di 52 anni, mi ritrovo a giocarci con loro come fossi un bambino. La cosa non mi stupisce, anzi, mi rende felice e divertito.
Il mese scorso sono stato con mia moglie a cinema e ho visto, con tanto interesse, il film "Hachiko", la storia di uno stupendo esemplare di Akita e dell'amore per il suo "padrone", una storia che ha commosso milioni di spettatori.

Nel vedere quel film, oltre a commuovermi, ho riflettuto sulla straordinarietà di queste creature, i cani, che tanto ci danno in cambio di una semplice carezza...
Loro non chiedono, ma ci offrono tanto amore e affetto. Insomma, conseguenza di questa mia scelta di andare a cinema per vedere quel film, è stata la inaspettata esplosione di entusiasmo che sto avvertendo, nel dedicare sempre di più parte del mio tempo libero a loro...i miei cani.

Quasi divorzio da mia moglie, scherzo; ma è così forte l'amore per loro che ho deciso di tirare fuori le mie attrezzature di ripresa cine-fotografica e di dedicare alcune ore del mio tempo libero, alla ripresa di immagini che ritraggano questi animali nelle loro pose più simpatiche e divertenti.

Così ho cominciato a riprenderli col mio cellulare, video munito di parecchi pixels, per finire alla videocamera e alla camera digitale di ultima generazione. Ho persino deciso, assieme a mia moglie, di acquistare una nuova camcorder digitale in HD per filmare in alta definizione i nostri cani e non solo...

Così, ho scoperto la passione per la fotografia naturalistica e animalista. Adoro fotografare e riprendere gli animali e i cani, in particolare.

E' straordinario guardare le pose dei nostri amici a 4 zampe attraverso l'obiettivo della camera da ripresa, e altrettanto interessante è rivedere i filmati e soffermarsi ad osservare gli atteggiamenti dolci e giocosi nei quali ritroviamo l'assoluta natura animale, libera da codici e imposizioni.

La libertà dei movimenti di questi animali mi fa riflettere sulla bellezza del mondo animale e sui suoi riti.
Giorni fa osservavo due dei miei cani, Sally e Spillo, mentre giocavano fra loro rincorrendosi e fiutandosi. C'era tanta dolcezza e tenerezza nei loro movimenti. Li osservavo e pensavo all'amore che li lega.

Notavo che comunicano anche attraverso il gioco, e sono sereni e felici e, come sempre, corrono assieme da me, mi cercano, non sanno fare a meno di me. Sono la mia ombra.

Osservarli mi aiuta certamente a capirli di più e mi fa, ancora una volta, riflettere sulla loro grande capacità di amare e di essere fedeli.
Comunque, ho deciso di curare una serie di filmati sui loro momenti quotidiani per conoscere meglio la loro natura che li contraddistingue dagli altri animali.

Sono già al lavoro con alcuni filmati che mi ritrovo e ho cominciato anche a effettuare una cernita delle foto più belle che inserirò nel mio sito e nella mia collezione digitale di immagini fotografiche. Percui non appena sarà pronto del materiale in merito, lo pubblicherò e sarò felice di condividerlo con tutti coloro che amano gli animali e gli amici tutti. Amate i cani, loro non ci abbandonerebbero mai e ci donano tantissimo affetto. Credetemi!

 
 
 

Hachiko, una storia struggente

Post n°79 pubblicato il 14 Gennaio 2010 da alex105milano
 

Erano ormai trentaquattro anni che non andavo a cinema, e mercoledì 13 gennaio ho pensato bene di ritornarci, assieme a mia moglie, per vedere il film "Hachiko".

E' stato un gran bel film e sono molto contento di averlo visto in compagnia di mia moglie, visto che tutti e due amiamo gli animali e in particolare i cani. La storia di Hachi, uno stupendo esemplare di razza Akita, ha toccato i nostri cuori e praticamente ho pianto per tutto il film.
Posso tranquillamente affermare di aver visto uno dei film più belli in assoluto. Questa storia, realmente accaduta in Giappone negli anni trenta, è stata riadattata in versione americana in un film che ha visto, come attore protagonista, l'affascinante e bravissimo Richard Gere.

E' sicuramente l'attore americano che apprezzo tantissimo dal punto di vista professionale e umano. Ho letto molte interviste su di lui e so che l'attore nutre un amore profondo per gli animali e soprattutto per i cani. E questa è una cosa che ha incrementato in me la stima che ho di questo attore.
Ho seguito il film con grande attenzione e passione e mi sono commosso tantissimo nel vedere la straordinaria interpretazione di questo cane di razza Akita, bravissimo attore anche lui, che ha saputo rendere bene l'idea della "fedeltà" al proprio padrone.

