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« Cos’è il W3C?Messaggio #5 »

Perché nasce l’XHTML e le differenze con l’HTML

Post n°4 pubblicato il 16 Novembre 2005 da alex1885

   L’XHTML (Extendible HyperText Markup Language) nasce il 26 gennaio del 2000 come raccomandazione del W3C. Può essere considerato una riformulazione dell’HTML 4.0 e come linguaggio definito a partire dalle specifiche dell’XML 1.0.

   L’XHTML prevede un utilizzo restrittivo dell’HTML, per quanto riguarda il layout questo è imposto dai cosiddetti CSS (Cascading Style Sheets, ovvero fogli di stile gerarchici), solamente la struttura della pagina è scritta in XHTML.

    L’XHTML può dunque essere considerato il successore dell’HTML. La necessità di un linguaggio con una sintassi meglio definita rispetto all’HTML si ebbe quando si cominciarono ad inviare pagine web anche a nuovi dispositivi diversi dai tradizionali computer, quali PC portatili che non erano dotati di hardware e software capaci di interpretare il linguaggio HTML. Una specifica DTD (Document Type Declaration) definisce l’insieme delle regole attraverso le quali un dato documento può essere rappresentato correttamente (renderizzare) dall’XHTML.

   La maggior parte dei browser, anche quelli più vecchi è in grado di interpretare e visualizzare correttamente documenti in XHTML, questo perchè l’XHTML è in buona misura sottoinsieme dell’HTML. Questo elevato grado di compatibilità sta però rallentando il passaggio da HTML ad XHTML. Per sfruttare le potenzialità dell’XHTML è necessario utilizzarlo accompagnato dai CSS in modo da avere un codice in cui la presentazione è separata dal contenuto.

   La più importante differenza tra HTML e XHTML è il fatto, che in quest’ultimo linguaggio tutti i tag devono essere well formed (ben strutturati), obbedire quindi a delle regole che ne assicurino la coerenza reciproca. In aggiunta i tag devono essere scritti in lettere minuscole, convenzione in contrasto con l'abitudine invalsa a partire dalla versione 2.0 di HTML, quando la maggior parte dei programmatori preferiva le maiuscole. Nell'XHTML tutti gli attributi (compresi quelli numerici) devono essere scritti fra virgolette, cosa facoltativa nell’HTML. Tutti gli elementi del linguaggio devono inoltre essere chiusi (terminati), compresi quelli che in HTML non avevano tag di chiusura (ad esempio img and br). Per chiudere questi tag si può aggiungere uno slash di chiusura al tag di apertura (es: img /> and br />).

   Come detto l’XHTML è una riformulazione dell’HTML, quindi per ogni versione dell’HTML 4.0 (ce ne sono tre)  ne esiste una di XHTML:

1) XHTML 1.0 Transitional: nato per favorire la migrazione dal HTML 3.2, o per uso insieme a link e frame in-line;

2) XHTML 1.0 Strict: separa il contenuto dal layout, cioè dalla presentazione, che ora viene definita mediante i CSS;

3) XHTML 1.0 Frameset: per suddividere la finestra visualizzata dal browser in diversi frame;

4) XHTML 1.1: Module-based XHTML, con cui i programmatori possono inserire nelle pagine funzionalità e tag aggiuntivi, come ad esempio i frameset, inoltre consente di visualizzare i set di caratteri delle lingue orientali;

5) XHTML Basic: versione speciale semplificata dell'XHTML, per dispositivi le cui risorse non sono in grado di supportare il set completo di comandi e tag XHTML, come ad esempio i telefoni cellulari;

6) XHTML Mobile Profile: basato sulla versione Basic di XHTML, sviluppato da Nokia per aggiungere all' XHTML Basic funzionalità specifiche dei terminali telefonici.

   Le specifiche della versione XHTML 2.0 sono tuttora in via di definizione.

   Esiste una validazione dei documenti XHTML. La validazione (cioè il controllo sintattico) dei documenti XHTML non assicura tuttavia al 100% la compatibilità con tutti i browser, nonostante ciò è fortemente consigliata. Uno degli strumenti per controllare la validità dei documenti è disponibile presso il Markup Validation Service del W3C.

   Come detto, affinché u documento possa essere validato deve contenere al suo interno il DTD (Document Type Declaration oppure Document Type Definition), da posizionare preferibilmente all'inizio del documento. I tipi più comuni di DTD sono:

1) XHTML 1.0 Strict

<!DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD XHTML 1.0 Strict//EN" "http://www.w3.org/TR/xhtml1/DTD/xhtml1-strict.dtd">

2) XHTML 1.0 Transitional

<!DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD XHTML 1.0 Transitional//EN" "http://www.w3.org/TR/xhtml1/DTD/xhtml1-transitional.dtd">

3) XHTML 1.0 Frameset

<!DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD XHTML 1.0 Frameset//EN" "http://www.w3.org/TR/xhtml1/DTD/xhtml1-frameset.dtd">

4) XHTML 1.1

<!DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD XHTML 1.1//EN" "http://www.w3.org/TR/xhtml11/DTD/xhtml11.dtd">

    Il processo di validazione identifica e fornisce una descrizione degli errori rilevati (error log).

   Alcuni degli errori più comuni che i programmatori commettono scrivendo codice XHTML sono:

  • Tag di chiusura;
  • Omissione del testo da visualizzare in alternativa ad un'immagine;
  • Inserire testi direttamente nel corpo del documento;
  • Annidare;
  • Dimenticare le virgolette per delimitare gli attributi;
  • Usare le maiuscole per i nomi dei tag e/o degli attributi.

 Fonti: http://it.wikipedia.org/XHTML

 
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