La storia è stata bellissima e credo che abbia perfettamente narrato il sentimento di amore e fedeltà nato fra questo cane e il suo padrone. In molte scene del film guardavo e pensavo ai miei cani, e allora mi sentivo scendere giù per  le guance le lacrime, perché sentivo che era un racconto vero, un narrare di fatti che in prima persona vivo con i miei cani. So cosa significhi giocare col proprio cane, come so cosa si prova quando lui ti segue ovunque, quando ti aspetta, a fine giornata, per saltarti addosso e farti le coccole.
Avvertivo dei brividi lungo la schiena nella successione delle belle immagini del film e notavo che in sala non ero il solo a commuovermi. Mia moglie se ne stava zitta zitta, e osservava con attenzione le scene del film e anche lei ha ceduto alla commozione.

Il Cane è l'unico essere vivente capace di provare una fedeltà che sfida il tempo e le situazioni. In questo film si parla proprio della grande fedeltà che il cane Hachi prova nei confronti del suo padrone, Parker, il professor Parker. Nemmeno dinanzi alla morte del suo amato padrone il cane si arrende. Lo aspetta per ben 10 anni, 9 nella storia vera, sotto le intemperie e sfidando il tempo fino all'ultimo giorno della sua vita, quando, stanco e invecchiato, ancora una volta raggiunge lo stesso posto dove era solito attendere il suo padrone lì, dinanzi alla stazione ferroviaria. E qui, ancora una volta dopo tutti quegli anni, si accuccia e lentamente chiude i suoi occhi in un riposo eterno e meritato dopo tutto quel tempo trascorso ad attendere il suo...professor Parker. Una storia intensa e struggente che ha strappato le lacrime a tutti noi che viviamo quotidianamente queste forti emozioni con i  nostri cani.

Mi son rimaste impresse due frasi del film, molto significative. La prima dice: "Non sei tu che hai scelto lui, ma è Hachi che ti ha scelto", frase rivolta al professor Parker, padrone di Hachiko, da un suo amico. E l'altra: " Se aspetti che lui ti riporti la palla, per farti piacere, non lo farà mai. Te la riporterà in un momento speciale, vedrai". Hachi riporterà la palla al suo padrone il giorno in cui lui prenderà come sempre il treno che lo porterà al suo lavoro, ma questa volta sarà l'ultima. Perché sarà l'ultimo giorno della sua vita, e Hachi lo aveva capito, aveva avuto l'intuizione che il suo padrone stava male sin dalla mattina, quando si era rifiutato di accompagnarlo, come sempre, alla stazione. Hachiko aveva capito che il suo padrone aveva le ore contate e gli aveva abbaiato contro, come se avesse voluto trattenerlo da andare al lavoro quella mattina, quella maledetta mattina, l'ultima della sua vita.

L'intuizione di Hachiko è la cosa che più mi ha commosso dell'intero film, forse perché mi ha ricordato un'esperienza che ho vissuto col mio cane, il piccolo grande Spillo, un volpino-shitzu, che in ben due occasioni ha intuito che mia figlia Valentina, diabetica, stava entrando in coma diabetico. Le ha salvato la vita due volte!

Siamo alle scene finali, sento il cuore che mi batte forte per l'emozione e vado in ansia. Una stupenda inquadratura riprende il testone di Hachi che, accucciato sull'aiuola dinanzi alla stazione, vecchio e stanco, chiude gli occhi per sempre, mentre una dissolvenza incrociata accompagnata dalle bellissime note della colonna sonora passa all'immagine in bianco e nero del vero Hachi fotografato negli anni trenta. Nel frattempo una scritta su sfondo scuro ricorda che la storia narrata nel film è realmente accaduta in Giappone nel 1923 e che il cane Hachi morirà nel marzo del 1934. E qui non ce l'ho fatta e ho ceduto alle lacrime...

Adesso sono a casa e sono seduto tra i miei cani che giocano attorno a me. Il piccolo Spillo, la bellissima Sally giocherellona e il più bello Red, un meticcio di taglia media, ricorda tanto il Retrivier,  un cane stupendo, affettuoso e...fedelissimo. Lui mi segue ovunque e mi cerca in continuazione, anche quando sono al lavoro, ma sa aspettarmi, come ogni giorno alle ore 8.30 della mattina quando, assieme, ci rechiamo ad aprire il capannone dove lavoro...

Osservo i miei cani, li accarezzo e mi vengono subito in mente le immagini del film Hachiko, sono commosso. Guardo loro e vedo l'immagine di Hachi, che bello l'Akita. Ma anch'io ho il mio Hachi, solo che il suo nome è...Red.

Non perdetevi il fim "Hachiko" è bellissimo, un film per la famiglia. E non dimenticate..."Amate i cani, loro non vi abbandonerebbero mai"...

 

 
 
 

Natale, tempo di regali

Post n°78 pubblicato il 19 Dicembre 2009 da alex105milano
 

Mancano, ormai, cinque giorni alla Festa più bella dell'anno e anche questa volta la frenesia dei regali ha contagiato tutti noi.
Natale, si sa, è la festa dei Bambini e un Natale senza regali che Natale sarebbe? E così la tradizione continua sfidando anche la crisi più pesante come quella che abbiamo avuto gli scorsi mesi e che ora, pare, stia diventando solo un ricordo...

Dunque, il Natale si avvicina sempre più e i regali sotto l'Albero crescono per la gioia dei bimbi e non solo...quanti di noi, in questi giorni, sono presi dalla frenesia del regalo? Ma la domanda fatidica di sempre è la stessa: cosa gli regalo?

Bè, anch'io ho vissuto questo incubo, ma, con grande senso dell'humor e con un briciolo di fantasia, che certo, scusate la modestia, non mi manca, ne son venuto fuori con grande dolore del mio portafogli. Scherzo, comunque sono riuscito anche quest'anno a comprare un bel po' di regalini, qui e là a mia moglie, ai miei figlioli e...ai miei tre cani, sì, certo, anche a loro, perché no?

Il regalo a Natale è per me una cosa sacra, sono stato educato al regalo di Natale e son cresciuto con questa mentalità. A dir il vero, che festa sarebbe senza un dono, specialmente ai bambini, visto che Natale è la loro Festa, soprattutto.

E quindi, è ormai tradizione consolidata quella del regalo natalizio, che ci spinge tutti quanti alla corsa al dono più bello o quantomeno originale.
Ma la cosa che mi affascina di più è il momento dello scartare il regalo sotto l'Albero, dopo la mezzanotte...

E' una usanza che mi affascina tanto e mi commuove. Ogni anno scatto anche delle foto per immortalare quei dolci momenti in cui tutta la famiglia si unisce sotto il grande Albero di Natale per scambiarsi i regali e farsi gli auguri, magari mangiando del panettone e brindando con dello spumante fresco e spumeggiante.

Osservare il volto felice e gioioso dei bambini che ricevono e scartano con curiosità i loro doni, urla di gioia e sorrisi che riempiono di gioia di nostri cuori nella notte più magica dell'anno.

Natale, la più bella delle Feste, il momento più dolce dell'anno, un'atmosfera magica e piena di poesia, quella più bella mai raccontata...
I miei ricordi in merito sono lontani, era l'anno 1962, avevo appena 5 anni e ricordo che ci riunimmo tutti quanti nella grande sala da pranzo della casa di mia nonna, un antico palazzo ottocentesco, nel paese dei miei nella provincia del nord-barese.

Fuori nevicava, quella notte, faceva tanto freddo e i vetri delle finestre erano appannati. Dentro, una grande stufa in ghisa a kerosene e legna, scaldava l'ambiente. Al centro della sala c'era un grande abete, la cui punta sfiorava l'apice della volta ad un'altezza di circa sei metri.

L'albero era stato donato ai miei nonni dai cantonieri, addetti alla manutenzione delle strade interpoderali del paese, come ogni anno. C'era un forte profumo di resina nella grande stanza in cui eravamo tutti riuniti per lo scambio degli auguri e dei regali.

C'erano tanti doni sotto l'albero, e noi bimbi fummo i primi a scartare i nostri doni. Ebbi in regalo un trenino elettrico e delle pistole giocattolo, per l'esattezza un cinturone con due pistole, due colt di "Pecos Bill", il mio eroe dei fumetti del tempo. Era un personaggio dei fumetti del Texas, molto famoso a quei tempi. Ricordate? Forse qualche mio coetaneo ricorderà.

Sono ricordi che affiorano sempre nella mia mente ogni Natale, oltre ai cari ricordi che ho dei Natali trascorsi a casa della nonna materna, nonna Filomena, la mia bella nonnina, grassoccia e tanto buona, che ancora oggi ricordo con grande affetto e amore. Ero molto legato a lei e a tutti quei dolci Natali che ci ha offerto a casa sua, nella bella Minervino, "il Balcone delle Puglie" a pochi chilometri da Castel del Monte, in provincia di Bari.

Ma tornando a noi, anzi ai nostri regali, bè, sto scrivendo questo post in un momento di pausa, stavo, per l'appunto, incartando alcuni regali da porre sotto l'albero. Ho accanto a me i miei cani che buoni, buoni, se ne stanno accucciati accanto all'albero e con i loro dolci occhietti guandano le luci ad intermittenza che animano gli addobbi e ora si addormentano dolcemente al suono della musichetta che accompagna le luci e che ricorda un tradizionale motivetto natalizio, quello del "Bianco Natale".

C'è tanta poesia attorno a me, c'è aria di festa, c'è aria...di Natale, la festa sta arrivando e noi, uomini di buona volontà, siamo tutti pronti, anche quest'anno, a trascorrere la sacra festa con l'augurio di amarci e di volerci bene, nella notte del Gesù Bambino, quando, almeno per un attimo, proveremo ad essere tutti più buoni e ad avere speranza per un mondo migliore e più giusto. Buon Natale a tutti! Auguri!

 

 
 
 

La vigilia dell'Immacolata

Post n°77 pubblicato il 07 Dicembre 2009 da alex105milano
 

Da qualche ora siamo nel pieno della vigilia dell'Immacolata. Sono le ore 18.10 e ho trovato qualche minuto per potermi dedicare un po' al pc.

Ho così colto l'occasione per raccontarvi sull'andamento della vigilia che, da queste parti in particolare, è molto sentita. La tradizione pugliese in merito è molto ampia e diversificata. Vale a dire che ogni paese della provincia rispetta una propria tradizione della vigilia.

Ad esempio qui, a Bari, l'usanza vuole che si faccia un digiuno al mezzogiorno, ora di pranzo, per poter poi dare il via alla tavolata pomeridiana della vigilia che si sviluppa in più fasi nelle quali vengono servite portate a base di frittura alternate a portate di "rape stufate" o accompagnate con i fagioli, succulento piatto della tradizione contadina pugliese.

Ma le sfumature a questa tavolata dell'Immacolata sono svariate, a seconda della zona. Mia moglie, ad esempio, ha preparato una succulenta "panzerottata". I panzerotti sono dei calzoncini (come li chiamano a Roma) ripieni di mozzarella e pomodoro o con della carne trita e cipolla passati nell'olio bollente e serviti caldi a tavola.
Segue il piatto di rape stufate con fagioli, peperoncino e olio extravergine d'oliva. Quindi portate varie a base di salumi come il cappocollo, la soppressata e il salame di cinghiale, acquistato ieri presso una bancarella di un produttore umbro, esattamente di Norcia, presente al mercatino natalizio.

Naturalmente il tutto innaffiato da un rosso primitivo amabile della terra di Bari, esattamente della campagna di Valenzano, centro agricolo alle porte di Bari.
Ma le tradizioni, come ho già ricordato, sono varie da paese a paese e prevedono altri piatti tipici della tradizione come, ad esempio, baccalà fritto, frutta di mare, calzone di cipolla (tipica focaccia pugliese ripiena di cipolla, olive e acciughe), carciofi fritti, lampagioni lessati e conditi con olio extra-vergine d'oliva e pepe nero, funghi cardoncelli gratinati e frutta secca.

Ecco, questa, in sintesi, una panoramica di alcune delle svariate sfumature alle tradizioni gastronomiche della vigilia dell'Immacolata della terra di Puglia. Ma come ben saprete, l'Italia è bella proprio per questo, per la varietà di tradizioni gastronomiche di cui è ricca e che la rendono il Paese più bello del Mondo.

Ragazzi, nel frattempo sono stato appena raggiunto dai profumi della cucina di casa, percui...credo che dovrò lasciarvi per assaporare quel ben di Dio che mi accingo a mangiare, alla salute di tutti voi. Brinderò alla vostra amicizia e alla bella compagnia che mi degnerà a tavola della sua presenza.

Buona Immacolata a tutti e...buona cena!

 
 
 

6 Dicembre

Post n°76 pubblicato il 06 Dicembre 2009 da alex105milano
 

Come ogni anno si ripete la consueta tradizionale visita alla Basilica di S. Nicola, protettore dei bambini (Santa Klaus) e patrono della mia città.

Alle 4.00 del mattino, nella notte fra il 5 e il 6 dicembre, ci si reca, passeggiando tra le caratteristiche viuzze di Bari Vecchia, a far visita alle spoglie del Santo Patrono di Bari, S.Nicola, nella immensa e stupenda Basilica Pontificia in stile romanico che accoglie, in una magica serata dall'atmosfera natalizia, migliaia di fedeli e pellegrini per la veglia al santo.

Ogni ora, a partire dalle ore 4.00, viene celebrata una messa alla quale assistono migliaia di persone che gremiscono le tre navate della stupenda chiesa nicolaiana.
Anche quest'anno ho voluto mantenere fede a questa antica tradizione barese e, accompagnato da mia moglie e dalla mia figliola, ho fatto visita anch'io alla Basilica.

L'atmosfera che si respirava tra le viuzze dell'antica città marinara era quella tipica del Natale: serata fredda, stradine affollate di gente e turisti di ogni dove, negozietti tipici stracolmi di curiosi che, fra mille oggetti natalizi e nicolaiani, affollavano i banchi di vendita in cerca di souvenir e ricordini di natura religiosa e non, bar e pub affolllati di fedeli appena usciti di chiesa che si rifocilllavano, bevendo delle calde tazze di cioccolato servite ai tavoli assieme a guantiere di caldi e gustosi cornetti alla crema e amarena, dolcetti di ogni genere e ...profumate tazze di gustosi cappuccini con panna...insomma una vera e propria festa di stampo natalizio, mentre fuori il freddo incalza e appanna i vetri dei bari.

Atmosfera bellissima e tanta bella gente; comitive di giovani, coppie di anziani devoti al santo, famigliole con il seguito di bambini allegri e spensierati, insomma uno spettacolo da vivere nella fredda notte nicolaiana del 5 dicembre.

Dopo la santa messa siamo scesi nella cripta della basilica dove abbiamo fatto visita all'altare che ospita le reliquie e le spoglie del Santo patrono, nonché dei doni provenienti dalle antiche Russie, dove, come è risaputo, il Santo annovera milioni di devoti fedeli. Infatti giù, nella cripta, vi sono anche i doni dei grandi Zar di Russia e del Patriarca della Chiesa Ortodossa Russa. Qui vi fece visita anche il Papa Woytjla.

Dopo aver assistito alla santa messa, usciti dalla basilica, ci siamo diretti a piazza Mercantile, uno dei salotti della bari Vecchia, dove entrati in un accogliente bar della piazza, abbiamo fatto una ricca colazione a base di cornetti caldi alla crema e cioccolato caldo.

Ma la mattinata non è finita qui. Infatti, subito dopo aver fattto una bella passeggiata per l'altra affascinante piazza, quella del Ferrarese, tempio della movida barese, ci siamo recati al mercatino natalizio di Parco 2 Giugno, dove abbiamo fatto dello shopping natalizio.

Alle ore 10.30 circa, visita agli ipermercati alla ricerca di idee sui prossimi regali di Natale. E qui ci siamo divertiti a gironzolare fra mille vetrine, spaziando dall'alta tecnologia (la mia passione), a gioielli, vestiti e profumi (delizie per le mie donne, parlo di mia moglie e le mie figlie).

Alle 12.00 aperitivo in centro e poi al ristorante. Dopo pranzo, ritorno a casa dove ci aspettava una salutare passeggiata con i cani. 

Nel pomeriggio abbiamo deciso di dare il via agli addobbi natalizi della nostra bella casa. E così fuori scatole e scatoloni, l'albero e il presepe e le scintillanti serie di luci colorate che, già da qualche ora, stanno riscaldando il dolce focolare domestico della nostra abitazione.

E sì, ci siamo, c'è aria di Natale e siamo tutti felici e contenti di rivivere questa magica festa, la più bella dell'anno, come ogni anno. Adesso ci stiamo confrontando sulle idee dei regali di Natale. La cosa mi interessa, ma nel frattempo...sono qui al computer a raccontarvi questa bella giornata di S.Nicola, è stata una gran bella giornata, ma adesso torno da loro...mi aspettano, è richiesta la mia presenza, dobbiamo decidere su alcuni regali e...non finisce qui!

Alla prossima, quando tornerò a parlare del Santo Natale, ho altre cose da raccontare...Buona Immacolata a tutti!

 
 
 

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Ecco alcuni articoli della "Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale"
(approvata dall'Unesco il 15.10.98), che proclama:

Articolo 1.
Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita
e hanno gli stessi diritti all'esistenza.

Articolo 2.
a) Ogni animale ha diritto al rispetto.

b) L'uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi
il diritto di sterminare gli altri animali o di
sfruttarli violando questo diritto...

Articolo 6.
a) Ogni animale che l'uomo ha scelto per compagno
ha diritto ad una durata della vita conforme
alla sua naturale longevità.

b) L'abbandono di un animale è atto crudele e degradante

Articolo 10.
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